Architetto
Designer
Intestazioni:
Poli, Alessandro, architetto, (Fiesole 1941 - )
Nato a Fiesole nel 1941, Poli frequenta la Facoltà di Architettura di Firenze dove è allievo di Italo Gamberini e di Leonardo Savioli. Con quest’ultimo, a partire dal laboratorio di ricerca sulle strutture per il tempo libero (1966-1967) e poi con la tesi di laurea (1969-1970), comincia ad elaborare la sua concezione progettuale, ispirata a una visione totalizzante e permeante dell’architettura, che si contrappone all’approccio più strettamente funzionalista praticato all’epoca. Già prima della laurea si lega al gruppo Superstudio, creato da Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia, insieme a Gianpiero Frassinelli, Roberto e Alessandro Magris, e partecipa attivamente all’esperienza internazionale dell’Architettura Radicale. Nel 1972 partecipa con Superstudio alla mostra “ Italy. The New Domestic Landscape” al MOMA di New York, dove presenta il progetto Supersuperficie.
Dal 1973 al 1982 tiene il corso di ‘Plastica C’ presso la Facoltà di Architettura di Firenze, dove affronta i temi della cultura materiale extraurbana e della progettazione come riuso. Il lavoro scaturito dai laboratori viene presentato alla Biennale di Venezia del 1978 come Superstudio.
In questi anni la ricerca di Poli si orienta alla definizione del progetto come intervento sulla realtà fisica e sociale, andando a comprendere il disegno degli spazi come degli oggetti e delle relazioni. Nelle sue proposte usa mezzi più vicini alla produzione artistica che a quella architettonica, dal collage al fotomontaggio, fino alla realizzazione di brevi film, in cui il progetto è sviluppato attraverso una vera e propria sceneggiatura. Finita l’esperienza di Superstudio, nel 1982 Poli fonda a Firenze uno studio che si occupa di architettura e paesaggio, realizzando, fra le altre cose, il riuso del complesso storico monumentale degli Arcipressi, ex fattoria Ridolfi (1981) e la ristrutturazione di vari appartamenti nel centro storico di Firenze (1983-1989). Allo stesso tempo si dedica al design e al gioiello d’artista, tema che aveva trattato anche nei suoi laboratori alla Facoltà di Architettura, esponendo in varie mostre fra cui ‘Provocando - Il gioiello contemporaneo come provocazione’ tenutasi alla Galleria Scavia di nel 1995, fino all’importante rassegna ‘L’arte del gioiello. Il gioiello d’artista dal’900 ad oggi’, allestita al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze nel 2001 sotto la sua direzione. Fra gli allestimenti si ricorda anche il progetto di riqualificazione e riuso dello spazio espositivo dell’Archivio di Stato di Firenze per la mostra di Leonardo Savioli ‘Il segno generatore di forma-spazio’ del 1995. Nel 1996 partecipa al lavoro diretto da Lara Vinca Masini per il Comune di Barberino Val d’Elsa dal titolo ‘Dedalo ed Icaro. Sei artisti e sei architetti per il territorio’, con un progetto per il recupero del Teatro di Marcialla. Nel 2004 è ospite nel ciclo di lezioni curato dalla Fondazione Targetti – Osservatorio Arti Contemporanee di Firenze, dal titolo ‘Utopia’ , e nel 2017 partecipa alla mostra ‘Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976’, allestita alla Strozzina di Palazzo Strozzi.
Complessi archivistici prodotti:
Poli Alessandro (fondo)
Bibliografia:
G. Mastrigli (a cura di), Superstudio. Opere 1966-1978, Macerata, Quodlibet, 2016
P. Mello, "Neoavanguardie e controcultura a Firenze. Il movimento Radical e i protagonisti di un cambiamento storico internazionale", Firenze, Angelo Pontecorboli, 2016
P. Brugellis, G. Pettena, A. Salvadori (a cura di), "Utopie Radicali. Archizoom, Remo Buti, 9999, Gianni Pettena, Superstudio, UFO, Zziggurat", Macerata, Quodlibet, 2017
Redazione e revisione:
Ceccarini Elena, 2021/01, supervisione della scheda
Morotti Laura, 2020/06, revisione