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Durazzo Giustiniani, famiglia

complesso di fondi / superfondo

Estremi cronologici: 967 - 1988

Consistenza: Unità 5513: regg. 2495, bb. 1112, filze 1129, cassette 243, fascc. e docc. 125, pergamene 8, disegni 1

Storia archivistica: Sotto la denominazione, convenzionale e ormai consolidata, di “archivio Durazzo - Giustiniani” si indica in realtà un complesso di almeno nove archivi o parti di archivi di varie famiglie dell’aristocrazia genovese che, seguendo percorsi eterogenei, sono confluiti in un unico insieme, come sedimenti di un secolare processo storico. Data la complessità delle vicende famigliari e della storia archivistica, è possibile in questa sede fornire solo alcuni cenni di inquadramento generale; per una disamina dettagliata, si rinvia agli inventari editi.
Gli avvenimenti più recenti del complesso archivistico sono stati determinati dal matrimonio tra Marcello IV Durazzo e Teresa Pallavicini, unici discendenti delle rispettive famiglie, dal quale nacque nel 1848 Giacomo Filippo Durazzo Pallavicini, autorizzato a portare il doppio cognome, il quale sposò nel 1912 Matilde Giustiniani, figlia del principe Alessandro. Vedova nel 1921, essa contrasse un secondo matrimonio con Pierino Negrotto Cambiaso, erede dei Sauli per parte di madre, dal quale non si ebbe discendenza diretta. Alla sua morte, avvenuta nel 1970, le succedette la figlia adottiva, (in realtà figlia di una sua sorella) Carlotta Fasciotti Giustiniani, vedova del marchese Maurizio Cattaneo Adorno.
In questo modo, nel palazzo Durazzo Pallavicini a Genova si sono riuniti gli archivi di due rami dei Pallavicini, dei Sauli (famiglie che per il loro rilevanza e per il contributo significativo alla formazione dell'archivio sono stati indicati quali principali soggetti produttori), dei Durazzo marchesi di Gabiano, dei Giustiniani Recanelli e dei Cattaneo Adorno.
La mole del materiale che compone l’intero complesso Durazzo Giustiniani è costituita da più di cinquemila pezzi anteriori al 1830 e da almeno un migliaio posteriori a tale data (non oggetto di interventi archivistici); tutti gli archivi hanno subito vari traslochi negli ultimi decenni: durante la seconda guerra mondiale erano stati ricoverati separatamente, per essere poi riuniti in tempi diversi ad un piano del palazzo Durazzo Pallavicini a Genova. Intorno al 1994 hanno trovato posto nell’attuale sede, definitiva per gli archivi già ordinati, ma ancora provvisoria per gli altri.

Descrizione: I due archivi Pallavicini (il primogenito e il cadetto) sono a loro volta costituiti da altri archivi aggregati, i quali hanno conservato una propria autonomia formale e fisica.
All’archivio del ramo primogenito sono così stati aggregati i fondi archivistici della famiglia Grimaldi (Grimaldi Signori di Rezzo, dei Grimaldi Granada, Grimaldi Oliva) con la documentazione dei feudi di Rezzo e di Rocca Grimalda; di Giuseppe M. Durazzo e Gentile con le serie delle rispettive proprietà in Sestri Levante; degli Spinola Pallavicini - archivio originario dalla composita vicenda matrimoniale di Paola Maria Centurione, il cui figlio di primo letto, Felice Pallavicini, lasciò erede universale il fratellastro Gerolamo Spinola a condizione che abbinasse i due cognomi. L’archivio riguarda molte proprietà immobiliari in Genova e cinque feudi nel basso piemonte: Cabella, Fontanarossa, Montaldo, Morbello e Morsasco. Lomellini. L’ultimo archivio aggregato è quello degli Spinola di Luccoli.
Le carte dei Centurione, con quelle degli Alvarado e dei Casado, si sono aggregate all’archivio del ramo cadetto Pallavicini discendente da Giuseppe II, mentre tutti gli altri insiemi sono confluiti in quello del ramo primogenito che, poco dopo, ha ricevuto anche l’archivio dei cugini.
Nell'archivio Centurione si trovano soprattutto atti relativi agli investimenti finanziari, alla gestione di proprietà nel Ponente ligure e all’amministrazione di beni contro terzi come, ad esempio, per la famiglia spagnola Casado Alvarado. Fanno parte di quest’archivio anche carte e registri provenienti dalle famiglie Lomellini e Imperiale, imparentatesi precedentemente con i Centurione.

L'archivio Sauli è costituito dalle carte proprie della famiglia, nonché dal fondo riguardante la basilica di S. Maria Assunta di Carignano e dell'archivio aggregato Grimaldi Cebà.

L’archivio Durazzo di Gabiano comprende le carte proprie della famiglia, quelle riguardanti l’amministrazione del feudo di Gabiano e la documentazione di diverse Aziende, società, ecc. che hanno visto la partecipazione a vario titolo di membri della famiglia.

Ordinamento: Individuazione dei fondi, articolazione in serie e sottoserie, ordine cronologico degli atti.

La documentazione è stata prodotta da:
Durazzo ramo di Gabiano
Pallavicini
Sauli

La documentazione è conservata da:
privato

Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio


Bibliografia:
L'archivio dei Durazzo marchesi di Gabiano, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, n.s. vol. XXI (XCV), fasc. II, Genova 1981 (L'archivio dei Durazzo marchesi di Gabiano - Biblioteca digitale della Società Ligure di Storia Patria)
Bologna M., a cura di, Gli Archivi Pallavicini di Genova. II Archivi aggregati, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1996, Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti - 128 (Gli archivi Pallavicini di Genova. Archivi aggregati - SAN - Strumenti di ricerca online)
Bologna M., a cura di, L'archivio della famiglia Sauli di Genova. Inventario, Roma, Ministero per i beni e le attivita culturali, Direzione generale per gli archivi, 2001, Pubblicazioni degli archivi di Stato. Strumenti - 149 (Nella pagina contro il front.: Atti della Societa ligure di storia patria. Nuova serie vol. XL (CXIV) fasc. II)

Redazione e revisione:
Baddour Eleonora, 2022/12/07, revisione
Frassinelli Antonella, 2008/11/03, prima redazione


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