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Melani Fernando

San Piero di Agliana (Pistoia) 1907 mar. 25 - Pistoia 1985 mar. 28

Artista

Intestazioni:
Melani, Fernando, artista, (San Piero di Agliana 1907 - Pistoia 1985), SIUSA

Dopo aver frequentato il ginnasio pistoiese Forteguerri, nel 1924 Fernando Melani interrompe gli studi. Nel secondo dopoguerra, iscrittosi al Partito Comunista (PCI), decide di indossare quotidianamente una tuta blu da operaio, cedendo al partito una parte della propria casa in corso Gramsci in cambio di un vitalizio. Il resto dell'abitazione lo trasforma in una casa-studio, che verrà poi acquistata nel 1987 dal Comune di Pistoia che vi aprirà una casa-museo. La sua attività artistica inizia nel 1945, dopo un periodo di lavoro presso la fornace del padre; si forma accanto al pittore pistoiese Alfiero Cappellini che lo introduce a Giorgio Morandi. I primi dipinti, seppur figurativi, già dimostrano un'attenzione sintetico-astratta che si esplicita nel 1953 nel suo opuscolo dedicato all'astrazione "Davanti alla pittura". Dal 1950 lavora a composizioni lignee, in bilico tra pittura e scultura, pensate per essere dislocate nello spazio; tre anni dopo, Fiamma Vigo lo include tra gli artisti della scuderia della Galleria Numero di Firenze. Alla fine del decennio inizia a lavorare con i metalli, realizzando opere, intitolate "Esperienze", costituite da lamiere, lamine, chiodi e fili di rame. Nel 1964 il Circolo di cultura di Pistoia inaugura una sua mostra antologica con più di cento lavori; per l'occasione Melani tiene un ciclo di conferenze con Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini, Roberto Barni e Gianfranco Chiavacci. Carla Lonzi gli dedica un documentario nella rubrica "Le tre arti" della RAI, e introduce la sua personale nel 1967 presso la sede milanese della Galleria Numero, presentandolo a Luciano Fabro, con il quale esporrà nel 1980, insieme a Renato Ranaldi, presso la Galleria Vera Biondi di Firenze. Nel 1972 presenta il proprio lavoro a Documenta 5 a Kassel; due anni dopo, la Galleria Borgogna di Milano pubblica la sua cartella "Arcobaleno 1", ispirata a "Boîte en valise" di Marcel Duchamp. Nel 1976 presenta a Pistoia, Milano e Vinci il "Progetto di lettura globale. Campionatura e informatica", un'installazione composta da trentuno monocromi di diversi materiali e colori. Nella seconda metà degli anni Settanta la sua ricerca è sempre più di stampo concettuale, realizzando opere sospese e bizzarri personaggi con telai di biciclette ridipinti e assemblati. Muore a Pistoia il 28 marzo 1985.

Per saperne di più:
Casa studio Fernando Melani

Complessi archivistici prodotti:
Melani Fernando (fondo)


Bibliografia:
Giancarlo Politi, "Fernando Melani", «Flash Art», 27, ottobre-novembre 1971
"Fernando Melani. Arcobaleno 1, catalogo della mostra", Galleria Arte Borgogna, Milano, 1974
"Fernando Melani. La casa-studio, le esperienze, gli scritti, dal 1945 al 1985, catalogo della mostra", a cura di Bruno Corà, Palazzo Fabroni, Pistoia, 1990
La casa-studio di Fernando Melani, a cura di Chiara d'Afflitto e Donatella Giuntoli, progetto Ex folio ipermedia, s.l., CD-ROM
Bruno Corà e Donatella Giuntoli, "Fernando Melani. La casa studio", Pistoia, 2004
"Senza titolo. Viaggio nell'arte moderna e contemporanea delle istituzioni pistoiesi", regia di Silvia Lucchesi, DVD, 2009
Donatella Giuntoli, "Fernando Melani. Un'esperienza bio-artistica", testi di Franca Falletti e Maria Letizia Strocchi, Bruno Corà, Renato Ranaldi, Gianluca Chelucci, Donatella Giuntoli, Fernando Melani, Pistoia, Gli Ori, 2010

Redazione e revisione:
Acocella Alessandra (SenzaCornice), 2017/05, prima redazione
Morotti Laura, 2017/05, revisione
Toschi Caterina (SenzaCornice), 2017/05, prima redazione
Valgimogli Lorenzo, 2018/05, supervisione della scheda


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