Estremi cronologici: 1909 - 1952
Note alla datazione: Corrispondenza indirizzata a Evaristo De Chirico e Maria e Jone Morino, rispettivamente padre, moglie e cognata dell'autore: 1878-1925; corrispondenza inviata alla famiglia Savinio: 1952-1978.
Consistenza: 57 scatole, una biblioteca con un migliaio di libri, materiale bibliografico sciolto.
Storia archivistica: Il deposito del fondo risale al 1988. La documentazione è stata ordinata e descritta dapprima in uno schedario cartaceo (al quale era stato affiancato un elenco dattiloscritto), tra il 2010 e il 2013 l'inventariazione è stata perfezionata e trasferita in una banca dati, la migrazione è stata completata nel 2021 quando - proveniente dal catalogo a schede mobili - la descrizione della sezione musicale è stata implementata nella piattaforma on line: e ora le descrizioni delle Serie della corrispondenza, degli scritti, degli articoli a stampa a firma di Savinio, del materiale musicale e delle due appendici documentarie (2019 e 2021) sono dunque interrogabili in rete. Nel 2017 i libri e le monografie della biblioteca personale sono stati catalogati nell'opac della biblioteca dell'istituto.
I disegni di Savinio che si trovano interfoliati tra le carte di archivio (in particolare tra le lettere inviate alla moglie Maria, già pubblicate da Sellerio nel 1987) sono stati censiti e descritti nel catalogo delle opere d'arte dell'istituto (dove si può trovare notizia anche della presenza di un "fondale" di scena).
Nel novembre 2019 Ruggero Savinio ha consegnato libri, riviste e documenti vari (questi ultimi esclusivamente in copia: in fotocopia o in formato digitale) che hanno integrato il deposito del fondo. Una volta pervenuti in archivio, tutti questi materiali sono stati censiti e descritti in un elenco sommario. I libri sono poi stati catalogati nell'opac della biblioteca, le riviste sono state inserite nella serie III del fondo (quella del materiale a stampa: alcuni fascicoli sono però in attesa di essere inseriti all'interno della biblioteca), i documenti (alcuni erano stati consegnati in fotocopia, altri erano stati inviati solo in formato digitale: di questi ultimi è stata descritta la stampa effettuata in archivio) descritti in un'appendice al fondo nella banca dati on line.
Nel 2021 occasione di una successiva integrazione è stato l'allestimento a Palazzo Altemps a Roma della mostra "Savinio. Incanto e mito" (si veda il relativo catalogo: "Savinio. Incanto e mito - Savinio. A-Z", a cura di Ester Coen, con la collaborazione di Zelda De Lillo, Roma, Palazzo Altemps, Museo nazionale romano, 12 novembre 2020/7 marzo 2021, Milano, Electa, 2020); dall'archivio di famiglia sono arrivati ancora libri (catalogati nell'opac della biblioteca), riviste (inserite nella serie III) e documenti vari (che sono stati trattati in una nuova appendice documentaria inventariata nella banca dati on line).
Nel 2021 occasione di una successiva integrazione è stato l'allestimento a Palazzo Altemps a Roma della mostra "Savinio. Incanto e mito" (si veda il relativo catalogo: "Savinio. Incanto e mito - Savinio. A-Z", a cura di Ester Coen, con la collaborazione di Zelda De Lillo, Roma, Palazzo Altemps, Museo nazionale romano, 12 novembre 2020/7 marzo 2021, Milano, Electa, 2020); dall'archivio di famiglia sono arrivati ancora libri (catalogati nell'opac della biblioteca), riviste (inserite nella serie III) e documenti vari (che sono stati trattati in una nuova appendice documentaria inventariata nella banca dati on line).
