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Corpo volontari della libertà - CVL. Comando unico partigiano

Sede: Modena
Date di esistenza: 1945 mar. 20 - 1945 giu. 15

Intestazioni:
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando unico partigiano, Modena, (maggio - giugno 1945), SIUSA
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando militare provinciale, Modena, (marzo - maggio 1945), SIUSA
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando militare di zona, Modena, (marzo - maggio 1945), SIUSA

Altre denominazioni:
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando militare provinciale, marzo - maggio 1945
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando militare di zona, marzo - maggio 1945

Il Comando militare provinciale fu costituito tra il 20 e il 21 marzo 1945 nell'ambito di una generale ridefinizione degli assetti organizzativi delle formazioni partigiane avviato nelle settimane immediatamente precedenti la liberazione di Modena. A proporre la costituzione del Comando fu il maggiore Jim Davies, capo della missione inglese operante nel modenese, che il precedente 2 marzo aveva promosso a Torre Maina (frazione del comune di Maranello) un incontro tra i membri del Comitato di liberazione nazionale - CLN provinciale e del Comando piazza del capoluogo. Alla guida del Comando militare provinciale fu posto il generale Marco Guidelli Guidi (alias Max), discendente da una nobile famiglia modenese, con capo di stato maggiore il tenente colonnello Giuseppe Cottafavi (alias Francesco), vice-comandate per le forze di pianura il maggiore Medardo Pinetti (alias Pino), aiutanti Erone Cristofoli (alias Loreto) e Tullio Luglio (alias Walter). Il Comando militare provinciale ebbe sede (come anche il CLN provinciale) nelle stanze dell'Istituto di chimica generale dell'Università di Modena in largo Sant'Eufemia. Dal Comando militare provinciale di Modena dipendevano il Comando piazza di Modena, il Comando piazza di Mirandola, il Comando Gruppi di azione patriottica - GAP, il Comando Squadre di azione patriottica - SAP, la Divisione Modena montagna, la Divisione Armando, la Divisione Modena pianura e il Raggruppamento Aristide, per un totale di 36 brigate partigiane. Principali incombenze del Comando militare provinciale furono la preparazione e lo svolgimento del piano di occupazione del capoluogo e il conseguente coordinamento delle divisioni e delle brigate. Dopo la liberazione di Modena, avvenuta il 22 aprile, il Comando militare provinciale svolse compiti prevalentemente assistenziali nei confronti delle migliaia di partigiani dislocati nel capoluogo e in altre zone della pianura. Intorno alla metà del mese di maggio il Comando militare provinciale fu sciolto e ad esso subentrò il Comando unico partigiano con il compito specifico di assicurare l'uniformità dell'opera di sistemazione dei partigiani compiuta dai comandi di divisione e di brigata, di fungere da raccordo tra questi comandi e il Centro raccolta partigiani, i CLN e il governatore alleato, nonché di curare l'immatricolazione e la raccolta di documentazione sull'attività dei partigiani. Con lo scioglimento del Corpo volontari della libertà e la chiusura della fase di smobilitazione delle formazioni, il 15 giugno 1945 anche il Comando unico partigiano di Modena cessò di funzionare.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
comitato di liberazione nazionale e organizzazione della Resistenza
stato

Complessi archivistici prodotti:
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando unico partigiano (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Modena) (fondo)
Corpo volontari della libertà - CVL. Comando unico partigiano. (Parri E-R) (fondo)


Bibliografia:
C. SILINGARDI - M. MONTANARI, Storia e memoria della Resistenza modenese, 1940-1999, Roma, Ediesse, 2006
C. SILINGARDI, Una provincia partigiana. Guerra e Resistenza a Modena, 1940-1945, Milano, Angeli, 1998

Redazione e revisione:
Alongi Salvatore, 2017/05/25, prima redazione
Caniatti Giovanna, 2018/02/03, supervisione della scheda
Lanzini Marco, coordinatore nazionale revisione schede Rete Parri, 2023/11/02, supervisione della scheda
Mascagni Francesco, 2023/11/02, rielaborazione


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