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Martini, Maria Eletta, insegnante, parlamentare, politico, (Lucca 1922 - 2011), SIUSA
Maria Eletta Martini nasce a Lucca il 24 luglio 1922, figlia di Ferdinando Martini, senatore della Repubblica. Conseguita la laurea in Lettere, insegna materie umanistiche nelle scuole medie di Lucca prendendo parte alla Resistenza come staffetta partigiana in Lucchesia. Dirigente delle organizzazioni giovanili cattoliche, nel 1946 aderisce alla Democrazia cristiana divenendo il primo sindaco di Lucca dopo la Liberazione; dal 1956 al 1966 diviene consigliere Dc al Comune di Lucca, carica che ricoprì di nuovo molti anni dopo dal 1990 al 1993.
Nel 1963 fu eletta deputato al Parlamento, dove ricoprì la carica di vicepresidente della Camera sotto Pietro Ingrao e Nilde Iotti dal 1978 al 1983. Consigliere nazionale della Dc dal 1973, nel 1983 fu eletta senatrice, carica che tenne fino al 1992 quando decise di non ripresentarsi alle elezioni nonostante le proposte dei vertici della Dc. Nella sua attività parlamentare ha partecipato a varie commissioni nei ministeri del Lavoro, della Giustizia, degli Esteri, degli Affari Europei e della Sanità, di cui è stata presidente, contribuendo all'istituzione del Servizio sanitario nazionale (legge 833/78). In Parlamento e in qualità di vicepresidente nazionale del Centro italiano femminile, contraria al divorzio e all'aborto, ha partecipato attivamente ai dibattimenti su adozioni, consultori familiari, obiezione di coscienza. Si è fatta inoltre promotrice del nuovo diritto di famiglia (legge 151/75), sostenendo una normativa che, ancor prima della tutela giuridica, regolasse la posizione economica della donna e consolidasse la parità fra coniugi. Attiva nel volontariato fin dagli anni '70, nel 1984 è relatore della legge per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo, e tra i presentatori di un progetto per la "legge quadro" sul volontariato. Fonda a Lucca il Centro nazionale di studi e documentazione sul volontariato, che presiede fino al 2008. Dal 1996 al 2002 ha fatto parte del Comitato nazionale di bioetica presso il Consiglio dei Ministri.
Vicina alle idee di Aldo Moro e poi di Benigno Zaccagnini, diresse il Dipartimento cultura della Dc. Negli anni di Tangentopoli, si fece portatrice di una linea moralizzatrice all'interno del partito, duramente coinvolto negli scandali giudiziari. Nel 1993, fu tra i promotori dell'Associazione politico-culturale "Carta '93". Nel 1994 fu tra i fondatori del nuovo Ppi, nato dalle ceneri della Dc. Nel 1995, durante la segreteria di Rocco Buttiglione, che mirava a trasportare il Ppi nella coalizione di centrodestra del Polo delle Libertà, fu sostenitrice dell'alleanza con le forze della sinistra democratica, e, al momento della scissione del Ppi, nel 1996, seguì Gerardo Bianco, che intendeva portare il partito nella coalizione di centrosinistra guidata da Romano Prodi. Nel luglio 2001 partecipò alla fondazione della Margherita, di cui continuò a seguire le iniziative a livello locale lucchese, regionale e nazionale.
Nel 2002 il presidente Carlo Azeglio Ciampi le conferì l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce. Tra il 1991 e il 2003 ha fatto parte dell'Osservatorio nazionale per il volontariato. Nel 2008, per sua iniziativa, nasce a Lucca la Fondazione volontariato e partecipazione per la ricerca, il pensiero e l'innovazione sociale, alla quale ha dedicato gli ultimi anni della sua attività, in collaborazione il Centro nazionale per il volontariato, la Provincia di Lucca, il Centro servizi volontariato Toscana (Cesvot) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ne avevano resa possibile la creazione.
Nel 2008 lascia la carica di presidente del Cesvot a Giuseppe Zamberletti, acquisendo la carica di presidente onorario che manterrà fino alla morte.
Muore a Lucca il 29 dicembre 2011.
Nel 2002 il presidente Carlo Azeglio Ciampi le conferì l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce. Tra il 1991 e il 2003 ha fatto parte dell'Osservatorio nazionale per il volontariato. Nel 2008, per sua iniziativa, nasce a Lucca la Fondazione volontariato e partecipazione per la ricerca, il pensiero e l'innovazione sociale, alla quale ha dedicato gli ultimi anni della sua attività, in collaborazione il Centro nazionale per il volontariato, la Provincia di Lucca, il Centro servizi volontariato Toscana (Cesvot) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ne avevano resa possibile la creazione.
Nel 2008 lascia la carica di presidente del Cesvot a Giuseppe Zamberletti, acquisendo la carica di presidente onorario che manterrà fino alla morte.
Muore a Lucca il 29 dicembre 2011.
Generated archives:
Martini Ferdinando (Biblioteca Forteguerriana) (collezione / raccolta)
Martini Maria Eletta (fondo)
Editing and review:
Ortu Beatrice, 2016/02/17, prima redazione