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Bottoni Piero

Milano 1903 - Milano 1973

Architetto

Intestazioni:
Bottoni, Piero, architetto, (Milano 1903 - Milano 1973), SIUSA

Piero Bottoni si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1926. Partecipa alle Triennali di Monza-Milano (1927-57) e alle Esposizioni di Architettura Razionale di Roma (1928, 1931), è delegato ai Congressi Internazionali di Architettura Moderna (1929-49), fonda con altri il gruppo milanese del Movimento Italiano per l'Architettura Razionale (1930) e "Quadrante" (1933). Realizza architetture d'interni e mobili anche per la produzione di serie, case (Villa Dello Strologo a Livorno, Villa Davoli a Reggio Emilia, casa di via Mercadante a Milano, 1934-35; Villa Muggia a Imola, 1936-38) e, con Mario Pucci, il Circolo Ippico in via Siepelunga a Bologna (1937-40), e lo Stabilimento Olivetti Synthesis a Massa (1940-43). L'incontro con Adriano Olivetti e l'esperienza del Piano Regolatore della Valle d'Aosta (1936, con Figini, Pollini, B.B.P.R.) lo spingono verso una ridefinizione dello statuto disciplinare dell'urbanistica; pubblica Urbanistica (Milano, 1938) e Il problema delle abitazioni operaie nella Provincia di Milano e proposte per la creazione di borgate semirurali (Milano, 1939, con Pucci); è coautore del Piano AR per Milano e la Lombardia (1944-45). Nominato commissario straordinario della Triennale di Milano dal Comitato di Liberazione Nazionale nel maggio 1945, promuove e redige il piano generale del Quartiere Sperimentale QT8 e del Monte Stella. È nel Comitato direttivo di "Metron" (1946-54) e di "Urbanistica" (1949-56), tra i fondatori del Movimento di Studi per l'Architettura e membro del Consiglio Nazionale dell'Istituto Nazionale di Urbanistica. Realizza per l'INA-casa il Quartiere Badia a Brescia (in collaborazione, 1956-58), case a Sesto Calende e nei quartieri Vialba, Harar e Comasina a Milano (in collaborazione, 1950-58), edifici a Milano (fra cui l'edificio polifunzionale in corso Buenos Aires, 1946-59, e il Palazzo INA, 1953-58), ristrutturazioni e restauri (Casa Minerbi e Palazzo Renata di Francia a Ferrara, 1953-64); redige (anche in collaborazione) piani regolatori e particolareggiati (tra 1954 e 1967 Siena, Mantova, Quartiere Gallaratese di Milano, San Gimignano, Senigallia, Verbania, Sesto San Giovanni con il Palazzo Comunale 1961- 71). Dal 1954 è docente alla Facoltà di Ingegneria di Trieste e dal 1963 al 1971 alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

Notizie tratte da: "Gli archivi di architettura in Lombardia. Censimento delle fonti", a cura di G.L. Ciagà, edito nel 2003 dal Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, con la collaborazione della Soprintendenza Archivistica della Lombardia e del Politecnico di Milano.

Complessi archivistici prodotti:
Bottoni Piero (fondo)


Bibliografia:
Archivio Piero Bottoni. Guida descrittiva, Clup, Milano, 1988
Giancarlo Consonni, Lodovico Meneghetti, Graziella Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano, 1990
Graziella Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Una nuova antichissima bellezza. Scritti editi e inediti 1927-1973, Laterza, Roma-Bari, 1995. DEAU, 1968, I, pp. 404-405; DBI, 1988, XXXIV, pp. 512-515; Garzanti, 1996, pp. 119-120; Skira, 2000, p. 67; Allemandi, 2000, I, pp. 296-300

Redazione e revisione:
Doneda Cristina, 2005/03/01, prima redazione


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