Estremi cronologici: 1931 - 1932
Consistenza: 5 unità documentarie
Descrizione: Luogo: Milano, piazzetta De Angeli
Committente: De Angeli Frua S.A. (Società per l'industria dei tessuti stampati). Presidente: Carlo De Angeli Frua
Collaboratori: Luigi Figini e Gino Pollini
Consistenza: 5 unità documentarie raccolte in un'unica cornice (misura complessiva: cm. 49,5 x 35)
Realizzazione: sì
Descrizione: L'intervento consiste nell'ampliamento della stamperia De Angeli Frua, industria per la quale già Baldessari aveva progettato un marchio ("Sole Onda", 1928); degli stand espositivi a Milano e Bolzano (1929) e lo stand alla IV Triennale di Monza (1930). Per Carlo De Angeli Frua, inoltre, l'architetto aveva progettato nel 1930 lo "Studio per un collezionista d'arte" in via Pisacane 35. La commissione per la stamperia, dunque, si inserisce nel solco di una committenza continuativa, che rappresenta un capitolo importante dei rapporti fra industria e arte nella cultura produttiva fra le due guerre.
Un altro elemento importante è la collaborazione con Figini e Pollini (con quest'ultimo Baldessari aveva già progettato nel 1929 il seminterrato Cantoni in via Pagano). Il progetto è però da ascrivere principalmente a Baldessari, che firma anche la direzione dei lavori.
L'intervento, insieme a quello di poco successivo per l'Italcima (1932 - 37), segna la piena adesione dell'architetto al razionalismo, qui declinato nell'uso di volumi stereometrici e di ampie vetrate in facciata. Baldessari progetta due corpi di fabbrica fra loro perpendicolari che si sviluppano verso l'interno (il fronte stradale è già occupato dal preesistente edificio della stamperia). La struttura è in cemento armato; il salone del campionario presenta un'intelaiatura in ferro.
I cinque disegni a tempera che compongono la serie mostrano degli studi di colore per il prospetto, di cui vengono studiate anche diverse soluzioni compositive (successione di pilotis, oppure portale con due soli pilastri, finestratura singola o doppia). La soluzione adottata vede per uno dei due edifici il corpo di fabbrica sospeso su due pilastri arretrati con doppia finestratura a nastro, mentre l'edificio adiacente presenta una sequenza di pilastri a filo con la facciata. Baldessari progetta anche il piano del colore e gli arredi per gli interni. Gli uffici sono organizzati secondo il modello dell'"open space".
Il progetto viene esposto alla V Triennale di Milano nella sezione "Opere costruite" (1933). Nel 1934, Baldessari accompagna Le Corbusier in visita all'edificio. Nel 1937 - 38 l'architetto realizza un ampliamento del progetto.
Ogni disegno è montato con passe - partout e cornice metallica (misura complessiva: cm. 49,5 x 35).
L'intervento, insieme a quello di poco successivo per l'Italcima (1932 - 37), segna la piena adesione dell'architetto al razionalismo, qui declinato nell'uso di volumi stereometrici e di ampie vetrate in facciata. Baldessari progetta due corpi di fabbrica fra loro perpendicolari che si sviluppano verso l'interno (il fronte stradale è già occupato dal preesistente edificio della stamperia). La struttura è in cemento armato; il salone del campionario presenta un'intelaiatura in ferro.
I cinque disegni a tempera che compongono la serie mostrano degli studi di colore per il prospetto, di cui vengono studiate anche diverse soluzioni compositive (successione di pilotis, oppure portale con due soli pilastri, finestratura singola o doppia). La soluzione adottata vede per uno dei due edifici il corpo di fabbrica sospeso su due pilastri arretrati con doppia finestratura a nastro, mentre l'edificio adiacente presenta una sequenza di pilastri a filo con la facciata. Baldessari progetta anche il piano del colore e gli arredi per gli interni. Gli uffici sono organizzati secondo il modello dell'"open space".
Il progetto viene esposto alla V Triennale di Milano nella sezione "Opere costruite" (1933). Nel 1934, Baldessari accompagna Le Corbusier in visita all'edificio. Nel 1937 - 38 l'architetto realizza un ampliamento del progetto.
Ogni disegno è montato con passe - partout e cornice metallica (misura complessiva: cm. 49,5 x 35).
La documentazione è conservata da:
Comune di Milano. Biblioteca archeologica - Biblioteca d'arte - Centro di alti studi sulle arti visive - CASVA
Redazione e revisione:
Pernich Elisabetta, 2009/06/22, supervisione della scheda
Vichi Andrea Carlo, 2009/09/10, prima redazione