Si presenta come partizione regionale del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, meglio noto con l'acronimo SIUSA, la base dati nazionale creata alla fine degli anni Novanta del secolo scorso. Nasce da un progetto elaborato dall'allora Servizio III Archivi non statali della DGA (Direzione Generale Archivi) insieme al CRIBeCu (Centro di Ricerche Informatiche per i Beni Culturali) della Scuola Normale Superiore di Pisa, in concomitanza con lo sviluppo e l'adozione degli standard internazionali di descrizione ISAD (G), ISAAR (CPF) e ISDIAH, e l'evoluzione normativa nell'ambito della tutela conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario attuata dal D.Lgs 490/1999 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali. Il SIUSA è stato popolato inizialmente dall'imponente patrimonio di dati, riguardanti gli archivi comunali, provenienti dal Progetto ANAGRAFE (Anagrafe informatizzata degli archivi italiani) il censimento nazionale del patrimonio archivistico cui hanno attivamente partecipato le Soprintendenze archivistiche. Il SIUSA contiene le schede descrittive previste dagli standard: Soggetto conservatore, Soggetto produttore e Complesso archivistico, ed è inoltre arricchito da importanti informazioni di contesto utili per l'orientamento e l'articolazione della ricerca. Prevede infatti il collegamento con schede Strumento di ricerca, Bibliografia, Profilo istituzionale, Contesto politico-statuale, e per le risorse in rete collegate. Tutte queste informazioni sono contenute in distinti ma relazionati archivi di dati che rendono possibile la navigazione tra le entità e la ricerca in liste di autorità. La Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino-Alto Adige, è da tempo impegnata nello sviluppo e nel popolamento del SIUSA attraverso l'inserimento dei dati relativi al ricco patrimonio archivistico locale. I dati sono tratti da inventari e da altri strumenti di ricerca presenti nei fascicoli della Soprintendenza e provengono anche da censimenti e progetti realizzati in collaborazione con la Regione del Veneto e prestigiosi Atenei, Istituti culturali e Fondazioni. In questo scenario merita di essere citata l'esperienza di Ecclesiae Venetae unica realizzazione nazionale che permette di navigare negli archivi delle diocesi e delle parrocchie del Veneto fino a raggiungere la descrizione del singolo documento.
Gli archivi descritti nel SIUSA del Veneto
Nel SIUSA del Veneto si possono consultare le schede descrittive delle seguenti tipologie di archivi.- Archivi dei Comuni
- Archivi degli architetti
- Archivi della musica
- Archivi di impresa
- Archivi della moda
- Archivi dell'ebraismo
- Archivi degli ex ospedali psichiatrici
- Archivi di famiglia e di persona
- Archivi di istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza
- Archivi di Istituzioni di istruzione superiore università ricerca
- Archivi di enti di cultura, ricreativi, sportivo, turistici
- Archivi di ordini professionali e associazioni di categoria
- Archivi di enti funzionali territoriali (comunità montane, consorzi di bonifica, veterinari, stradali, ect.)
- Sezioni locali di Comitati di liberazione nazionale (CLN)
- Uffici della Guardia nazionale (complessi conservati presso i comuni)
- Uffici dello Stato civile (complessi conservati presso i comuni)
- Uffici di conciliazione (complessi conservati presso i comuni)
L'esperienza di Ecclesiae Venetae
Sistema aderente al SIUSA nazionale realizzato con il sostegno della DGA del MiBACT e della Regione del Veneto d'intesa fra le sei diocesi di Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Treviso, Vittorio Veneto, e col contributo della Gladys Krieble Delmas Foundation per il tramite del comitato Save Venice Inc. di New York.La banca dati, attivata nei primi anni Novanta del secolo scorso, contiene le descrizioni del patrimonio archivistico delle diocesi di Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Treviso, Vittorio Veneto ed è consultabile a partire dalla colonna sinistra di questa home page.
Il Progetto è stato ideato, coordinato e diretto sin dalle prime fasi dalla dottoressa Francesca Cavazzana Romanelli.
Per i responsabili dello sviluppo del progetto Ecclesiae Venetae vedi i relativi Credits.