Descrizione: - Corrispondenza: carteggi indirizzati ad Alberto Savinio (ma negli anni successivi alla morte dello scrittore sono la moglie Maria Morino e i figli Angelica e Ruggero a tenere i contatti con amici, ammiratori e critici del loro familiare scomparso); comprende anche minute e copie di lettere inviate da Alberto Savinio e dalla moglie a vari destinatari. Il nucleo più antico che vi si incontra è costituito dalla copia dattiloscritta delle lettere inviate da Savinio a Soffici (già edite nel 1982). La parte più consistente dei documenti epistolari che si conservano nel fondo prende però avvio soltanto dagli anni '30 e appartiene dunque al momento in cui Alberto Savinio è già uno scrittore affermato, non sono dunque molti i documenti relativi ai primi anni della sua attività artistica, quelli legati alla sua partecipazione al clima di rinnovamento culturale delle avanguardie (manca anche la corrispondenza con il fratello Giorgio De Chirico). Tra la corrispondenza conservata è ben documentata la sua stretta collaborazione con l'editore Bompiani, ma anche con Vallecchi e Mondadori, senza dimenticare l'amicizia stretta con l'editore francese Henri Parisot. Attraverso il carteggio si ripercorre anche il lavoro di scenografo e costumista di Savinio che, a partire dagli anni '40, ha lavorato per Il Teatro alla Scala di Milano, collaborando con vari e noti attori, tra tutti Margherita Wallmann a cui fu legato da un rapporto di sincera stima e amicizia. L'epistolario documenta Savinio anche in qualità di pittore e la sua partecipazione ad alcuni "Premi" artistici. Come pure emerge il lavoro di giornalista e critico svolto per diverse testate (sono presenti lettere inviate proprio dai "lettori" delle riviste su cui scrive), tra le sue collaborazioni più importanti vale la pena di segnalare quella avviata con il «Corriere della Sera». Sono infine conservate le carte relative alla sua collaborazione con la radio per la trasmissione dei suoi radiodrammi.
La Serie si sviluppa in altre tre sottoserie: la prima è dedicata alla corrispondenza tra Alberto Savinio e la moglie Maria Morino e racconta sia il momento iniziale della loro conoscenza sia gli anni centrali della loro unione (il carteggio contiene anche i disegni di Alberto Savinio allegati alle lettere a Maria); la seconda sottoserie è dedicata alla corrispondenza di Maria Morino e della sorella Jone, negli anni in cui entrambe lavorano nella compagnia teatrale di Eleonora Duse (comprende carteggi indirizzati alle sorelle Morino, tra cui alcuni documenti epistolari della stessa Duse, insieme a fascicoli tematici con raccolte di articoli di giornale e di contributi critici sull'attrice, cartoline illustrate con le immagini dei funerali della Duse a Asolo nel maggio 1924, un album con fotografie della tournée americana del 1923/24); la terza sottoserie contiene la corrispondenza del padre di Alberto Savinio, l'ingegnere Evaristo De Chirico, che svolse un ruolo importante nella riqualificazione delle infrastrutture in Grecia.
Documenti epistolari si conservano anche nella Serie II relativa agli "Scritti" (e nell'inventariazione della banca dati questi incroci sono opportunamente evidenziati), in quanto Savinio spesso riutilizzava carte della corrispondenza per la stesura preparatoria di testi e articoli.
- Scritti di Alberto Savinio: è qui documentata l'intera produzione narrativa e saggistica di Savinio, dagli anni giovanili alle creazioni della maturità. La Serie si apre con la presentazione delle prime prove letterarie di Savinio, cui l'autore inizia a dedicarsi intorno al 1909, per giungere alla sua prima opera celebre, rappresentata dall'"Hermaphrodito" del 1918, risultato di precedenti ricerche e sperimentazioni letterarie e linguistiche. È inoltre documentata la produzione giornalistica di Savinio, collaboratore di numerose testate, italiane e straniere, prime tra tutte il «Corriere della Sera» e «La Stampa», come pure trovano testimonianze gli interventi di critico letterario e d'arte (firmati spesso con diversi pseudonimi), le relazioni a conferenze, le recensioni a mostre di pittura e di arti grafiche o le presentazioni di artisti. La sua passione per il cinema trova espressione nei documenti che attestano l'attività svolta come critico cinematografico e nei soggetti scritti per alcuni cortometraggi (la sua idea di cinema - a stretto contatto di letteratura e pittura - troverà concretizzazione nel "Sogno meccanico", raccolta pubblicata da Scheiwiller nel 1981). Un altro nucleo consistente è composto dai contributi di critica musicale. La documentazione riunita nella Serie II permette dunque di ricostruire l'intero percorso creativo di Savinio, nelle sue diverse espressioni. Frequenti sono i rimandi alla Serie I: ad esempio per via della carta delle lettere ricevute usata poi per scrivere altri testi (tra l'altro sono qui contenute due lettere di Savinio indirizzate al fratello Giorgio De Chirico, peraltro già note e pubblicate). Altrettanto ricorrenti sono i rimandi (collegamenti opportunamente segnalati nella descrizione della banca dati) tra i diversi scritti, vista l'abitudine dell'autore di recuperare carte preparatorie dei suoi testi per la stesura di altre composizioni.
