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Giunti editore

Sede: Firenze
Date di esistenza: sec. XIX metà - , Attivo

Intestazioni:
Giunti editore, Firenze, 1956 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Giunti gruppo editoriale, 1990-2003
Consorzio editoriale Giunti, 1965-1990

Nel 1841, Alessandro e Felice Paggi fondano a Firenze una tipografia e libreria editrice che si specializza nella pubblicazione di testi scolastici, per l'infanzia e i ragazzi; Collodi nel 1883 pubblica presso i Paggi "Le avventure di Pinocchio". Nel 1889 la proprietà è ceduta a Roberto Bemporad (genero di Alessandro Paggi) e al figlio Enrico il quale, l'anno successivo, ne assume la direzione. Alla decisione del governo fascista di adottare in tutte le scuole elementari del regno il testo unico di Stato, la Casa subisce un dissesto e nel 1934 Enrico Bemporad viene estromesso dalla direzione; nel 1938, le leggi razziali costringono la Bemporad a cambiare ragione sociale e nome: nasce la "Marzocco". In quegli anni Renato Giunti entra alla Bemporad in rappresentanza di uno dei soci e ne diviene direttore generale; la casa editrice ritrova la stabilità e acquisisce nel 1947 la Giacomo Agnelli, editrice milanese specializzata in editoria scolastica; nel 1949 l'Editrice Universitaria, specializzata in pubblicazioni di psicologia internazionale. Nel 1956 Renato Giunti diviene proprietario e amministratore delegato della società, continua la politica di allargamento, rileva dal fallimento la tipografia Barbèra (1960) e acquista nel 1973 l'editrice milanese Aldo Martello che pubblicava collane di narrativa e volumi d'arte. Nel 1965 il "Consorzio editoriale Giunti" raggruppa tutte le case editrici acquisite guidato dal 1975 da Sergio Giunti, figlio di Renato. Nonostante i danni dell'alluvione del 1966 (la perdita del magazzino dei libri e di tutte le attrezzature di stampa), la Giunti amplia il proprio catalogo con nuove collane, si espande nel settore dei periodici e costituisce nuove case editrici. Nel 1990 le varie case editrici e marchi editoriali confluiscono nel "Gruppo editoriale Giunti"; nel 1991 viene acquistato l'ex complesso industriale tessile a Prato, il Fabbricone; la nuova azienda guidata da Martino Montanarini, prende il nome di "Giunti industrie grafiche". Negli anni Novanta vengono acquisite: la casa editrice di Verona specializzata in manualistica "Demetra" srl; nel 1995 la "Interactive labs" di Genova per il settore multimediale e create nuove società come "The brain farm" srl,, "Virtual dreams", "Giunti ricerca", "Giunti enterteinment" srl e "Giunti monrif TV" srl, "Art on line" srl. Nel 1996 Giunti diviene capogruppo di una associazione temporanea di impresa insieme ad altre società e vince la gara per la gestione dei servizi nel polo museale fiorentino. Nel 1997 viene costituita "Firenze musei" Spa per gestire i bookshops del sito archeologico e del museo di Fiesole, della basilica di Santa Croce e del "Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci". Nel 2000 Giunti vende il ramo d'azienda del settore della scuola media superiore alla editrice "La Scuola" e raggiunge la leadership nel settore della scuola primaria. Nel 2001 acquista il 100% della casa editrice "Dami" del settore dei libri per bambini, che nel 2003 viene fusa per incorporazione in Giunti; compra da Hopa l'80% delle quote di "Pineider gallery", società specializzata nel merchandising museale. Nel 2002 vengono fuse in "Giunti interactive labs" tutte le attività multimediali di "Giunti multimedia" e "Giunti ricerca". Nel 2003 "Giunti gruppo editoriale" Spa cambia ragione sociale in "Giunti editore" Spa, e nel 2004 incorpora le attività editoriali di "Demetra".

Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Soggetti produttori:
Bemporad e Bemporad-Marzocco, dipendente
Casa editrice G. Barbèra, dipendente

Per saperne di più:
Giunti editore

Complessi archivistici prodotti:
Giunti editore (complesso di fondi / superfondo)


Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA, Consiglio nazionale delle ricerche, Archivi di imprese industriali in Toscana, Firenze, All'insegna del Giglio, 1982, 108-109

Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2007/02/06, prima redazione


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