First and last date: 1903 - 1977
Consistence: m.l. 4
Archival history: Nel 1940 A.N. concentrò il suo archivio nella porpria abitazione fiorentina, insieme alla sua biblioteca di circa 10.000 volumi. I documenti furono collocati nello studio, senza essere ordinati; vi sono rimasti fino al 2008 quando la corrispondenza, i quaderni e i manoscritti di lavoro, una serie di documenti a firma di altri autori e una raccolta di ritagli di giornali e di opuscoli sono stati donati all'Archivio contemporaneo. La biblioteca è rimasta invece a disposizione della famiglia. Francesca Navarria, nipote di Aurelio, si era occupata dell'archivio e della biblioteca nell'ambito di una tesi di laurea in biblioteconomia discussa all'università di Firenze nel 1998, tesi che costituisce lo strumento principale di ricerca del fondo. Una volta depositate, le carte sono state censite in un elenco di consistenza.
Description: - Corrispondenza: l'epistolario comprende circa 2500 documenti quasi tutti autografi e copre un arco cronologico che si estende dal 1903 al 1977. Tra i corrispondenti occasionali, un gruppo consistente è costituito da intellettuali che chiesero a Navarria di collaborare alle riviste da loro dirette: Alessandro Bonsanti per «Letteratura» e «Scuola e Cultura nel Mondo», Telesio Interlandi per «Quadrivio» e «Il Tevere», Ermanno Scuderi per «Le Ragioni Critiche», Giorgio Vecchietti per «L'Orto» e altri ancora. Un'altra cerchia è formata da scrittori e letterati, con i quali Navarria corrispose per motivi di studio e per il suo lavoro di critica, quali Vitaliano Brancati, Emilio Interlandi, Giuseppe Lombardo Radice, Pietro Pancrazi, Ardengo Soffici, Giuseppe Zagarrio; dai vari editori, come Guido D'Anna, Fortunato Gentile, Enrico Vallecchi, con i quali il professore ebbe contatti per pubblicare sue raccolte di saggi e le opere dell'amico Francesco Lanza. Sempre corrispondenti occasionali sono i colleghi, gli allievi e tutte quelle persone legate al mondo scolastico. L'entourage dei corrispondenti abituali, invece, è composto per lo più da scrittori e letterati siciliani, come Emma Alaimo, Arcangelo Blandini, Francesco Guglielmino, Francesco Lanza, Giuseppe Lanza, Giuseppe Longo, Pietro Privitera, Nino Savarese, Gaetano Trombatore, Mario Zangara, o semplicemente da letterati, come Mario Borsa, Attilio Momigliano, Gino Raya, Luigi Russo, Giovanni Titta Rosa, Inna Valodina. La corrispondenza con tutti questi personaggi della cultura del Novecento ha carattere letterario, ma anche privato, come dimostrano i numerosi riferimenti alla sua vita personale presenti nelle lettere. Si segnala, infine, la presenza di una sezione di corrispondenza a carattere familiare, il cui gruppo più cospicuo è costituito da lettere e cartoline postali di Francesco Navarria, fratello di Aurelio, indirizzate a Mariannina Campanella.
- Manoscritti: quaderni, diari, agende e taccuini di appunti. Sono tutti manoscritti autografi e possono essere distinti in due gruppi. Un primo gruppo di argomento letterario, con quaderni databili in un arco temporale che si estende dal 1920 al 1974, e contenenti notizie ed informazioni utili agli studi di Navarria (appunti, ricerche, bibliografie sui principali autori della letteratura italiana e straniera che furono oggetto dei suoi saggi e dei suoi articoli di critica letteraria; trascrizione di lettere di Luigi Capuana, Federico De Roberto, Giovanni Verga; bibliografia dei suoi scritti verghiani dal 1941 al 1962, etc.). Il secondo gruppo di quaderni, invece, è a carattere miscellaneo, contenenti per lo più racconti di vita familiare, ricordi della guerra, lettere d'amore, appunti letterari e non solo, poesie edite ed inedite.
