Architetto, 1933 - 1973
Intestazioni:
Muratori, Saverio, architetto, (Modena 1910 - Roma 1973)
Saverio Muratori nacque a Modena il 31 agosto 1910. Trasferitosi a Roma, si laureò in architettura nel 1933 con una tesi su un progetto per un centro di cultura musicale. Nel periodo che precedette la seconda guerra mondiale prese parte ad alcuni dei più importanti concorsi di architettura nei quali iniziò a sperimentare una particolare declinazione nazionale del razionalismo; già nel 1931 aveva vinto il concorso per la Casa dello studente della città universitaria di Roma insieme a Francesco Fariello e Giorgio Calza Bini; l'edificio fu realizzato nel 1935. Tra il 1935 e il 1939 collaborò con Ludovico Quaroni alla realizzazione della piazza Imperiale dell'Eur.
Durante la guerra, Muratori produsse due saggi pubblicati postumi: "Storia e critica dell'architettura contemporanea" e "Saggi di critica e di metodo nello studio dell'architettura" che sono alla base della sua teoria della città come organismo vivente e della pianificazione come conseguenza dello studio del carattere locale.
Nell'immediato dopoguerra partecipò al Programma Ina-Casa progettando a Roma dal 1948 al 1953, insieme a Mario De Renzi, parte del Tuscolano II. Progetti degni di nota sono la chiesa di S. Giovanni al Gatano a Pisa (1947), la nuova sede degli uffici per l'Enpas di Bologna (1952-57), la sede centrale della Democrazia Cristiana all'Eur a Roma (1955-58), solo per citare i più conosciuti.
Abilitato alla libera docenza in composizione architettonica e urbanistica dal 1942, nel biennio 1944-45 fu assistente nel corso di Caratteri distributivi degli edifici di Enrico Calandra presso la facoltà di architettura di Roma. Nel 1954 ereditò la cattedra di Arnaldo Foschini, dopo aver svolto l'incarico di professore ordinario nell'Istituto universitario di architettura di Venezia (IUAV) dal 1950 al 1954.
A Venezia Muratori iniziò le proprie riflessioni sulla storia urbana, sul rapporto tra tipo edilizio e progetto e sul tipo come concetto a priori in evoluzione nel tempo, fino a fare della sua materia di insegnamento uno strumento per interpretare il tessuto urbano come sistema capace di legare architettura e città. Gli esiti di questa ricerca confluirono nel 1959 nella pubblicazione degli "Studi per una operante storia urbana di Venezia" che, insieme al corrispettivo "Studi per una operante storia urbana di Roma", pubblicato nel 1963, determinarono la svolta nella didattica muratoriana. A questa stessa ricerca si lega anche il volume, rimasto incompiuto, "Studi per una operante storia del territorio", al quale lavorò insieme a Renato e Sergio Bollati, Guido Marinucci e Alessandro Giannini dal 1969 al 1973, anno della sua morte.
Fu accademico di S. Luca e nel 1952 gli fu conferito dall'allora presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, il premio nazionale d'architettura.
Abilitato alla libera docenza in composizione architettonica e urbanistica dal 1942, nel biennio 1944-45 fu assistente nel corso di Caratteri distributivi degli edifici di Enrico Calandra presso la facoltà di architettura di Roma. Nel 1954 ereditò la cattedra di Arnaldo Foschini, dopo aver svolto l'incarico di professore ordinario nell'Istituto universitario di architettura di Venezia (IUAV) dal 1950 al 1954.
A Venezia Muratori iniziò le proprie riflessioni sulla storia urbana, sul rapporto tra tipo edilizio e progetto e sul tipo come concetto a priori in evoluzione nel tempo, fino a fare della sua materia di insegnamento uno strumento per interpretare il tessuto urbano come sistema capace di legare architettura e città. Gli esiti di questa ricerca confluirono nel 1959 nella pubblicazione degli "Studi per una operante storia urbana di Venezia" che, insieme al corrispettivo "Studi per una operante storia urbana di Roma", pubblicato nel 1963, determinarono la svolta nella didattica muratoriana. A questa stessa ricerca si lega anche il volume, rimasto incompiuto, "Studi per una operante storia del territorio", al quale lavorò insieme a Renato e Sergio Bollati, Guido Marinucci e Alessandro Giannini dal 1969 al 1973, anno della sua morte.
Fu accademico di S. Luca e nel 1952 gli fu conferito dall'allora presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, il premio nazionale d'architettura.
Complessi archivistici prodotti:
Muratori Saverio (fondo)
Muratori Saverio (Archivio centrale dello Stato) (fondo)
Bibliografia:
Saverio Muratori architetto (Modena, 1910 - Roma, 1973): sullo stato dell'architettura italiana verso la fine del secolo XX. Atti del convegno, Modena, Collegio S. Carlo, 24-25 maggio 1991, a cura di Andrea Capelli
Saverio Muratori architetto (Modena 1910-Roma 1973): bibliografia a cura della Biblioteca Civica di storia dell'arte "Luigi Poletti" di Modena, Alinea, 1991
G. PIGAFETTA, Saverio Muratori architetto. Teoria e progetti,
Venezia, Marsilio, 1990
Redazione e revisione:
Caniatti Giovanna, 2020/10/20, supervisione della scheda
Pagani Jessica, 2020/08/21, prima redazione