Il progetto, avviato nel territorio bolognese e modenese, ha permesso di individuare un consistente numero di fondi e nuclei documentari, compresi in un arco cronologico esteso dagli ultimi decenni del XIX secolo ad oggi, i quali rappresentano l'esito di una memoria femminile più o meno volontaria e consapevole, che ha dato vita a forme di aggregazione documentaria molteplici e diversificate:
- archivi prodotti da significative personalità della politica dell'arte e della cultura;
- fondi espressione di traiettorie biografiche meno visibili sul piano pubblico;
- documentazione più o meno organica riferibile a singole donne conservata e talvolta sommersa all'interno di archivi di famiglia o di personalità maschili;
- archivi di associazioni e organizzazioni femminili tradizionali operanti in vari campi;
- nuclei documentari prodotti da gruppi e collettivi spontanei;
- nuclei organici, spesso poco visibili, presenti in complessi documentari più ampi, frutto della presenza e dell'azione femminile all'interno di istituzioni culturali, amministrazioni locali, partiti, sindacati, imprese economiche.