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1ª divisione alpina Giustizia e libertà Valtellina

Sede: Valtellina
Date di esistenza: 1944 ago. - 1945 apr.

Intestazioni:
1ª divisione alpina GL Valtellina, Valtellina, 1944 - 1945, SIUSA

La 1ª divisione alpina Giustizia e libertà Valtellina si costituì nell'agosto del 1944, quando l’avvocato Plinio Corti (nome di battaglia Ulisse), il dottor Rando Ciocca, i capitani Attilio Masenza (Annibaie) e Giuseppe Motta (Camillo) presero accordi con i rappresentanti del Comitato di liberazione nazionale regionale di Milano per costituire la «Prima Divisione Alpina» delle Brigate Giustizia e libertà - GL legata al Partito d'azione, che avrebbe operato nell’Alta Valtellina (Tirano, Bormio, Aprica, vetta di Ron, Faedo Valtellino, Corno Stella, Valdidentro, Valdisotto, Sondalo, Lovero, Schiazzera).
La Divisione si occupò di gestire e coordinare l’azione dei gruppi autonomi attivi nella provincia di Sondrio (fra Tirano e Bormio) con le altre forze della Resistenza valtellinese e inquadrò nelle sue file la Brigata Sondrio, stanziata nella media Valtellina. Nel novembre 1944 comprendeva ben tre brigate: la Brigata Mortirolo (comandante Giulio), la Brigata Stelvio (comandante Tommaso) e, appunto, la Brigata Sondrio (comandante Piero).
La nuova Divisione comandata dal cap. Giuseppe Motta (Camillo) comprendeva molti militari e riuniva prevalentemente persone del luogo, per questo sin da subito si innestò con moto spontaneo nelle tradizioni della Valtellina, dando vita al ‘partigiano-alpino’, la tipica figura che caratterizzò il combattente di queste formazioni.
Tra il 24 novembre 1944 e il 15 gennaio 1945, a seguito di una serie di azioni riuscite, contro automezzi e pattuglie nemiche, caserme e magazzini, la Divisione subì pesanti rastrellamenti, ma riuscì a rimanere unita e, nel mese di gennaio, inquadrò nelle sue file anche la Brigata Gufi (comandante Carlo) e proseguì la lotta senza soste, grazie anche all’aiuto costante ed efficace della persone che abitavano le montagne (donne, ragazzi, ma anche anziani, si misero a disposizione, soprattutto come staffette).
Il 22 febbraio 1945 la Divisione difese gli impianti idroelettrici della Valtellina dai militi della Legione Tagliamento della Guardia nazionale repubblicana - GNR e, nell'aprile 1945, le brigate della Divisione furono impegnate in numerosi combattimenti e soprattutto nella liberazione di Tirano (28 aprile): nella stessa giornata, inoltre, un centinaio di uomini della Brigata Sondrio, in collaborazione con elementi della Brigata garibaldina Rinaldi, obbligarono alla resa gli accantonamenti fascisti di Ponte ed i tedeschi barricati nelle fortificazioni di San Giacomo e Tresenda, che cedettero alla resa il 29 aprile. Il 30 aprile si arrese anche il presidio tedesco sullo Stelvio e la Divisione poté ritenere assolto il proprio compito.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
stato
comitato di liberazione nazionale e organizzazione della Resistenza

Complessi archivistici prodotti:
Comando divisione Giustizia e libertà Valtellina (fondo)


Bibliografia:
P. CAMILLA – D. CAPPELLI - S. VITALI, Le formazioni Gl nella resistenza : documenti settembre 1943 - aprile 1945, a cura di G. DE LUNA, Milano, Franco Angeli, 1985
I. CANNELLA, La prima Divisione Alpina nella Resistenza in Valtellina in «Il Movimento di liberazione in Italia», 1956, n.40, 3-28

Redazione e revisione:
Bertani Annalisa, 2023/07/06, prima redazione
Lanzini Marco, coordinatore nazionale revisione schede Rete Parri, 2023/07/06, supervisione della scheda


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