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Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Ponte a Ema

Sede: Ponte a Ema (Firenze/Bagno a Ripoli)
Date di esistenza: 1944 - 1946, (1944) estate
(1946) estate

Intestazioni:
Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Ponte a Ema, Ponte a Ema (Firenze/Bagno a Ripoli), 1944 - 1946, SIUSA

Il Sottocomitato di liberazione nazionale (SCLN) di Ponte a Ema si costituì e iniziò a operare nell’agosto 1944, anche se venne riconosciuto ufficialmente solo nell’aprile 1945 con decreto del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. Nell’estate dello stesso anno il Sottocomitato presentava il seguente assetto organizzativo: presidente l’operaio ferroviario comunista Bruno Rosselli, vicepresidente l’impiegato comunale democristiano Corrado Calosci, segretario il comunista Gino Mugnaini, cassiera la democristiana Ida Naldi, consiglieri il ferroviere socialista Riccardo Bianchi, l’operaio democristiano Silvio Falciani, l’operaio edile comunista Ettore Rellis e il socialista Bruno Brazzini. Malgrado l’eterogeneità dei membri – tanto per estrazione sociale, quanto per posizioni politiche – il Sottocomitato operò sempre all’insegna della cooperazione, per favorire la riorganizzazione della vita sociale e politica del piccolo centro a vantaggio della popolazione locale.
Accanto alla gestione di alcune questioni annonarie nell’estate-autunno 1944, i primi compiti di cui il Sottocomitato si fece carico furono le attività di carattere assistenziale, come la raccolta di sussidi per le famiglie dei volontari, devoluti tempestivamente al Comitato Rionale Assistenza alle Famiglie dei Volontari del SCLN fiorentino di Colonna-Gavinana. Seguirono diverse elargizioni di sussidi alle famiglie più indigenti del paese e, alla fine del 1945, l’istituzione di una cucina popolare per i meno abbienti, realizzata anche grazie al sostegno dell’Ente Comunale di Assistenza di Firenze presieduto da Giorgio La Pira e attraverso il coinvolgimento di ditte e cooperative alimentari. L’SCLN si rapportò poi con i comuni di Firenze e Bagno a Ripoli per la ricostruzione del ponte sul fiume Ema e per il riassetto dell’illuminazione pubblica della località. Un altro complesso e intricato compito riguardò l’epurazione, che comportò la raccolta di testimonianze e denunce a carico di fascisti nonché la trasmissione di notizie a vari enti, con un approccio tendenzialmente volto ad appianare i contrasti tra gli abitanti del paese. L’organizzazione, che fu attiva fino all’estate 1946, non mancò infine di promuovere e sostenere manifestazioni legate alla memoria dei caduti per la Liberazione.


Tipologia del soggetto produttore:
comitato di liberazione nazionale e organizzazione della Resistenza

Soggetti produttori:
Comitati di liberazione nazionale - CLN. Provincia di Firenze, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Ponte a Ema (fondo)


Fonti:
Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea, Fondo CTLN, busta 17, fascicolo Ponte a Ema

Redazione e revisione:
Borgia Claudia, 2020/06/01, supervisione della scheda
Lisi Simone, 2020/03, prima redazione
Morotti Laura, 2020/05, revisione


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