Un nucleo compatto di documenti conservati in questa Serie è rappresentato da un consistente gruppo di bloc-notes o quaderni di appunti (la cui consultazione è subordinata a una specifica liberatoria da parte dei rappresentanti della famiglia Savinio) che riportano stesure mss. di testi, appunti preparatori vari, appunti di natura lessicografica, annotazioni di viaggio e descrizioni di luoghi e monumenti, appunti su personalità della cultura internazionale contemporanea o del passato, citazioni di brani da testi di autori italiani e stranieri, veri e propri diari personali, rubriche con voci di dizionario o con nomi e indirizzi.
- Materiale a stampa: questa Serie (all'interno della quale i documenti sono ordinati alfabeticamente per testata di pubblicazione) contiene ritagli, riviste e testi con scritti di Alberto Savinio e documenta la produzione giornalistica e di critica d'arte e musicale dell'autore.
- Scritti su Alberto Savinio: dattiloscritti di critica su Alberto Savinio; ritagli di articoli sulla sua produzione artistica, musicale e saggistica; note biografiche; copertine di volumi eseguite da Savinio; inviti e programmi di mostre e concerti; stesure mss. e dss. di altri autori e album fotografico relativo alla mostra "Les Réalismes 1919-1939", Centre Georges Pompidou; rassegna stampa sulla scomparsa di Alberto Savinio (la documentazione di questa Serie non è descritta analiticamente nella banca dati).
- Materiale musicale: spartiti e libretti, dal suo periodo parigino fino agli anni '50; si conservano anche alcune registrazioni radiofoniche di programmi e musiche saviniane.
- Materiale iconografico: due "maquettes" costruite in occasione della mostra di Palazzo Reale a Milano nel 1976 (riproducono le scenografie dell'"Oedipus Rex" di Igor Stravinskij - andato in scena al Teatro alla Scala nella stagione 1947-48 - e dell'Atto I, Quadro III del "Ballo di Olimpia" per "I racconti di Hoffmann" di Jacques Offenbach, Teatro alla Scala, 1948-49) e un fondale di scena, preparato sempre per "I racconti di Hoffmann" del 1948-49; mentre una serie di disegni di mano di Savinio si trovano in mezzo alle carte di archivio (in particolare quelli interfoliati nel carteggio scambiato con la moglie e riprodotti nell'epistolario pubblicato da Sellerio).
- Oggetti personali: la scrivania e la macchina da scrivere, insieme agli occhiali da vista e ad altri piccoli oggetti appartenuti allo scrittore (come soldatini e strumenti di misurazione geometrica).
- Biblioteca: ca. 1000 volumi, alcuni con dedica, della biblioteca personale dell'artista, spesso con sue annotazioni.
- Integrazione 2019: fotocopia di due testi di Alberto Savinio (un dattiloscritto intitolato "Capri", titolo edito nel 1973, e una sceneggiatura scritta a quattro mani da Alberto Savinio e Maria Luisa Astaldi, "I tesori sepolti, Vita di Schliemann"); sempre in fotocopia vi si trova una serie di documenti epistolari (per lo più provenienti da carteggi familiari, si tratta di oltre cento documenti, databili tra il 1911 e il 1952): alcune lettere scambiate tra i due fratelli Alberto Savinio e Giorgio De Chirico, messaggi di condoglianze indirizzati a Savinio per la morte della madre (Gemma Cervetto) nel 1937, lettere di condoglianze a Maria Savinio per la morte del marito nel 1952, uno scambio epistolare tra Alberto Savinio e Vincenzo Lapiccirella, carteggio di Giorgio De Chirico indirizzato alla madre Gemma Cervetto, altri documenti di natura eterogenea.
- Integrazione 2021: una lettera di Jean Cocteau indirizzata ad Alberto Savinio, il testo della prefazione (in forma di doppio acrostico) di Cocteau al catalogo della mostra parigina tenuta da Savinio nel 1927 alla Galleria Bernheim, una lettera di Filippo De Pisis a Savinio, dattiloscritto con testo di André Breton su Savinio (pubblicato in "Antologie de l'humour noir", 1950), dattiloscritti o bozze di stampa di alcuni testi saviniani.
Documenti epistolari si conservano anche nella Serie II relativa agli "Scritti" (e nell'inventariazione della banca dati questi incroci sono opportunamente evidenziati), in quanto Savinio spesso riutilizzava carte della corrispondenza per la stesura preparatoria di testi e articoli.
