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Università degli studi di Firenze. Clinica psichiatrica

Sede: Firenze
Date di esistenza: sec. XIX metà -

Intestazioni:
Università degli studi di Firenze. Clinica psichiatrica, Firenze, sec. XIX metà -, SIUSA
Università degli studi di Firenze. Istituto delle malattie nervose e mentali, Firenze, 1980 -, SIUSA
Università degli studi di Firenze. Clinica delle malattie nervose e mentali, Firenze, 1924 - 1980, SIUSA
Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. Clinica delle malattie nervose e mentali, Firenze, 1903 - 1924, SIUSA
Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. Clinica psichiatrica, Firenze, 1859 - 1903, SIUSA

Altre denominazioni:
Università degli studi di Firenze. Istituto delle malattie nervose e mentali, 1980 -
Università degli studi di Firenze. Clinica delle malattie nervose e mentali, 1924 - 1980
Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. Clinica delle malattie nervose e mentali, 1903 - 1924
Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. Clinica psichiatrica, 1859 - 1903

La Clinica psichiatrica a Firenze era associata al manicomio cittadino, come del resto a Torino e in altre città italiane, tanto che già Francesco Bini, dal 1844 direttore del R. Spedale Bonifazio per i mentecatti a lungo diretto dal famoso Vincenzo Chiarugi, ebbe la cattedra di psichiatria all'Istituto superiore di studi pratici e di perfezionamento fondato nel 1859 che nel 1924 sarebbe divenuto l'Università di Firenze. Nel 1885 Bini rimise l'incarico del manicomio in polemica con la Deputazione provinciale che lo amministrava e quindi rinunciò anche all'insegnamento suggerendo alla Facoltà medica di sostituirlo, in via provvisoria, con il libero docente in psichiatria Pietro Grilli, suo vice al Bonifazio dove questi ottenne anche la direzione. Intanto, nel tentativo di riorganizzare il manicomio le cui difficoltà erano state più volte denunciate dallo stesso Bini, la Provincia di Firenze incaricò il celebre psichiatra Augusto Tamburini di elaborare un progetto. La sua prima relazione, consegnata nell'ottobre 1885, proponeva la chiusura del vecchio manicomio posto nel centro della città e la costruzione di un piccolo stabilimento per i casi acuti, che fosse al contempo "Clinica e Istituto psichiatrico di osservazione". Prevedeva non più di 200 letti, anziché un nuovo più grande manicomio con almeno 700 letti che si continuava a ritenere necessario per l'aumento dei ricoveri. Nel frattempo la Facoltà medico-chirurgica di Firenze erogò un finanziamento per la Clinica nel 1888 e l'anno dopo offrì la cattedra universitaria a Tamburini; questi si sarebbe trasferito dall'Università di Modena e dal manicomio di Reggio Emilia a Firenze, ma solo a condizione - sostenuta dalla stessa Facoltà - che l'insegnamento di clinica psichiatrica fosse congiunto al posto di superintendente dell'ospedale psichiatrico che la Provincia stava costruendo. La trattativa andò avanti un decennio nell'attesa che i lavori venissero completati, e rinnovandosi di anno in anno l'incarico a Grilli, finché nel marzo 1895 Tamburini comunicò la sua rinuncia a venire a Firenze. Di fatto mai era entrato in servizio e del resto il nuovo stabilimento manicomiale a villaggio non corrispondeva molto al progetto iniziale da lui raccomandato.
La Clinica fu finalmente inaugurata nel maggio 1896, con una convenzione tra l'Istituto di studi superiori e la Provincia e la Commissione Amministratrice del Manicomio, in una palazzina di San Salvi, a circa 4 Km dal centro cittadino, dove dal 1891 era in funzione il nuovo manicomio intitolato a Chiarugi, al posto del vecchio Bonifazio, per il quale la Clinica svolgeva l'osservazione, stabiliva le ammissioni e anche gli affidi in famiglia dei pazienti migliorati in custodia domestica sussidiata dalla Provincia. La Clinica ebbe inoltre uno stretto rapporto con l'Istituto toscano per bambini tardivi, poi Istituto Umberto I, fondato nel 1899. Anche per l'ammissione dei bambini all'Istituto era la Clinica a dover rilasciare il certificato di idoneità necessario previa visita ed eventuale periodo di osservazione.
Primo direttore della Clinica dal 1895, e congiuntamente del manicomio, fu il valente Eugenio Tanzi che lo stesso Tamburini aveva suggerito alla Facoltà medica. A Firenze fondò la "Rivista di patologia nervosa e mentale" (1896-1994) con l'aiuto dell'assistente Ernesto Lugaro, la quale costituì un riferimento importante nella specialità, divenendo poi organo della Società italiana di neurologia. Autore del pluriedito Trattato di malattie mentali (1° ed. 1904) anche Tanzi entrò presto in contrasto con la Deputazione provinciale presieduta da Carlo Municchi che dal 1893 aveva la gestione diretta del manicomio, e nel 1902 il professore reclamò un'inchiesta contro le ingerenze nella direzione sanitaria. Vedendo respinto il proprio progetto di riforma, nel maggio 1903 si dimise da superintendente dell'asilo e mantenne però la cattedra universitaria; colleghi e studenti pubblicamente si schierarono dalla sua parte con un comitato "Pro-manicomio". Fra la Clinica psichiatrica universitaria e il Manicomio provinciale, tra una direzione scientifico accademica e una ospedaliera si consumò così il divorzio che fu sancito dal Regolamento, il quale comunque confermava che alla Clinica spettavano, oltre all'attività didattica e scientifica, anche le decisioni riguardo all'ammissione manicomiale.
Durante la Grande guerra la Clinica funzionò come Reparto di osservazione per militari dell'Ottavo Corpo d'Armata, divisione di Firenze e Livorno; arrivò a ricevere più di 800 militari compilando per ognuno di essi proposte mediche e legali a favore dell'Autorità Sanitaria Militare. La direzione lasciata da Tanzi nel 1931 per raggiunti limiti d'età passò a Mario Zalla, che potenziò il settore dei servizi ambulatoriali già attivo da alcuni anni. Nel 1932 aprì un dispensario esterno per l'assistenza extraospedaliera e la profilassi mentale, che curava ambulatorialmente anche i dimessi dall'ospedale psichiatrico; qualche anno dopo creò un reparto neuropatologico per encefalitici con la capacità di 64 posti letto, correntemente con la riforma che nel 1938 imponeva all'insegnamento della psichiatria di unirsi in posizione subordinata alla neurologia.
Alla morte di Zalla nel 1953, arrivò Filippo Cardona che fece collocare nella Clinica la sezione neurochirurgica voluta dal predecessore e già approvata dalla Provincia nel 1952. Al fine di sviluppare il reparto sanatoriale stipulò una convenzione per il ricovero dei pensionanti con la casa di cura neuropsichiatrica Villa dei Pini, situata sulle colline di Firenze. Dal 1959, la direzione della Clinica passò al professor Osvaldo Maleci che la mantenne fino al 1979. Il trasferimento prospettato sin da metà degli anni Cinquanta dall'area di San Salvi presso il Policlinico universitario di Careggi avvenne nel 1972, e cessò allora il rapporto con l'Ospedale psichiatrico che da lì a poco avrebbe intrapreso la deistituzionalizzazione fino alla chiusura prevista dalla legge 180 del 1978, quando la Clinica assunse il compito di servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura per circa metà della provincia di Firenze nel quadro del Servizio Sanitario Nazionale varato quello stesso anno con la legge 833. Intanto nel 1976 l'insegnamento della psichiatria era tornato autonomo da quello neurologico (L. 29 aprile 1976, n. 238, Modifica della tabella XVIII allegata al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, per la configurazione autonoma dell'insegnamento della psichiatria e della neurologia); l'Istituto di Clinica delle malattie nervose e mentali più volte mutava denominazione fino all'istituzione nel 1989 del Dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche dell'Università di Firenze (cessato nel 2012) e sue successive trasformazioni.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente di istruzione e ricerca
ente sanitario

