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Quaroni Ludovico

Roma 1911 mar. 28 - Roma 1987 lug. 22

Architetto
Urbanista

Intestazioni:
Quaroni, Ludovico, architetto, (Roma 1911 - Roma 1987), SIUSA

Nato a Roma nel 1911, si laurea in Architettura nel 1934. Diventa assistente di Piacentini, Del Debbio e Plinio Marconi. Nel 1934, insieme a Fariello e Muratori, Quaroni partecipa a diversi concorsi nazionali e internazionali, come quello per l'auditorium di Roma (1935), per il piano di Aprilia e per le Preture romane unificate (1936), per il Palazzo dei Congressi e la piazza imperiale all'Eur a Roma (1938).
Durante la guerra, trascorre cinque anni di prigionia in India, da cui tornerà solo nel 1946, profondamente segnato. Nell'immediato dopoguerra, sarà tra i soci dell'APAO, l'Associazione per l'Architettura Organica, fondata da Bruno Zevi nel 1945, e parteciperà, insieme con Fariello e Ridolfi, al concorso della stazione Termini a Roma (1947). L'attività progettuale è fortemente caratterizzata in quegli anni dalla partecipazione al dibattito civile, che avviene sia attraverso la realizzazione di progetti importanti come quello per il Quartiere Tiburtino a Roma (con Ridolfi e altri, nel 1947) primo quartiere dell'INA Casa, dal linguaggio neorealista, e manifesto della ricostruzione italiana; e quello per La Martella, borgo Unrra-Casas, nei dintorni di Matera (1951-54), che vede l'azione di Quaroni legata a quella del gruppo di studiosi guidati da Georges Friedmann; sia attraverso la partecipazione ad esperienze politiche partecipative, prima tra tutti quella comunitaria di Adriano Olivetti.
Accanto alla progettazione architettonica, Quaroni si misura con il versante urbanistico della disciplina: dal 1947 al 1951 è vice-presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica ed è impegnato nella redazione di alcuni piani urbanistici, come quello di Ivrea (1952), di Roma (1954), di Ravenna (1956-57), di Cortona (1957), di Bari (1965). Tale interesse si allontana presto dal tradizionale approccio al territorio e si contamina con le sollecitazioni provenienti dalle coeve esperienze sulla percezione della forma, come ben esemplifica il concorso per il quartiere CEP alle Barene di San Giuliano a Mestre (1959). Nella scia della sperimentazione sulla forma e sulla grande dimensione, vanno ricordati il progetto per il quartiere Casilino a Roma (1964), l'ampliamento della Camera dei Deputati a Montecitorio (1967), il progetto per un edificio pluriuso a Grosseto (1970). La chiesa della Sacra Famiglia di Genova (1956) rappresenta il ritorno alla dimensione architettonica, come il progetto per il ponte sulla Dora a Ivrea (1957), "preciso oggetto architettonico" e vera appendice alle disillusioni disciplinari di Quaroni.
Del 1970 è il progetto per la chiesa di Gibellina (1970, poi crollata nel 1994 prima che ne fosse finito il completamento) e gli uffici Fiat di Borgo San Paolo a Torino (1979), entrambi edifici che segnano uno scarto sorprendente con i progetti precedenti, così come sarà, a partire dal 1983, e in collaborazione con nuovi e giovani allievi, l'ampliamento dell'Opera di Roma (1983).
Quaroni accompagna l'impegno nella progettazione architettonica e territoriale con quello nell'insegnamento, dapprima a Roma, poi a Napoli (1951-55), quindi a Firenze, dove insegna urbanistica dal 1957 al 1964. La sua carriera accademica si consolida infine a Roma, dove insegnerà dal 1965 al 1981. Tra gli allievi di Ludovico Quaroni, che hanno segnato il dibattito architettonico e urbanistico in Italia con le loro opere e scritti, si segnalano, tra gli altri, Manfredo Tafuri, Carlo e Aldo Aymonino, Carlo Melograni, Francesco Cellini e Franco Purini. Ludovico Quaroni muore a Roma nel 1987.


Complessi archivistici prodotti:
Quaroni Ludovico (fondo)


Redazione e revisione:
Anselmo Sara, 2010/07/14, prima redazione


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