- Documenti di altri autori: testi autografi di altri autori, quali Filippo Ampola, Arcangelo Blandini, Giovanni Consoli, Francesco Guglielmino, Francesco Lanza e Inna Valodina. Di Francesco Lanza, scrittore siciliano e amico da sempre del professore, si conserva numeroso materiale che la famiglia Lanza consegnò a Navarria quando Francesco morì (6 gennaio 1933), affinché curasse la pubblicazione dei suoi scritti editi ed inediti. Si tratta per lo più di fogli sciolti e di quaderni contenenti poesie, racconti, novelle, appunti. Di Arcangelo Blandini, poeta siciliano, si conservano solo due poesie del 1935, di cui una mancante di titolo, e di Francesco Guglielmino alcuni versi dialettali datati 1951. Filippo Ampola, collega di Aurelio Navarria a Siracusa nel 1928-1929, inviò allo studioso undici poesie databili in questi due anni, affinché le leggesse e le correggesse. Così pure fece Giovanni Consoli, allievo di Navarria a Messina nel 1929-1932, affidando dieci liriche (1936-1939) alla revisione del professore. Queste ventuno poesie sono rimaste inedite. Infine è conservato un saggio autografo di Inna Valodina su Luigi Pirandello, anche nella versione in lingua russa.
- Rassegna stampa: sono conservati gran parte degli articoli di Aurelio Navarria, pubblicati dal 1919 al 1976; molti articoli su Francesco Lanza; recensioni su romanzi, racconti editi negli anni Venti-Settanta; vari articoli di critica letteraria.
- Raccolte di materiale bibliografico, di giornali, di riviste: una documentazione bibliografica con opuscoli, estratti e ritagli di giornale di scritti di altri autori (in genere si tratta di materiali raccolti da Navarria sugli argomenti di proprio interesse).
- Materiale grafico e iconografico: una scatola di fotografie scolastiche (foto di classe, di colleghi e studenti); raccolta di carte geografiche e di guide turistiche, di città e regioni italiane e di paesi europei, dai primi del Novecento agli anni Ottanta.
- Biblioteca: La libreria privata di Aurelio Navarria, tuttora conservata presso gli eredi, non è una biblioteca storica. Le opere che il critico raccolse tra il 1916 ed il 1977 - anno della sua morte - furono funzionali ai suoi studi e al suo lavoro di insegnante. Stabilita la residenza a Firenze nel 1940, Navarria collocò alcuni libri nella dimora dove attualmente sono conservati, mentre lasciò nella sua casa natale altri libri, poi donati dalla moglie alla Biblioteca Comunale di San Pietro Clarenza negli anni 1983-1987. Il fondo fiorentino, ulteriormente accresciuto di volumi negli anni dal 1940 al 1977, consta di circa diecimila monografie e di alcune annate di trentasei periodici, mentre il Fondo Navarria rimasto a San Pietro Clarenza ammonta a mille e centottanta libri e tre serie di periodici. Il fondo librario fiorentino riguarda per lo più opere di letteratura italiana, ma anche straniera, soprattutto francese e russa, latina e greca, mentre la storia e la filosofia sono rappresentate dalle opere complete di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile. L'arco cronologico delle edizioni va dal 1753 al 1977.esistono un catalogo cartaceo a fogli sciolti, redatto da Maria Viaro, moglie di Navarria, dove le opere sono ordinate per collocazione fisica; un catalogo a schede rilegate, incompleto ed ordinato alfabeticamente per autore, ed un catalogo automatizzato parziale, realizzato da Francesca Navarria in occasione della sua tesi di laurea.
