Sede: Fasano (Brindisi)
Date di esistenza: sec. XVI - 1811
Intestazioni:
Universitas di Fasano, Fasano (Brindisi), sec. XVI - 1806, SIUSA
Il primo riferimento documentale al sito di Fasano è contenuto in una "cartula donationis" risalente all'anno 1009: in essa Meraldo da Monopoli donava a Falco, diacono e notaio, un piccolo terreno "in loco Faxano". Nel 1086 Goffredo, primo conte di Conversano e nipote di Roberto il Guiscardo, edificò a due miglia da Monopoli un monastero intitolato a Santo Stefano, chiamandovi i benedettini cistercensi. Tra i numerosi casali assegnati alla badia figurava quello di Santa Maria de Faxano, definito casale "inceptum", ossia in costruzione; con lo stesso nome, la qualifica di "casale" e la localizzazione in Terra di Bari compariva nella "cedula taxationis" promulgata da Carlo I d'Angiò nel 1276 per la ripartizione della nuova tassa detta di sovvenzione generale. In seguito ad alcuni disordini tra i benedettini, nel 1317 il papa Giovanni XXII concesse l'abbazia di Santo Stefano, con tutte le terre, incluso il casale di Fasano, e i diritti annessi, all'ordine militare religioso degli Ospitalieri di San Giovanni Gerosolimitano (che avrebbero acquisito la denominazione di Cavalieri di Malta dopo l'assegnazione dell'isola da parte di Carlo V nel 1530). Nella seconda metà del XVI secolo il casale di Fasano conobbe un rapidissimo sviluppo economico e demografico perché assorbì gli abitanti sparsi nei territori compresi tra Ostuni e Monopoli: tale espansione è testimoniata nelle fonti documentarie dal mutamento di denominazione, passando dallo stato di "casale" alla dignità di "terra" [Archivio di Stato di Bari, Archivi notarili: Fasano, 1547-1886, voll. 16]. A partire da quell'epoca si andava consolidando la struttura giuridica dell'università di Fasano: al centro della vita amministrativa vi era il "general parlamento", ossia l'assemblea dei capifamiglia che esercitava la propria giurisdizione su tutte le iniziative sociali ed economiche della comunità e alla quale spettava la scelta dei propri rappresentanti. Il governo dell'università era invece affidato al sindaco coadiuvato da un numero variabile di eletti; al termine del loro mandato il sindaco e gli eletti erano tenuti a un dettagliato rendiconto della loro gestione ai "razionali", incaricati di esaminare il saldo dei debiti e crediti e di richiedere l'incameramento dei beni degli amministratori in caso di irregolarità contabili.
Negli anni successivi l'università di Fasano visse la fase di transizione che in tutto il Regno di Napoli determinò il passaggio dal sistema feudale al nuovo indirizzo amministrativo del comune.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
preunitario
Soggetti produttori:
Comune di Fasano, successore
Profili istituzionali collegati:
Universitas (Regno di Napoli), sec. XIII - 1806
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Fasano (fondo)
Redazione e revisione:
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2015/06/26, supervisione della scheda