- Scritti di Alberto Savinio: è qui documentata l'intera produzione narrativa e saggistica di Savinio, dagli anni giovanili alle creazioni della maturità. La Serie si apre con la presentazione delle prime prove letterarie di Savinio, cui l'autore inizia a dedicarsi intorno al 1909, per giungere alla sua prima opera celebre, rappresentata dall'"Hermaphrodito" del 1918, risultato di precedenti ricerche e sperimentazioni letterarie e linguistiche. È inoltre documentata la produzione giornalistica di Savinio, collaboratore di numerose testate, italiane e straniere, prime tra tutte il «Corriere della Sera» e «La Stampa», come pure trovano testimonianze gli interventi di critico letterario e d'arte (firmati spesso con diversi pseudonimi), le relazioni a conferenze, le recensioni a mostre di pittura e di arti grafiche o le presentazioni di artisti. La sua passione per il cinema trova espressione nei documenti che attestano l'attività svolta come critico cinematografico e nei soggetti scritti per alcuni cortometraggi (la sua idea di cinema - a stretto contatto di letteratura e pittura - troverà concretizzazione nel "Sogno meccanico", raccolta pubblicata da Scheiwiller nel 1981). Un altro nucleo consistente è composto dai contributi di critica musicale. La documentazione riunita nella Serie II permette dunque di ricostruire l'intero percorso creativo di Savinio, nelle sue diverse espressioni. Frequenti sono i rimandi alla Serie I: ad esempio per via della carta delle lettere ricevute usata poi per scrivere altri testi (tra l'altro sono qui contenute due lettere di Savinio indirizzate al fratello Giorgio De Chirico, peraltro già note e pubblicate). Altrettanto ricorrenti sono i rimandi (collegamenti opportunamente segnalati nella descrizione della banca dati) tra i diversi scritti, vista l'abitudine dell'autore di recuperare carte preparatorie dei suoi testi per la stesura di altre composizioni.
Un nucleo compatto di documenti conservati in questa Serie è rappresentato da un consistente gruppo di bloc-notes o quaderni di appunti (la cui consultazione è subordinata a una specifica liberatoria da parte dei rappresentanti della famiglia Savinio) che riportano stesure mss. di testi, appunti preparatori vari, appunti di natura lessicografica, annotazioni di viaggio e descrizioni di luoghi e monumenti, appunti su personalità della cultura internazionale contemporanea o del passato, citazioni di brani da testi di autori italiani e stranieri, veri e propri diari personali, rubriche con voci di dizionario o con nomi e indirizzi.
- Materiale a stampa: questa Serie (all'interno della quale i documenti sono ordinati alfabeticamente per testata di pubblicazione) contiene ritagli, riviste e testi con scritti di Alberto Savinio e documenta la produzione giornalistica e di critica d'arte e musicale dell'autore.
- Scritti su Alberto Savinio: dattiloscritti di critica su Alberto Savinio; ritagli di articoli sulla sua produzione artistica, musicale e saggistica; note biografiche; copertine di volumi eseguite da Savinio; inviti e programmi di mostre e concerti; stesure mss. e dss. di altri autori e album fotografico relativo alla mostra "Les Réalismes 1919-1939", Centre Georges Pompidou; rassegna stampa sulla scomparsa di Alberto Savinio (la documentazione di questa Serie non è descritta analiticamente nella banca dati).
- Materiale musicale: spartiti e libretti, dal suo periodo parigino fino agli anni '50; si conservano anche alcune registrazioni radiofoniche di programmi e musiche saviniane.
- Materiale iconografico: due "maquettes" costruite in occasione della mostra di Palazzo Reale a Milano nel 1976 (riproducono le scenografie dell'"Oedipus Rex" di Igor Stravinskij - andato in scena al Teatro alla Scala nella stagione 1947-48 - e dell'Atto I, Quadro III del "Ballo di Olimpia" per "I racconti di Hoffmann" di Jacques Offenbach, Teatro alla Scala, 1948-49) e un fondale di scena, preparato sempre per "I racconti di Hoffmann" del 1948-49; mentre una serie di disegni di mano di Savinio si trovano in mezzo alle carte di archivio (in particolare quelli interfoliati nel carteggio scambiato con la moglie e riprodotti nell'epistolario pubblicato da Sellerio).
- Oggetti personali: la scrivania e la macchina da scrivere, insieme agli occhiali da vista e ad altri piccoli oggetti appartenuti allo scrittore (come soldatini e strumenti di misurazione geometrica).
- Biblioteca: ca. 1000 volumi, alcuni con dedica, della biblioteca personale dell'artista, spesso con sue annotazioni.
