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Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte - INASA

fondo

Estremi cronologici: 1918 - 2005

Note alla datazione: con documenti del XVIII e XIX secolo

Consistenza: Unità 972: fascc. 876, voll. 42, bb. 53, 1 scatola

Storia archivistica: L’Istituto ha svolto un ruolo di primaria importanza nel panorama della cultura archeologica e storico-artistica italiana nella prima metà del XIX secolo e, come diretta conseguenza della sua attività, ha provveduto alla costituzione e alla conservazione del proprio archivio, che rappresenta oggi una preziosissima fonte per la ricostruzione della sua storia e dei suoi legami col mondo culturale.
L’archivio è collocato in gran parte in una sala adibita alla consultazione al primo piano della sede dell’INASA in Palazzo Venezia, Piazza San Marco n. 49, il solo Fondo Mara Bonfioli (S.XI.4) è collocato nella seconda stanza al secondo piano della medesima sede, mentre la Serie XIII. Contabilità è collocata nei locali della sede INASA in Palazzo Venezia con accesso in via degli Astalli n. 4.
L’archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio in data 19 settembre 2014, con notifica del 2 dicembre 2014 da parte della Soprintendenza Archivistica per il Lazio.
L’archivio consta di circa 37.0 metri lineari di documentazione così conservata: la maggior parte della documentazione del Fondo INASA e quella dei due sub-fondi Fori Imperiali e Navi di Nemi è collocata in armadi metallici, nella sala studio, al primo piano della sede dell’INASA in Palazzo Venezia, Piazza San Marco n. 49, il solo Fondo Mara Bonfioli (S.XI.4) è situato nella seconda stanza al secondo piano della medesima sede, mentre la Serie XIII. Contabilità è collocata nei locali della sede INASA in Palazzo Venezia con accesso in via degli Astalli n. 4.
L’intero complesso archivistico era stato oggetto di un riordinamento avvenuto presumibilmente intorno alla fine degli anni '60. In tale occasione era stata redatta una "scheda protocollo", una sorta di titolario di archivio, che richiamava tutti i cassetti, oggi sostituiti con gli armadi metallici, con i relativi numeri e contenuti, e rispecchiava la numerazione della scheda protocollo.
Oltre alle scarne indicazioni apposte esternamente sui cassetti, non si avevano infatti inventari, elenchi o altri strumenti per conoscere più a fondo la documentazione.
Dopo la dichiarazione di interesse storico del 2014, l’archivio è stato oggetto di un censimento sommario nel 2016, che ha mantenuto il precedente ordinamento basato sulla collocazione degli incartamenti nelle cassettiere in base al numero di cassetto (coincidente con il numero della scheda protocollo) e ha sostituito con etichette cartacee le indicazioni apposte sui cassetti. Tracce di questo procedimento sono rinvenibili Serie V. Personale Istituto e Biblioteca, in cui parte della documentazione presenta la vecchia segnatura.


Nel 2020, con finanziamento della Soprintendenza Archivistica per il Lazio, è stato disposto un intervento di ricognizione e riordino della documentazione. Nell’ambito del lavoro sono stati individuati e schedati il Fondo INASA, con documentazione prodotta dall’Istituto, e il Sub-fondo Fori Imperiali, contenente materiali provenienti dal lascito testamentario del fondatore Corrado Ricci.
Nel 2022, con un successivo finanziamento della Soprintendenza Archivistica per il Lazio, è stato disposto un secondo intervento, ad integrazione di quello effettuato nel 2020. Esso è consistito nella schedatura ed inventariazione della documentazione registrata nell’elenco di consistenza redatto nel marzo 2021.
Nell’archivio, così strutturato dal Fondo INASA e dai due Sub-fondi Fori Imperiali e Navi di Nemi, sono state numerate e descritte analiticamente 972 unità archivistiche, di cui 292 sono state oggetto di schedatura del secondo intervento predisposto dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio.
Si tratta per la maggior parte di fascicoli, ma ci sono anche volumi tra cui: 8 volumi rilegati del Sub-fondo Fori Imperiali; 6 volumi del Fondo Regio Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte; 16 volumi, registri cartacei di protocollo in arrivo e in partenza della Serie I.6. Corrispondenza e Protocollo, 10 volumi, inventari cartacei, della Serie VI. Gabinetto e Archivio Fotografico, riguardanti l’inventariazione delle foto dell’Archivio fotografico e 2 registri della Serie VIII. Attività Culturali.
L’intero patrimonio archivistico è stato ricondizionato con nuovi fascicoli e buste ad eccezione di alcune buste della Serie XIII. Contabilità, per le quali si è scelto di mantenere quelle buste originarie ancora in un discreto stato di conservazione. Anche i volumi della Serie I.6. Corrispondenza e Protocollo, della Serie VI. Gabinetto e Archivio Fotografico, della Serie XI.3 Fondo Regio Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte e quelli di una parte del Sub-Fondo Fori Imperiali sono originari.