Soggetti produttori:
Casa di cura neuropsichiatrica Villa dei Pini di Firenze, collegato
Istituto Umberto I di Firenze, collegato
Ospedale neuropsichiatrico provinciale Vincenzo Chiarugi di Firenze, collegato
Università degli studi di Firenze. Facoltà di medicina e chirurgia, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Università degli studi di Firenze. Clinica psichiatrica (fondo)


Bibliografia:
Patrizia Guarnieri, Matti in famiglia. Custodia domestica e manicomio nella provincia di Firenze (1866-1938), "Studi Storici", 48, 2007, pp. 477-521.
La Clinica di San Salvi dal 1931 al 1953 sotto la direzione del Prof. Mario Zalla, Siena, Arti Grafiche Ticci, 1956.
Corso di Clinica neuropsichiatrica: dalle Lezioni di Mario Zalla raccolte da Leo Ventura: anno accademico 1936-37 (Gruppo universitari fascista. Firenze), Firenze, Casa Ed. Poligr. Universitaria di C. Cya, 1937.
Studi neurologici dedicati a Eugenio Tanzi nel suo 70 compleanno, Torino, Tip. Sociale Torinese, 1926.
Eugenio Tanzi, Sulla Clinica psichiatrica di Firenze. Lettera al Marchese Carlo Ridolfi, soprintendente del R. Istituto di studi superiori, Firenze, Soc. Tip. Fiorentina, 1903.
Eugenio Tanzi, Relazione sul manicomio di Firenze al Presidente della Deputazione provinciale, Firenze, Soc. Tip. Fiorentina, 1903.

Redazione e revisione:
Fiorani Matteo - borsista di ricerca Dip. SAGAS - Università di Firenze, 2015/07/31
Guarnieri Patrizia - prof. di storia contemporanea Dip. SAGAS - Università di Firenze, 2015/07/31


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