Date of live: sec. XVI - 1922
Headings:
Monte Frumentario di Appignano, Appignano (Macerata), sec. XVI - 1922, SIUSA
Il Monte frumentario, come risulta dallo statuto organico approvato con regio decreto 17 aprile 1884, risulta istituito con testamento di Angelo Gasperi del 29 agosto 1529 e con riformanza comunale del 5 marzo 1581. Lo stesso decreto provvede alla sua costituzione in ente morale.
Secondo altre fonti, al testamento di Angelo Gasperi farebbe capo l'istituzione del Monte di pietà e non del Monte frumentario, sulla cui origine non risultano altre attestazioni e che svolgeva anche attività di prestito a grano, il che sembra confermare un rapporto ulteriore tra i due istituti spesso citati insieme.
Il Monte frumentario era comunque un istituto amministrato dalla Comunità, che nominava dei Deputati, chiamati anche Conservatori, per la sua amministrazione, il cui operato veniva sottoposto a sindacato. Sull'amministrazione risulta anche la supervisione del Vescovo di Osimo.
L'istituto prestava quote di grano e farina a vari beneficiari che assicuravano la restituzione o il corrispettivo in denaro grazie a fideiussioni sottoscritte da terzi.
Nel 1808 l'amministrazione del Monte frumentario fu affidata alla Congregazione di carità, per tornare nel 1815 alla Comunità.
Dopo l'unità d'Italia, con decreto luogotenenziale 24 agosto 1866, l'amministrazione fu affidata ad una Commissione comunale speciale, composta di un presidente e 4 membri nominati dal Consiglio comunale.
Dopo la legge 19 luglio 1890 sulle opere pie, il Consiglio comunale con delibera 28 novembre 1891, approvata dall'autorità tutoria con rescritto n.14642 div. 3° del 5 gennaio 1892, stabilì che il Monte, istituto di carattere previdenziale e non di beneficenza, non venisse concentrato nella Congregazione di carità e ne confermò l'amministrazione da parte della Commissione.
Secondo lo statuto organico e il regolamento del Monte la custodia del grano era affidata ad un Tesoriere montista, che era anche Tesoriere della Cassa di prestiti e risparmi, istituzione facente parte del Monte frumentario secondo quanto stabilito dal regio decreto 1 ottobre 1883 e da un Magazziniere, entrambi nominati dalla Commissione con mandato di 5 anni.
L'istituto si occupava di fare prestiti a grano dietro presentazione di una malleveria personale, gli interessi sui mutui andavano ad accrescere il capitale complessivo.
Il personale veniva retribuito con le rendite a denaro, il personale impiegato alla Cassa dei prestiti e risparmi svolgeva servizio anche per il Monte, dalle cui rendite si traeva parte dello stipendio.
Con regio decreto 15 luglio 1888 la Cassa di prestiti e risparmi divenne ente morale autonomo e indipendente dal Monte.
Con il testo unico 9 aprile 1922 n. 932, i Monti frumentari vennero trasformati in Casse comunali di credito agrario, sottoposte alla vigilanza della Banca d'Italia, (r.d. 29.VII.1927, n. 1509, convertito in l. 5.VII.1928, n. 1760).
Dopo l'unità d'Italia, con decreto luogotenenziale 24 agosto 1866, l'amministrazione fu affidata ad una Commissione comunale speciale, composta di un presidente e 4 membri nominati dal Consiglio comunale.
Dopo la legge 19 luglio 1890 sulle opere pie, il Consiglio comunale con delibera 28 novembre 1891, approvata dall'autorità tutoria con rescritto n.14642 div. 3° del 5 gennaio 1892, stabilì che il Monte, istituto di carattere previdenziale e non di beneficenza, non venisse concentrato nella Congregazione di carità e ne confermò l'amministrazione da parte della Commissione.
Secondo lo statuto organico e il regolamento del Monte la custodia del grano era affidata ad un Tesoriere montista, che era anche Tesoriere della Cassa di prestiti e risparmi, istituzione facente parte del Monte frumentario secondo quanto stabilito dal regio decreto 1 ottobre 1883 e da un Magazziniere, entrambi nominati dalla Commissione con mandato di 5 anni.
L'istituto si occupava di fare prestiti a grano dietro presentazione di una malleveria personale, gli interessi sui mutui andavano ad accrescere il capitale complessivo.
Il personale veniva retribuito con le rendite a denaro, il personale impiegato alla Cassa dei prestiti e risparmi svolgeva servizio anche per il Monte, dalle cui rendite si traeva parte dello stipendio.
Con regio decreto 15 luglio 1888 la Cassa di prestiti e risparmi divenne ente morale autonomo e indipendente dal Monte.
Con il testo unico 9 aprile 1922 n. 932, i Monti frumentari vennero trasformati in Casse comunali di credito agrario, sottoposte alla vigilanza della Banca d'Italia, (r.d. 29.VII.1927, n. 1509, convertito in l. 5.VII.1928, n. 1760).
Legal position:
pubblico
Type of creator:
ente di assistenza e beneficenza
Creators:
Comune di Appignano, sovraordinato
Congregazione di carità napoleonica di Appignano, sovraordinato, 1808 - 1815
Connected institutional profiles:
Monte frumentario, sec. XV - sec. XX prima metà
Generated archives:
Monte frumentario di Appignano (fondo)
Editing and review:
Palma Maria, 2015/05/27, supervisione della scheda
Zega Valentina, 2008/07/18, prima redazione