Descrizione: Il Fondo INASA raccoglie la documentazione relativa alle attività dell'Istituto a partire dalle fasi gestatorie dell'Ente precedenti alla sua fondazione (1918-1922) e poi dalla sua inaugurazione nel 1922 fino alla fine del XX secolo. L’archivio, dopo l’intervento di riordino, è stato suddiviso in serie e sottoserie, le prime contraddistinte da numeri romani, le seconde da numeri romani affiancati a numeri arabi. La nuova ripartizione dell’archivio ricostruisce la struttura dell’ente e le attività svolte nel corso della sua esistenza. La documentazione attesta l’ampiezza dei rapporti culturali e istituzionali intrattenuti dall’istituto e le sue molteplici attività nella promozione dello studio e della ricerca archeologica e storico-artistica. Il fondo contiene: documenti costitutivi dell’Istituto, schede biografiche dei membri, documentazione dei presidenti, verbali e delibere del consiglio direttivo, atti relativi ai lasciti e alle fondazioni amministrate dall’Istituto, corrispondenza in entrata e in uscita, comunicazioni e circolari ministeriali e rapporti con diversi ministeri (richiesta di contributi, missioni culturali, rendicontazioni e relazioni sull'attività dell'istituto), documentazione sulla sede e sui locali dell'istituto, rapporti con i fornitori, fascicoli nominativi del personale, programmi dei corsi e delle conferenze e relativi inviti, bandi di concorso e domande per le borse di studio, documenti dei concorrenti, prove scritte e verbali degli esami per il conferimento delle borse, rapporti con editori, distributori e librerie, rapporti con gli autori di saggi e pubblicazioni varie, progetti e proposte di pubblicazioni, rapporti culturali con università e istituti, missioni scientifiche ed archeologiche.
I volumi del Sub-fondo Fori Imperiali contengono progetti, pubblicazioni, corrispondenza, piante e disegni raccolti e incollati sulle pagine da Corrado Ricci e singolarmente numerati, forse in tempi successivi. I faldoni contengono articoli di giornale e pubblicazioni relativi alla campagna di interventi di recupero e reintegro nel tessuto urbano dell’area dei Fori Imperiali a Roma.
Per quanto riguarda la numerazione del sub-fondo, si è conservata la segnatura originaria.
A questa documentazione si aggiunge anche quella raccolta dalle tre nuove serie che si sono create durante la seconda fase di schedatura:
Serie XI. Fondi Speciali in cui è confluita la documentazione, distribuita in Sottoserie, relativa ai Fondi Monneret de Villard (1856-1954), Felice Barnabei (1876-1953), Regio Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte (1918-1933), Mara Bonfioli (1980-1990);
la Serie XII. Disegni, Piante e Fotografie in cui sono confluiti disegni, acqueforti, calchi, piante di scavo, materiale grafico, fotografie, planimetrie e incisioni di varia natura (XVIII sec. – 1945 circa);
la Serie XIII. Contabilità in cui è confluita la documentazione relativa alla contabilità dell’Istituto (1921-2000);
e la documentazione di un secondo Sub-fondo denominato NAVI DI NEMI (1927-1941) che conserva i documenti relativi ai lavori di recupero delle navi di Nemi, le due navi imperiali romane attribuibili all’imperatore Caligola.
Si riportano le 13 serie e le 30 sottoserie risultanti dal riordinamento e i relativi estremi cronologici:

