Place: Pistoia
sec. XVI - sec. XX metà
Tommaso di Ippolito Amati nel 1694 ottenne l'ascrizione al patriziato pistoiese per decreto del 1755. Giulio di Luigi Cellesi, nato il 29 dicembre 1840, ottenne la rinnovazione del titolo di conte.
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Amati Cellesi, Pistoia, sec. XVI - sec. XX metà, SIUSA
La famiglia Amati, originaria di Pistoia, ebbe due cavalieri di Santo stefano: Tommaso di Vincenzo nel 1608 e Tommaso di Ippolito nel 1694 che ottenne l'ascrizione al patriziato pistoiese per decreto del 1755. Nel 1766 Giulio di Giuseppe Amati acquistò la Villa medicea La Magia. Estintasi la famiglia Amati, fu chiamato alla successione Giulio di Luigi Cellesi, nato il 29 dicembre 1840, il quale ottenne la rinnovazione del titolo di conte. I Cellesi furono tra le più illustri famiglie pistoiesi fiorite dopo il 1200, nella quale si stabilirono da Celle, nella montagna pistoiese. Piazza Cellesi (Platea Cellensium) è ricordata in una pergamena del Capitolo di Pistoia dell'anno 1299. La famiglia ebbe la prerogativa di introdurre nella cattedrale di Pistoia i nuovi vescovi nel giorno della loro solenne entrata e porli in possesso della sede. Coprirono le più alte cariche pubbliche, iniziando da Giovanni di Piero, Gonfaloniere nel 1359; ebbero un senatore, Sebastiano di Giovanni, segretario del granduca Ferdinando II. Cavalieri di Malta a Santo Stefano, diedero alla chiesa alti prelati quali Luca d'Andrea, vescovo di Martorano tra il 1627 e il 1661, Tommaso di Giovanni, vescovo di Ragusa tra 1628 e 1633.
Generated archives:
Amati Cellesi, famiglia (fondo)
Bibliography:
Chetti Barni, Villa la Magia. Una dimora signorile nel contado pistoiese (secc. XIV-XIX), Firenze, Casa Editrice Edam, 1999
Vittorio Spreti, "Enciclopedia storico-nobiliare italiana", vol. I-VI, 1-2 (appendici), Milano 1928-1956, 370, vol. I
Editing and review:
Bettio Elisabetta, 2005/09/12, prima redazione
Insabato Elisabetta, 2013/03/25, revisione

