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Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte - INASA

Sede: Roma
Date di esistenza: 1918 ott. 27 -

Intestazioni:
Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte - INASA, Roma, 1918 -, SIUSA

Istituito con decreto luogotenenziale del 27 ottobre 1918, confermato con la legge del 15 gennaio 1922, integrata dal RD del 10 novembre 1924 e del 24 maggio 1926, l' Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte (INASA) nel 2003 ha assunto figura giuridica di diritto privato senza scopo di lucro, mantenendo uno strettissimo legame con il MiBACT al quale spetta la nomina dei consiglieri, di concerto con il MiUR.
L'INASA promuove e sostiene la ricerca scientifica e la conservazione del patrimonio culturale. Il suo campo d'azione, d'intesa con le istituzioni e attraverso il sostegno di enti pubblici e privati, spazia dall'elaborazione di progetti di studio alla valorizzazione dei beni archeologici e artistici.
Venne fondato con il compito di promuovere e coordinare gli studi di archeologia e storia dell'arte, favorendo lo sviluppo della ricerca scientifica italiana e la tutela del patrimonio artistico nazionale. La sua nascita fu voluta da Benedetto Croce, ministro della Pubblica Istruzione, e da Corrado Ricci, che ne fu il fondatore nonché primo Presidente (1922-34). Nei proposti dei suoi fondatori, il nuovo istituto doveva essere lo strumento per consentire agli studiosi italiani di approfondire la propria formazione in Italia e non essere costretti ad andare all'estero o appoggiarsi per loro ricerche a istituzioni straniere. A partire dal 1926, infatti, le norme statutarie regolarono i rapporti dell'Istituto con l'Università e finanziarono borse di studio destinate ad archeologi e storici dell'arte. Corrado Ricci inoltre aprì al pubblico la più importante biblioteca italiana specializzata in archeologia e storia dell'arte, l'attuale BIASA, dotandola di importantissime collezioni di libri, manoscritti, disegni e fotografie. Vasta e articolata fu anche l'attività editoriale dell'Istituto, orientata verso pubblicazioni monografiche, raccolte di fonti letterarie e documentarie e repertori di aggiornamento bibliografico.
Nel 1929 Ricci diede vita alla Rivista dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte (RIASA), che tuttora rappresenta uno dei periodici di maggior rigore ed autorevolezza nel campo dell'archeologia e della storia dell'arte. Nel 1939 la sede dell'Istituto venne trasferita per esigenze di sicurezza da Palazzo Venezia a Via della Lungara, presso l'Accademia d'Italia. L'attività scientifica ed editoriale, come pure le conferenze annuali e l'apertura della biblioteca, vennero garantiti fino al 1943, sebbene in tono ridotto. Solo il 4 giugno 1945, sotto la presidenza di Pietro Toesca, l'Istituto poté ufficialmente far ritorno in Palazzo Venezia, nella sede che mantiene ancora oggi.

Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente di istruzione e ricerca

Per saperne di più:
Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte - INASA - Roma

Complessi archivistici prodotti:
Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte - INASA (fondo)


Redazione e revisione:
Petese Lucia, 2018/02/06, prima redazione
Reale Elisabetta, 2018/03/28, revisione


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