Fondo INASA:
Serie I. Istituto (1918-2002)
Sottoserie I.1. Statuto e Regolamento (1918-1993)
Sottoserie I.2. Presidenza, Segreteria e Membri (1919-1995)
Sottoserie I.3. Verbali Consiglio Direttivo e Giunta, Delibere (1922-2000)
Sottoserie I.4. Acquisizioni (1922-2002)
Sottoserie I.5. Fondazioni (1925-1982)
Sottoserie I.6. Corrispondenza e Protocollo (1921-1999)
Serie II. Amministrazione (1922-1999)
Sottoserie II.1. Sede e fornitori (1922-1999)
Sottoserie II.2. Istituti bancari (1928-1995)
Serie III. Ministeri ed Enti pubblici (1922-2000)
Sottoserie III.1. Ministero della Pubblica Istruzione (1922-1985)
Sottoserie III.2. Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (1976-2000)
Sottoserie III.3. Altri Ministeri ed Enti (1928-1997)
Sottoserie III.4. Consiglio Nazionale delle Ricerche (1963-1998)
Serie IV. Biblioteca (1922-1997)
Serie V. Personale Istituto e Biblioteca (1928-2004)
Sottoserie V.1. Personale dipendente Istituto (1928-1994)
Sottoserie V.2. Personale distaccato Istituto (1928-1986)
Sottoserie V.3. Personale dipendente Biblioteca (1931-1976)
Sottoserie V.4. Personale distaccato Biblioteca (1930-1949)
Sottoserie V.5. Previdenza (1950-1974)
Sottoserie V.6. Ordini di servizio (1982-1983)
Sottoserie V.7. Contenziosi (1982-1989)
Sottoserie V.8. Corrispondenza (1928-2004)
Serie VI. Gabinetto e Archivio fotografico (1927-1991)
Serie VII. Attività didattica (1922-1997)
Sottoserie VII.1. Corsi di specializzazione (1953-1974)
Sottoserie VII.2. Borse di studio (1922-1997)
Serie VIII. Attività culturali (1922- 2005)
Serie IX. Missioni archeologiche (1921-1954)
Serie X. Pubblicazioni (1923-2002)
Sottoserie X.1. Bollettino (1925-1972)
Sottoserie X.2. Rivista (1927-2002)
Sottoserie X.3. Collane (1926-1998)
Sottoserie X.4. Corrispondenza (1923-2000)
Serie XI. Fondi Speciali (1856-1990)
Sottoserie XI.1. Fondo Monneret de Villard (1856-1954)
Sottoserie XI.2. Fondo Felice Barnabei (1876-1953)
Sottoserie XI.3. Fondo Regio Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte (1918-1933)
Sottoserie XI.4. Fondo Mara Bonfioli (1980-1990)
Serie XII. Disegni, Piante e Fotografie (XVIII sec. – 1945 circa)
Serie XIII. Contabilità (1921-2000)

Sub-fondo FORI IMPERIALI (1911-1934)
Sub-fondo NAVI DI NEMI (1927-1941)


Ordinamento: L’Archivio Storico dell’INASA, costituito dal Fondo INASA e da due sub-fondi Fori Imperiali e Navi di Nemi, consta complessivamente di 972 unità archivistiche, 680 schedate nel 2021 e 292 nel 2022. Le unità sono così distribuite: 876 fascicoli, 42 volumi, 53 faldoni, 1 scatola.
Le unità archivistiche del Fondo INASA sono 955 di cui: 872 fascicoli, 34 volumi, 48 faldoni, 1 scatola. Le unità archivistiche dei due sub-fondi sono: 13 unità archivistiche per il sub-fondo Fori Imperiali, di cui 8 volumi e 5 faldoni, e 4 unità archivistiche, fascicoli, per il sub-fondo Navi di Nemi.

Strumenti di ricerca:
Istituto nazionale di archeologia e storia dell’arte. Fondo INASA e sub-fondi Fori Imperiali e Navi di Nemi (1918 - 2005). Inventario
Greta Bertolini, Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte. Primo censimento dell'archivio storico

La documentazione è stata prodotta da:
Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte - INASA

La documentazione è conservata da:
Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte - INASA


Redazione e revisione:
Brumat Rachele, 2021/08/11, integrazione successiva
Brunetti Francesca, 2023/03/01, revisione
De Vizio Romina, 2022/12/01, integrazione successiva
Palazzi Marta, 2021/08/11, integrazione successiva
Petese Lucia, 2018/02/06, prima redazione
Reale Elisabetta, 2018/03/28, revisione
Trivisano Maria Natalina, 2021/08/11, revisione

Modalità di consultazione:
L'archivio è liberamente accessibile al pubblico negli orari di apertura della sala studio dell'Istituto.


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