fondo
Estremi cronologici: 1925 - 1981
Consistenza: fascc. 6
Storia archivistica: La documentazione riferibile a Clelia Abate pervenne all'Istituto Antonio Banfi, fondato nel 1969 per accogliere la biblioteca e l'archivio del filosofo di Vimercate, frammista alle carte di questi. Con decreto n. 2 del 14 aprile 2008 il Soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna emise dichiarazione di interesse storico particolarmente importante dell’intero patrimonio archivistico dell’Istituto Banfi, conservato allora all’interno del complesso rinascimentale del "Mauriziano", appartenuto in origine alla famiglia di Ludovico Ariosto.
Nel 2014-2015 un accordo intercorso fra la Soprintendenza archivistica, la Provincia e il Comune di Reggio Emilia, prevedette la cessione in comodotato gratuito a quest’ultimo dei fondi conservati dall'Istituto, allora in gravi difficoltà organizzative, e il loro deposito presso la Biblioteca Panizzi di quella città.
L'esiguo nucleo documentario è stato oggetto, nel 2015, di un intervento di riordinamento e di inventaziazione sommaria, finanziato dalla Soprintendenza archivistica.
Descrizione: Le carte di Clelia Abate, cotituite da carteggio, appunti manoscritti e testi a stampa sono state ordinate in sei fascicoli sulla base dell’individuazione di nuclei documentari omogenei. Si segnala anche la presenza di pochi documenti della sorella Ottavia, anch'essa allieva e collaboratrice di Banfi.
Strumenti di ricerca:
Chiara Pulini, Abate Clelia. Inventario sommario
La documentazione è stata prodotta da:
Abate Clelia
La documentazione è conservata da:
Comune di Reggio Emilia. Biblioteca Panizzi
Redazione e revisione:
Menghi Sartorio Barbara**, 2024/09/02, prima redazione