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Anonima veritas editrice - AVE

Sede: Roma
Date di esistenza: 1935 giu. 7 -

Intestazioni:
Anonima veritas editrice - AVE, Roma, 1935 -, SIUSA

L'idea di promuovere un'editrice della Gioventù italiana di Azione cattolica GIAC matura nel 1928 sotto la presidenza di Angelo Raffaele Jervolino. Il primo volume dato alle stampe con il marchio dell'Anonima veritas editrice riguarda la dottrina sociale di Leone XIII. Negli anni successivi, seguono alcuni altri titoli, unitamente alla pubblicazione dei sussidi di «cultura religiosa». L'AVE si costituisce formalmente, anche sotto il profilo legale, solamente il 7 giugno 1935, come società per azioni, di cui è presidente Luigi Gedda. Nell'atto costitutivo, si precisa che le pubblicazioni edite «dovranno essere ispirate ai principi cattolici».
L'impresa editoriale è legata indissolubilmente alla GIAC, di cui sono pubblicati, oltre i periodici, i sussidi e i testi. Uno slancio notevole viene all'AVE dal lancio nel 1936 del «Vittorioso», una specifica rivista dedicata ai ragazzi, che ottiene un successo straordinario. La crescita dell'attività editoriale induce il Consiglio della società a nominare nel 1941 un direttore, individuato in Giulio Pastore, al quale seguirà nel 1947 Armando Ravaglioli.
Nel 1943 è aperta, in via della Conciliazione, la libreria AVE, collegata all'editrice. La ripresa dopo la guerra è segnata non a caso da un interesse verso le nuove problematiche del paese, che trovano una collocazione nella collana «La biblioteca sociale», in cui sono pubblicati volumi di Federico Alessandrini, Igino Giordani, Ferdinando Storchi, Giorgio La Pira. Di rilievo sono anche i «Quaderni di "Filodrammatica"», che ospitano i copioni teatrali più richiesti apparsi sull'omonima rivista, a partire da Paludi di Diego Fabbri. In questo torno di tempo, l'editrice pubblica in traduzione anche volumi di autori stranieri prestigiosi, come Léon Bloy, François Mauriac e Charles Péguy. Nel dopoguerra, l'AVE si inserisce anche nell'editoria scolastica, attestandosi inizialmente sui testi di religione.
Nel 1948 alla presidenza della società subentra Carlo Carretto, nominato due anni prima presidente della GIAC, al quale succede nel 1953 il nuovo presidente del ramo, Mario V. Rossi, rimasto in carica poco più di un anno, per essere sostituito nel 1954 da Enrico Vinci. Nel 1959, alla scadenza del mandato di Vinci alla guida della GIAC, l'AVE rompe la tradizione di far coincidere le cariche, procedendo alla designazione come presidente di Claudio Leonelli. Gli anni Cinquanta costituiscono per l'editrice un periodo segnato da «disagio economico». Nel 1951 esce il primo «Diario Vitt», un quadernetto con pagine rigate per gli appunti, che contiene i disegni di Jacovitti. Nel 1963 l'AVE conquista fette di mercato importanti nell'editoria scolastica e parascolastica, approfondendo l'interesse anche verso la teologia e la saggistica. Nel 1969 l'AVE muta ragione sociale, divenendo l'editrice unica dell'Azione cattolica attraverso l'assorbimento dei marchi storici dei rami. La presidenza è affidata a Armando Oberti e la direzione a Antonio Santangelo. Completato l'assestamento organizzativo, l'editrice deve affrontare un periodo non agevole sul piano economico, che induce a intraprendere una «nuova progettazione», accompagnata da un legame più diretto con l'associazione. L'AVE si offre anche come canale editoriale della documentazione prodotta dalla Conferenza episcopale italiana. È nel corso degli anni Ottanta che, sotto la presidenza di Romolo Pietrobelli, al risanamento finanziario può seguire una «ripresa» più significativa della produzione editoriale, attraverso l'uscita di titoli di autori che arricchiscono sensibilmente il catalogo, come Giuseppe Lazzati e Carlo Carretto. La collana «Itinerari», dove compaiono, tra l'altro, volumi del presidente nazionale dell'ACI, Alberto Monticone, è particolarmente apprezzata. L'editrice appoggia, inoltre, le collane promosse dall'Istituto Paolo VI e dall'Istituto Vittorio Bachelet, sorti su impulso dell'associazione.
Nel corso degli anni Novanta, si attua un cambiamento nell'assetto dell'AVE, che ha lo scopo di consentire un'autonomia più marcata all'editrice. Tra le novità, fa la sua comparsa la collana «Le tessere e il mosaico». Nel nuovo millennio, l'editrice lancia la collana intitolata «Attraverso», per accompagnare i lettori nelle nuove sfide che si prospettano nella transizione.


Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Soggetti produttori:
Carretto Carlo, collegato
Gedda Luigi, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Anonima veritas editrice - AVE (fondo)


Redazione e revisione:
Ferrantin Simona, 2016/04/18, prima redazione
Gurgo Maria Idria, 18 aprile 2016, revisione


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