Date di esistenza: 1860 - 1937
Intestazioni:
Congregazione di carità di Montappone, Montappone (Fermo), 1860 - 1937, SIUSA
Il Regio commissario generale straordinario nelle Provincie delle Marche, Lorenzo Valerio, dispose con decreto del 24 ottobre 1860 n. 142 l'istituzione di una Congregazione di carità in ogni comune per amministrare tutti i beni delle opere pie presenti sul territorio. La legge 3 agosto 1862 n. 753, prima normativa unitaria sull'amministrazione delle opere pie, prevedeva, all'art. 32, che nelle province già pontificie le amministrazioni costituite per decreti dei governatori e dei commissari straordinari venissero surrogate dalle Congregazioni di carità istituite a norma della nuova legge.
Alla Congregazione di carità di Montappone, fin dalla sua istituzione, fu affidata l'amministrazione del Monte frumentario comunitativo, o del Comune, il Monte frumentario della Confraternita del Santissimo Sacramento ed il Monte frumentario della Confraternita del Santissimo Rosario, dei quali non si sono rinvenute né statuti né date d’istituzione; il loro scopo era quello di mutuare grano ai contadini poveri ed ai coltivatori mezzadri. Nel 1896 la Congregazione di carità stabilì la fusione dei tre monti frumentari in uno solo denominato Monte frumentario del Comune, del Santissimo Rosario e del Santissimo Sacramento. Nel 1925 i monti frumentari furono trasformati in cassa comunale di credito agrario.
Nel 1915 la Congregazione entrò in possesso del cospicuo patrimonio delle Confraternite del Santissimo Sacramento e della Confraternita del Santissimo Rosario, e di quello, ben più esiguo, della Confraternita del Santissimo Suffragio.
Nel 1890 alla Congregazione di carità fu affidata l’amministrazione dell’Ospedale locale, eretto a partire dal 1878, ma attivo solo dal 1887, per volere del Comune di Montappone e della Confraternita del Santissimo Sacramento, che mise a disposizione un suo terreno per la costruzione dell’edificio. La sua funzione era di curare e ricoverare gratuitamente gli infermi ed i poveri di qualsiasi sesso, residenti nel comune o semplicemente di passaggio. L’ospedale era amministrato da una commissione composta dal parroco di Montappone e da quattro membri in carica per due anni, dei quali due provenivano dal Comune di Montappone e due dalla Confraternita del Santissimo Sacramento. Nel 1908 nacque l’idea di sostituire la piccola istituzione ospedaliera presente, non più adeguata alle esigenze della popolazione né agli sviluppi della chirurgia medica, con un grande ospedale civile. Il progetto, però, richiedeva ingenti somme di denaro che la congregazione non possedeva. Nel 1910 Angela Frontoni lasciò tutti i suoi beni al Comitato pro erigendo ospedale, che nel 1915 rinunciò al lascito a favore della Congregazione di carità. Solo nel 1923, con decreto prefettizio n. 56579, la Congregazione ebbe l’autorizzazione formale ad accettare il lascito Frontoni. La Congregazione cercò di realizzare, in tempi ristretti, l’ospedale richiesto nel testamento, convertito poi, per mancanza di fondi, in ambulatorio medico chirurgico, denominato comunque “ospedale civile” e intitolato alla donatrice Angela Frontoni, adibito a pronto soccorso, a brevi degenze e ad operazioni chirurgiche di secondaria importanza. L’Ospedale civile Angela Frontoni, situato al pianterreno del palazzo municipale, iniziò la sua attività nel 1923. Nel 1932, per affrontare i problemi finanziari e le difficoltà economiche, la Congregazione decise, in base all’art. 30 del r.d. n. 2841, di riunire il proprio ospedale in una federazione ospedaliera con sede centrale a Montegiorgio. Ogni ospedale federato conservava separati i patrimoni e distinte le amministrazioni. Tutti gli istituti ospedalieri federati avevano l’obbligo di curare, assistere e ricoverare gratuitamente i malati poveri residenti in uno dei paesi associati.