- Documenti di altri autori: testi autografi di altri autori, quali Filippo Ampola, Arcangelo Blandini, Giovanni Consoli, Francesco Guglielmino, Francesco Lanza e Inna Valodina. Di Francesco Lanza, scrittore siciliano e amico da sempre del professore, si conserva numeroso materiale che la famiglia Lanza consegnò a Navarria quando Francesco morì (6 gennaio 1933), affinché curasse la pubblicazione dei suoi scritti editi ed inediti. Si tratta per lo più di fogli sciolti e di quaderni contenenti poesie, racconti, novelle, appunti. Di Arcangelo Blandini, poeta siciliano, si conservano solo due poesie del 1935, di cui una mancante di titolo, e di Francesco Guglielmino alcuni versi dialettali datati 1951. Filippo Ampola, collega di Aurelio Navarria a Siracusa nel 1928-1929, inviò allo studioso undici poesie databili in questi due anni, affinché le leggesse e le correggesse. Così pure fece Giovanni Consoli, allievo di Navarria a Messina nel 1929-1932, affidando dieci liriche (1936-1939) alla revisione del professore. Queste ventuno poesie sono rimaste inedite. Infine è conservato un saggio autografo di Inna Valodina su Luigi Pirandello, anche nella versione in lingua russa.
- Rassegna stampa: sono conservati gran parte degli articoli di Aurelio Navarria, pubblicati dal 1919 al 1976; molti articoli su Francesco Lanza; recensioni su romanzi, racconti editi negli anni Venti-Settanta; vari articoli di critica letteraria.
- Raccolte di materiale bibliografico, di giornali, di riviste: una documentazione bibliografica con opuscoli, estratti e ritagli di giornale di scritti di altri autori (in genere si tratta di materiali raccolti da Navarria sugli argomenti di proprio interesse).
- Materiale grafico e iconografico: una scatola di fotografie scolastiche (foto di classe, di colleghi e studenti); raccolta di carte geografiche e di guide turistiche, di città e regioni italiane e di paesi europei, dai primi del Novecento agli anni Ottanta.
- Biblioteca: La libreria privata di Aurelio Navarria, tuttora conservata presso gli eredi, non è una biblioteca storica. Le opere che il critico raccolse tra il 1916 ed il 1977 - anno della sua morte - furono funzionali ai suoi studi e al suo lavoro di insegnante. Stabilita la residenza a Firenze nel 1940, Navarria collocò alcuni libri nella dimora dove attualmente sono conservati, mentre lasciò nella sua casa natale altri libri, poi donati dalla moglie alla Biblioteca Comunale di San Pietro Clarenza negli anni 1983-1987. Il fondo fiorentino, ulteriormente accresciuto di volumi negli anni dal 1940 al 1977, consta di circa diecimila monografie e di alcune annate di trentasei periodici, mentre il Fondo Navarria rimasto a San Pietro Clarenza ammonta a mille e centottanta libri e tre serie di periodici. Il fondo librario fiorentino riguarda per lo più opere di letteratura italiana, ma anche straniera, soprattutto francese e russa, latina e greca, mentre la storia e la filosofia sono rappresentate dalle opere complete di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile. L'arco cronologico delle edizioni va dal 1753 al 1977.esistono un catalogo cartaceo a fogli sciolti, redatto da Maria Viaro, moglie di Navarria, dove le opere sono ordinate per collocazione fisica; un catalogo a schede rilegate, incompleto ed ordinato alfabeticamente per autore, ed un catalogo automatizzato parziale, realizzato da Francesca Navarria in occasione della sua tesi di laurea.
Organization: Carteggi ordinati per corrispondente; sono stati redatti l'inventario dell'epistolario, l'inventario dei quaderni di appunti e l'inventario dei mss. di altri autori
Finding aids:
Fondo Aurelio Navarria. Carte varie
Francesca Navarria, Fondo Aurelio Navarria
The documents were created by:
Navarria Aurelio
The documents are kept by:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti
Bibliography:
Francesca Navarria, La libreria privata e l'archivio di Aurelio Navarria, catalogo e inventario, tesi di laurea discussa il 3 aprile 1998, Università degli studi di Firenze
Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 2010, revisione
Navarria Francesca, prima redazione
Access:
La consultazione è libera, previo appuntamento e consegna di una lettera di presentazione.