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Pagnini Rolando

Sambuca Pistoiese (Pistoia) 1911 - Firenze 1965

architetto

Intestazioni:
Pagnini, Rolando, architetto, (Sambuca Pistoiese 1911 - Firenze 1965), SIUSA

Nato a Sambuca Pistoiese (PT) nel 1911, Rolando Pagnini si laurea in Architettura a Firenze nel 1942. Subito dopo il conseguimento della laurea, lavora alla Soprintendenza ai Monumenti di Firenze. Nell'immediato dopoguerra, con il Gruppo Città sul fiume, costituito insieme a Edoardo Detti, Riccardo Gidzulich e Danilo Santi, elabora un progetto per la riedificazione della zona di Ponte Vecchio e di piazza Santa Felicita prevista dal Piano di ricostruzione del centro di Firenze. Il percorso professionale, appena avviato nell'ambito della progettazione di edilizia residenziale e scolastica, è caratterizzato dalla forzata permanenza in una struttura ospedaliera olandese dove ha modo di dedicarsi al progetto della sua casa ideale, di cui produce un importante corpus di schizzi, varianti e particolari costruttivi. Nel 1951 Pagnini ha l'occasione realizzare il suo progetto per la famiglia Conenna a Fiesole. La villa, chiamata "Le scalette", ha ricevuto il riconoscimento del premio In-Arch per l'architettura nel 1961 per i "pregi - come scrive la commissione - notevolissimi di discrezione, di inserimento nell'ambiente naturale, di intensa caratterizzazione dei particolari derivanti da una cura ed un eccezionale impegno dell'architetto, trovando nello stesso tempo il suo limite, appunto, nel rapporto singolarissimo tra progettista e committente, e in una distribuzione di energia quasi irripetibile". Dopo questa positiva e qualificante esperienza Pagnini prosegue il proprio percorso professionale di progettista legato all'ambiente universitario, svolgendo nel contempo attività didattica. Nel 1960 ottiene la libera docenza in Composizione architettonica a Firenze. Dal 1961 è professore incaricato di Caratteri distributivi degli edifici presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna. Negli stessi anni progetta il Villaggio INA Casa di Ricciano a Pescia (PT), in gruppo con Emilio Brizzi, Giuseppe Gori, Emilio Isotta, Mario Negri e Ernesto Nelli, sulla base di un piano particolareggiato elaborato da Giovanni Michelucci. Progetta per l'Istituto autonomo case popolari di Firenze, insieme a Francesco Tiezzi, Giuseppe Liverani, Adriano Montemagni, Francesco Cambi e Paolo Sica, gli edifici per il ceto medio nell'insediamento di Torre Cintoia. Nel centro storico fiorentino realizza un edificio per abitazioni e negozi in via Verdi, in collaborazione con Giuseppe Gori, il Liceo artistico in via Cavour e una ristrutturazione interna vicino a Orsanmichele, dove intervenendo sulla copertura di un edificio storico, ricava una terrazza patio sul quale gravitano gli studi in doppi volumi. Altre sue opere minori, realizzate nei dintorni di Firenze, sono un asilo a Compiobbi e un edificio nella zona industriale dell'Osmannoro. Dal 1962 al 1965, anno della sua prematura scomparsa, è Presidente dell'Ordine degli architetti della Toscana e membro del Consiglio Nazionale degli architetti.

Complessi archivistici prodotti:
Pagnini Rolando (fondo)


Bibliografia:
G. ROISECCO, Vita dei materiali in architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova, 1958
R. PAGNINI, Una casa a Fiesole, in «Bollettino tecnico degli ingegneri e architetti», feb-mar 1956
C. MARROCCHI, Contributo teorico e progettuale di Rolando Pagnini nell'ambito dell'architettura toscana del secondo dopoguerra, tesi di dottorato in Progettazione architettonica e urbana, a.a. 2008-2009.
F. CAPANNI, Architettura moderna a Fiesole, Firenze, Becocci Editore, 2003
KOENIG G.K., Architettura in Toscana 1931-1968, Torino, ERI,1968
Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana, a cura di E. INSABATO, C. GHELLI, Firenze, Edifir, 2007, 258-260 (C. Marrocchi, L. Musumeci)

Redazione e revisione:
Ghelli Cecilia, 2013/02/08, prima redazione
Insabato Elisabetta, 2013/03/04, revisione
Morotti Laura, 2017/11, revisione
Renzi Riccardo, 2017/11, integrazione successiva


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