Sede: Fabriano (Ancona)
Date di esistenza: sec. XII metà -
Intestazioni:
Comune di Fabriano, Fabriano (Ancona), sec. XII metà -, SIUSA
La documentazione che attesta la presenza di "locus Fabriani" risale al XII secolo, quando nel 1160 si citano esplicitamente due castelli feudali in prossimità del fiume Giano, i quali successivamente si unirono e diedero luogo a questo centro.
Dal 1234 al 1378 Fabriano fu libero comune, caratterizzato da un governo di larga rappresentanza popolare.
Dal 1378, dopo un regime consolare e podestarile, si affermò la famiglia dei Chiavelli che trasformò il comune in Signoria.
Durante il Medioevo e l'Età moderna la giurisdizione di Fabriano comprendeva i castelli di Attiggio, Collegiglioni, Moscano, Collamato, Albacina, Cerreto, Rocca di Mezzo, Pierosara, Cacciano, Genga, San Donato, Rocca d'Appennino e Orsara, nei quali inviava periodicamente i suoi rappresentanti.
Dopo circa sessant'anni, a metà del sec. XV, la città, già elencata nelle "Constitutiones Aegidianae" di Albornoz fra le comunità "immediate subiectae" a Roma, tornò a far parte dei domini pontifici fino alle invasioni francesi del 1797. Dopo la caduta della signoria dei Chiavelli e il ritorno alla Santa Sede, a Fabriano il governo si reggeva su magistrature collegiali, i due Consigli, generale e di credenza, ed sul podestà, eletto dal Consiglio di credenza. La magistratura podestarile sopravvisse fino al 1610, anno in cui, con un breve del pontefice Paolo V, fu istitutito un Governo "separato" dalla Marca e dalla giurisdizione del suo governatore. Da allora in poi un governatore nominato e inviato da Roma si sostituì nelle funzioni al precedente podestà, svolgendo incarichi diversi di governo ed esercitando i suoi ampi poteri giurisdizionali nelle cause civili e criminali. Per il resto, il potere deliberativo continuò ad essere esercitato dai due Consigli, con la partecipazione del governatore.
Tale assetto istituzionale si mantenne fino all'arrivo delle truppe francesi. Nell'assetto amministrativo dato al territorio della Marca, Fabriano fu inserito nel Dipartimento del Musone; anche durante il Regno d'Italia napoleonico fu posto a capo del quarto Distretto, nello stesso Dipartimento. Tra il 1808 e il 1814 alcuni tra i castelli di Fabriano, quali Albacina, Cancelli, Collamato e San Donato, diventarono appodiati.
La successiva Restaurazione pontificia del 1815 inserì Fabriano all'interno della Delegazione di Macerata, come comune a capo di un distretto, condizione protrattasi fino all'Unità d'Italia.
Nel 1861, nel nuovo Regno d'Italia, Fabriano entrò a far parte della Provincia di Ancona. Da allora ha seguito le vicende istituzionali, politiche ed amministrative degli altri comuni italiani.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
preunitario (sec. XII metà - 1860)
ente pubblico territoriale (1860 - )
Soggetti produttori:
Comunità di Albacina, collegato
Comunità di Cancelli, collegato
Comunità di Collamato, collegato
Comunità di San Donato, collegato
Consorzio veterinario fra i comuni di Fabriano e Cerreto d'Esi, collegato
Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Stato pontificio (Marche, Umbria, Lazio), 1798 - 1814
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Complessi archivistici prodotti:
Stato civile del Comune di Fabriano (fondo)
Stato civile napoleonico del Comune di Fabriano (fondo)
Bibliografia:
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F. PIRANI, Fabriano in età comunale. Nascita e affermazione di una città manifatturiera,
Firenze 2003
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C. GILII, Memorie storiche di Fabriano, manoscritto del 1747 conservato presso la Biblioteca comunale di Fabriano
Redazione e revisione:
Locci Massimo, 2016/12/02, integrazione successiva
Santolamazza Rossella, 2017/07/07, supervisione della scheda
Zaffini Arianna, 2010/09/16, prima redazione