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Matacotta Franco

Fermo 1916 - Genova 1978 mag. 1

poeta, giornalista, insegnante

Intestazioni:
Matacotta, Franco, poeta, giornalista, insegnante, (Fermo 1916 - Genova 1978), SIUSA
Monterosso, Francesco, poeta, giornalista, insegnante, (Fermo 1916 - Genova 1978), SIUSA

Altre denominazioni:
Monterosso Francesco

Franco Matacotta è stato scrittore, giornalista e insegnante. Trasferitosi a Roma nel 1935 si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia e conobbe Rina Faccio (Sibilla Aleramo), scrittrice già celebre, con la quale iniziò un rapporto che proseguì almeno fino al 1946, e che la scrittrice nel suo Diario definì un «amore insolito», data la differenza di età.
Dopo la laurea nel 1939 iniziò a pubblicare le prime opere; nel 1941 venne chiamato alle armi e destinato a Macomer, in Sardegna, come allievo ufficiale di artiglieria, rientrando a Roma in aprile, come scrivano e dattilografo presso il Ministero della Guerra.
Partecipò alla Resistenza e nell'ottobre 1945 si iscrisse al Partito comunista italiano. Nel 1946 pubblicò il romanzo "La lepre bianca" e iniziò la carriera di insegnante presso istituti di varie città, proseguendo l'impegno politico come segretario di una Sezione del PCI di Fermo.
Con lo pseudonimo di Francesco Monterosso pubblicò "La terra occupata. Coro parlato di contadini" (Roma) che, insieme con "Fisarmonica rossa" e "I sette dolori del partigiano", entrò successivamente a far parte del "Canzoniere di libertà".
Nel 1956, dopo gli eventi legati alla repressione sovietica in Ungheria lasciò il PCI e pubblicò i "Versi copernicani" (Firenze). Trascorse un periodo a Milano, dove insegnò e pubblicò varie opere e raccolte di poesie. Morì a Genova il 1 maggio 1978.

Complessi archivistici prodotti:
Matacotta Franco (fondo)


Bibliografia:
G. Barberi Squarotti, La cultura e la poesia italiana del dopoguerra, Bologna 1968
S. Quasimodo, in La poesia italiana del dopoguerra, Milano 1958

Redazione e revisione:
Cisternino Marinella, 2016/02/11, prima redazione
Reale Elisabetta, 2017/05/18, revisione
Santolamazza Rossella, 2024/02/13, integrazione successiva


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