- Integrazione 2019: fotocopia di due testi di Alberto Savinio (un dattiloscritto intitolato "Capri", titolo edito nel 1973, e una sceneggiatura scritta a quattro mani da Alberto Savinio e Maria Luisa Astaldi, "I tesori sepolti, Vita di Schliemann"); sempre in fotocopia vi si trova una serie di documenti epistolari (per lo più provenienti da carteggi familiari, si tratta di oltre cento documenti, databili tra il 1911 e il 1952): alcune lettere scambiate tra i due fratelli Alberto Savinio e Giorgio De Chirico, messaggi di condoglianze indirizzati a Savinio per la morte della madre (Gemma Cervetto) nel 1937, lettere di condoglianze a Maria Savinio per la morte del marito nel 1952, uno scambio epistolare tra Alberto Savinio e Vincenzo Lapiccirella, carteggio di Giorgio De Chirico indirizzato alla madre Gemma Cervetto, altri documenti di natura eterogenea.
- Integrazione 2021: una lettera di Jean Cocteau indirizzata ad Alberto Savinio, il testo della prefazione (in forma di doppio acrostico) di Cocteau al catalogo della mostra parigina tenuta da Savinio nel 1927 alla Galleria Bernheim, una lettera di Filippo De Pisis a Savinio, dattiloscritto con testo di André Breton su Savinio (pubblicato in "Antologie de l'humour noir", 1950), dattiloscritti o bozze di stampa di alcuni testi saviniani.
Ordinamento: La corrispondenza è ordinata alfabeticamente per mittente e, al suo interno, cronologicamente; gli scritti di Savinio sono ordinati cronologicamente; il materiale a stampa è ordinato alfabeticamente per testata.
Strumenti di ricerca:
Inventari dell'archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Gabinetto Vieusseux
Catalogo della biblioteca del Gabinetto Vieusseux
Catalogo delle opere d'arte dell'archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Gabinetto Vieusseux
Siti web:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.
La documentazione è stata prodotta da:
Savinio Alberto
La documentazione è conservata da:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti
Bibliografia:
Maria Morino Savinio, "Con Savinio. Ricordi e lettere", a cura di Angelica Savinio, con una nota di Leonardo Sciascia, Palermo, Sellerio, 1987.
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, a cura di E. CAPANNELLI - E. INSABATO, Firenze, Olschki, 1996, p. 559-560.
Paola Italia, "Dopo la partenza dell'argonauta. Nuovi testi di Alberto Savinio tra "Hermafrodito" e "Achille innamorato", «Antologia Vieusseux», a. 3 n.s. (genn.-apr./magg.-dic. 1997) n. 7/8-9, p. 29-71, 51-97.
Paola Italia, "Un'«Officina ferrarese» durante la guerra. L'apprendistato letterario di Alberto Savinio", «Archivi del nuovo», n.s. (apr.-ott. 1999) n° 4-5, p. 5-45.
"Le carte di Alberto Savinio. Mostra documentaria del Fondo Savinio", Firenze, Archivio Contemporaneo «Alessandro Bonsanti», 11 novembre-11 dicembre 1999, a cura di Paola Italia, con i bozzetti per l'Armida del XV Maggio musicale fiorentino a cura di Moreno Bucci, premessa di Enzo Siciliano, Firenze, Polistampa, 1999.
"Le muse di Alberto Savinio", atti del convegno svoltosi presso il Gabinetto Vieusseux, 11-12 novembre 1999, «Antologia Vieusseux», a. 6 n.s. (genn.-ag. 2000), n. 16-17, p. 61-152.
Mila De Santis, "Nel laboratorio musicale di Alberto Savinio", «Arte musica spettacolo. Annali del dipartimento di Storia delle arti e dello spettacolo», a. 1 (2000), p. 61-76.
Cristina Cavallaro, "Biblioteche in biblioteca. Collezioni private nel Vieusseux", in «Culture del testo e del documento», a. 3 (sett.-dic. 2002), n° 9, p. 19-68, poi capitolo III, "Fondi speciali nel Gabinetto G.P. Vieusseux", di ID, "Fra biblioteca e archivio. Catalogazione, conservazione e valorizzazione di fondi privati", Milano, Sylvestre Bonnard, 2007, p. 107-109. ("Biblioteche d'autore" del Gabinetto Vieusseux)
Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 28 giugno 2023, integrazione successiva
Desideri Fabio, 6 agosto 2015, rielaborazione
Manghetti Gloria, 1996, prima redazione
Morotti Laura, 2009, revisione
Spaccasassi Ambra, 19 ottobre 2020, integrazione successiva
Modalità di consultazione:
Per l'accesso al fondo è richiesta l'autorizzazione degli Eredi Savinio. Necessario uno specifico permesso della famiglia Savinio per la consultazione dei bloc-notes con appunti e note di diario e della sceneggiatura scritta a quattro mani da Alberto Savinio e Maria Luisa Astaldi, "I tesori sepolti, Vita di Schliemann" (conservata nell'appendice depositata nel 2019).
In archivio si accede previo appuntamento e consegna di una lettera di presentazione.