Sede: Manduria (Taranto)
Date di esistenza: sec. XIII - 1806
Intestazioni:
Universitas di Manduria, Manduria (Taranto), sec. XIII - 1806, SIUSA
Manduria fu una delle più importanti cittadine della "Dodecapoli" messapica. Distrutta nel 977 da Schiavoni, Agareni e Mori provenienti dall'Africa, fu riedificata nel 1090 ad opera di Ruggero I d'Altavilla che le impose il nome di Casalnuovo o, secondo altre fonti, Castelnuovo. Nel 1294 il feudo fu aggregato al principato di Taranto retto da Filippo II d'Angiò, cui successero alla metà del XIV sec. prima Raimondo del Balzo Orsini e successivamente la moglie Maria d'Enghien; quest'ultima vide usurpati i suoi diritti sul principato dalla regina Giovanna II, che concesse numerosi privilegi al feudo di Casalnuovo per ricompensarlo della rinuncia alle rendite percepite dalle saline. Nella seconda metà del XIV sec. il principato fu riconquistato dal casato dei del Balzo Orsini nella persona di Giovanni Antonio, che lo unì alla contea di Lecce. Estinta la linea Orsini nel 1463, tutti i possedimenti furono acquisiti dal re di Napoli Alfonso I d'Aragona, che concesse il feudo di Casalnuovo alla regina Giovanna III moglie di Federico I. Dal 1522 al 1560 il feudo appartenne, insieme alla terra di Francavilla, ai marchesi di Oria Bonifacio e, dopo una breve reggenza da parte di un delegato ed economo provvisorio del Regno di Napoli, fu acquistato dall'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, nel cui nome amministrò Girolamo Maggiolino. Nel 1568 il marchesato di Oria insieme al feudo di Casalnuovo furono venduti all'arcivescovo Giovanni Battista Castaneo, passando in breve tempo a Roberto Gornesio de Silva e a Filippo Spinola. Nel 1572 gli stessi possedimenti furono acquistati per 140000 ducati dal genovese Davide Imperiali, che ottenne l'annullamento nel contratto della clausola "de retrovendendo" - ossia il diritto da parte del re di Napoli di riscattare e rivendere i territori - garantendo in tal modo una maggiore stabilità nelle successioni. Nel 1587 i possedimenti furono ereditati da Michele Imperiali, cui successe nel 1664 il primogenito Andrea grazie al quale il feudo di Casalnuovo acquisì altri privilegi sugli usi civici concessi dal vicerè di Napoli. Nel 1738 l'ultimo discendente del casato, Michele Junior, fu investito dei diritti sul territorio comprendente i feudi di Oria, Francavilla, Casalnuovo, Uggiano Montefusco, Avetrana, Mutunato, Massafra, Carovigno e Serranova. Nel 1782 i possedimenti furono acquistati dai marchesi di Latiano; l'università di Casalnuovo fu allora governata da una giunta allodiale e successivamente dall'Intendenza dei reali allodii per mezzo di un governatore, fino a quando fu compresa nel regno borbonico nel 1786. Il 14 novembre 1789 il re Ferdinando IV, su formale richiesta degli abitanti dell'università, sancì con proprio decreto il ritorno all'originario nome messapico di "Manduria". In quegli anni l'università era denominata "terra in provincia di Otranto, in diocesi di Oria" (L. Giustiniani, "Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli" [Napoli, Vincenzo Manfredi, poi Stamperia di Giovanni de Bonis, 1797-1816], rist. anast. Bologna, Forni, 1969-1971, vo. V, p. 337).
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
preunitario
Soggetti produttori:
Comune di Manduria, successore
Profili istituzionali collegati:
Universitas (Regno di Napoli), sec. XIII - 1806
Complessi archivistici prodotti:
Carteggio preunitario (serie)
Comune di Manduria (fondo)
Bibliografia:
N. PALUMBO, "Nobilitas mandurina. Il parco archeologico. Il titolo di città. Stemmi e documenti vari", Manduria, Tipografia Centrale, 2004.
Redazione e revisione:
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2015/07/08, prima redazione