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Adamoli Gelasio

San Potito Ultra (Avellino) 1907 mar. 31 - Genova 1978 lug. 30

politico, deputato e senatore

Intestazioni:
Adamoli, Gelasio, politico, (San Potito Ultra 1907 - Genova 1978), SIUSA

Gelasio Adamoli nasce il 30 marzo 1907 a San Potito Ultra (Avellino) e si iscrive al Partito Comunista nel 1926, a soli 19 anni. Nell’immediato dopoguerra, dopo aver conseguito la laurea presso il Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali, si stabilisce definitivamente nel capoluogo ligure, iniziando a lavorare presso la locale Cassa di Risparmio.
Partecipa al secondo conflitto mondiale con il grado di tenente di artiglieria, e dopo l'8 settembre inizia una lunga attività clandestina insieme al fratello Altobrando, prima in Abruzzo, dove partecipa a Teramo alla battaglia di Bosco Martese, il primo scontro in campo aperto della Resistenza italiana ai tedeschi; quindi nel 1944 a Genova dove è stato dapprima capo delle Squadre di Azione Patriottica (SAP) della città e in seguito comandante di brigata. Arrestato dalle SS nel dicembre del 1944 viene rinchiuso in nel carcere di Marassi dove rimane fino al 1945.
Nel dopoguerra inizia la sua lunga carriera politica: entra a far parte della Commissione Regionale per l'Epurazione; viene nominato, per i meriti acquisiti nella lotta contro i nazifascisti, vice-questore, fornendo un contributo investigativo notevole, individuando i colpevoli della strage di Portofino del dicembre 1944 in cui erano stati fucilati dai nazifascisti 22 prigionieri politici; diventa membro della Direzione provinciale del Partito Comunista; riceve incarichi anche dall'Associazione Nazionale Partigiani Italiani che lo annovera tra i suoi consiglieri nazionali e, a livello locale, tra i membri dell'esecutivo della sezione genovese. Infine nel febbraio del 1948 diventa Sindaco di Genova rimanendo in carica fino al giugno del 1951.
Come primo cittadino (carica ricoperta dal febbraio 1948 al giugno 1951) si dedica intensamente alla ricostruzione ed alla crescita urbana della città, con il ripristino del patrimonio edilizio esistente ma anche con la costruzione di nuovi quartieri popolari e di nuove aree verdi. La sua attività amministrativa è ricordata inoltre per l'assidua e particolare attenzione rivolta alla ricostruzione del Teatro "Carlo Felice. Costante è la sua solidarietà nei confronti della classe operaia, dimostrata con alcune iniziative socio-assistenziali e con un'assidua presenza alle più importanti manifestazioni in difesa dell'industria ligure.
Dal 1951 al 1957 viene chiamato a dirigere l’edizione genovese de “L’Unità” e molteplici sono anche i suoi impegni all'interno del partito e nelle sue organizzazioni collaterali: dopo l'VIII Congresso entra a far parte del CC del PCI; figura tra i membri del Consiglio Mondiale della Pace, diventando in poco tempo anche Segretario del Movimento Italiano per la Pace; nel dicembre 1969 viene nominato Segretario Generale dell'Associazione Italia-Urss.
Nel 1958 inizia una lunga esperienza parlamentare, dapprima come deputato e successivamente come senatore, carica nella quale viene riconfermato ininterrottamente dal 1963 al 1972. In Parlamento svolge un ruolo di primo piano nella Commissione parlamentare d’inchiesta antimafia.
Questi numerosi impegni, anche internazionali, non allentano mai il forte legame che egli sente per la sua città di adozione, legame testimoniato dalla sua assidua presenza, per ben 25 anni, ai Consigli Comunali e dalla sua nomina nel 1977 a sovraintendente del Teatro Comunale dell'Opera. Quest'ultimo incarico può essere considerato come il riconoscimento ufficiale per la sua purtroppo infruttuosa battaglia per la ricostruzione del Teatro Carlo Felice, a cui dedicò le sue ultime energie, prima della morte, avvenuta a Genova nella notte tra il 29 ed il 30 luglio 1978.


Complessi archivistici prodotti:
Adamoli Gelasio (fondo)


Redazione e revisione:
Mezzani Donatella, 2012/06/01, prima redazione


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