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Estremi cronologici: 1862 - 1956
Note alla datazione: L'estremo cronologico remoto si riferisce alle carte di Carlo Pilotti, padre di Vincenzo, che lasciò in eredità al figlio un mulino a Marino del Tronto.
Consistenza: Unità 535: bb. 82, scatole 38, cartelline 4, cartelle 3, cassette in legno 4, cartelle da disegno originali 12, cartelle grandi 18, cartella per disegni fuori formato 1, rotoli 339, album disegni 4, lastre fotografiche 30
Storia archivistica: I dati della presente scheda sono stati rilevati nell'ambito del progetto di censimento degli archivi degli architetti marchigiani, avviato il 25 marzo 2003 con un protocollo di intesa tra la Soprintendenza archivistica per le Marche e l'IDAU, l'Istituto Disegno Architettura Urbanistica, poi divenuto DARDUS, dell'Università Politecnica delle Marche. La funzionaria Lucia Megale è la responsabile scientifica del progetto per conto della Soprintendenza.
I risultati del censimento sono stati esposti nella mostra documentaria "Archivi di architettura del '900 nelle Marche. Dentro lo studio dell'architetto", allestita nel 2008 a cura dei due istituti presso il Lazzaretto di Ancona e sono stati pubblicati nel 2011 nel volume "L'architettura negli archivi. Guida agli archivi di architettura nelle Marche".
L'archivio è stato rinvenuto insieme alla documentazione della famiglia De Scrilli. Infatti Fernanda Pilotti, figlia dell'architetto, sposò Vincenzo De Scrilli. Alla morte di Pilotti, gli eredi divisero il materiale archivistico. La documentazione pervenuta era conservata da uno di essi in un capannone della tenuta agricola a Rovetino di Rotella, in condizioni non idonee.
Per tale motivo le carte furono trasferite con urgenza presso la Soprintendenza archivistica per le Marche per essere sottoposte ad un intervento di spolveratura, disinfezione e disinfestazione. Dopo tali operazioni il materiale documentario, che si presentava disordinato e frammisto a quello bibliografico, è stato riordinato e inventariato nel 2006 e successivamente trasferito nell'Archivio di Stato di Ascoli Piceno.
L'intero complesso è stato dichiarato di notevole interesse storico in data 27 aprile 2004.
Descrizione: La documentazione è stata organizzata in una sezione, Attività professionale, che si divide a sua volta in quattro serie, e nove serie: Formazione, Attività didattica, Personali e famigliari, Titoli, diplomi, onorificenze, Corrispondenza, Appunti manoscritti, Giornali, Pacchi e spogli, Biglietti da visita. Si tratta di corrispondenza, relazioni e appunti, materiale didattico e di studio, elaborati grafici su diversi supporti (carta da lucido, cartoncino, copie eliografiche), fotografie e lastre fotografiche, strumenti di studio.
Ordinamento: La prima fase del lavoro è consistita nella separazione del materiale archivistico da quello a stampa e nell'identificazione dei complessi documentari seguendo le tracce, ritrovate in archivio, dell'organizzazione originaria data dall'architetto Pilotti alle proprie carte.
Strumenti di ricerca:
Ilaria Zacchilli, Pilotti - De Scrilli. Inventario
La documentazione è stata prodotta da:
Pilotti Vincenzo
La documentazione è conservata da:
Archivio di Stato di Ascoli Piceno
Bibliografia:
L'architettura negli archivi. Guida agli archivi di architettura nelle Marche, a cura di Antonello Alici e Mauro Tosti Croce, Roma Gangemi 2011 (Archivi e Architettura. Percorsi di ricerca, 1), 109-111
Redazione e revisione:
Megale Lucia, 2011-2012, supervisione della scheda
Palma Maria, 2012, supervisione della scheda
Santolamazza Rossella, 2016/05/16, integrazione successiva
Zacchilli Ilaria, 2007/10/29, prima redazione