Altra risoluzione presente nel testamento di Angela Frontoni era la realizzazione di un istituto per l’infanzia per accogliere e dare refezione gratuita ai bambini appartenenti alle famiglie iscritte nell’elenco dei poveri; grazie alle donazioni della famiglia Iommi ed alla collaborazione di altri enti, nel 1930 l’asilo, intitolato a Renato Iommi, iniziò la sua attività.
Nel 1937 le congregazioni di carità furono soppresse e sostituite nelle loro funzioni dagli enti comunali di assistenza, istituiti in attuazione della legge n. 847 del 3 giugno 1937.
Nel 1890 alla Congregazione di carità fu affidata l’amministrazione dell’Ospedale locale, eretto a partire dal 1878, ma attivo solo dal 1887, per volere del Comune di Montappone e della Confraternita del Santissimo Sacramento, che mise a disposizione un suo terreno per la costruzione dell’edificio. La sua funzione era di curare e ricoverare gratuitamente gli infermi ed i poveri di qualsiasi sesso, residenti nel comune o semplicemente di passaggio. L’ospedale era amministrato da una commissione composta dal parroco di Montappone e da quattro membri in carica per due anni, dei quali due provenivano dal Comune di Montappone e due dalla Confraternita del Santissimo Sacramento. Nel 1908 nacque l’idea di sostituire la piccola istituzione ospedaliera presente, non più adeguata alle esigenze della popolazione né agli sviluppi della chirurgia medica, con un grande ospedale civile. Il progetto, però, richiedeva ingenti somme di denaro che la congregazione non possedeva. Nel 1910 Angela Frontoni lasciò tutti i suoi beni al Comitato pro erigendo ospedale, che nel 1915 rinunciò al lascito a favore della Congregazione di carità. Solo nel 1923, con decreto prefettizio n. 56579, la Congregazione ebbe l’autorizzazione formale ad accettare il lascito Frontoni. La Congregazione cercò di realizzare, in tempi ristretti, l’ospedale richiesto nel testamento, convertito poi, per mancanza di fondi, in ambulatorio medico chirurgico, denominato comunque “ospedale civile” e intitolato alla donatrice Angela Frontoni, adibito a pronto soccorso, a brevi degenze e ad operazioni chirurgiche di secondaria importanza. L’Ospedale civile Angela Frontoni, situato al pianterreno del palazzo municipale, iniziò la sua attività nel 1923. Nel 1932, per affrontare i problemi finanziari e le difficoltà economiche, la Congregazione decise, in base all’art. 30 del r.d. n. 2841, di riunire il proprio ospedale in una federazione ospedaliera con sede centrale a Montegiorgio. Ogni ospedale federato conservava separati i patrimoni e distinte le amministrazioni. Tutti gli istituti ospedalieri federati avevano l’obbligo di curare, assistere e ricoverare gratuitamente i malati poveri residenti in uno dei paesi associati.
Altra risoluzione presente nel testamento di Angela Frontoni era la realizzazione di un istituto per l’infanzia per accogliere e dare refezione gratuita ai bambini appartenenti alle famiglie iscritte nell’elenco dei poveri; grazie alle donazioni della famiglia Iommi ed alla collaborazione di altri enti, nel 1930 l’asilo, intitolato a Renato Iommi, iniziò la sua attività.
Nel 1937 le congregazioni di carità furono soppresse e sostituite nelle loro funzioni dagli enti comunali di assistenza, istituiti in attuazione della legge n. 847 del 3 giugno 1937.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza
Soggetti produttori:
Ente comunale di assistenza - ECA di Montappone, successore
Profili istituzionali collegati:
Congregazione di carità, 1862 - 1937
Complessi archivistici prodotti:
Congregazione di carità di Montappone (fondo)
Redazione e revisione:
Di Marco Marco, 2020/09/17, prima redazione
Zen Luca, 2021/02/16, supervisione della scheda