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Banfi Antonio (Biblioteca Antonio Panizzi, Reggio Emilia)

fondo

Estremi cronologici: 1892 - 1957

Note alla datazione: con seguiti fino al 1982

Consistenza: fascc. 424

Storia archivistica: A seguito del convegno di studi su Antonio Banfi, tenuto a Reggio Emilia nel 1967 in occasione del decennale della morte, la moglie Daria Malaguzzi Valeri, di nobili origini reggiane, e il figlio Rodolfo, espressero la volontà di donare alla Provincia di Reggio Emilia la biblioteca e le carte del filosofo. Nel 1969 fu inaugurato il "Centro di studi Antonio Banfi", divenuto in seguito Istituto Banfi, associazione di studio riconosciuta con D.P.R. n. 208 del 9 febbraio 1983. Insieme alle carte del filosofo pervennero all’Istituto anche quelle della moglie e un nucleo di documentazione riferibile ad una sua allieva e collaboratrice, Clelia Abate.
Con decreto n. 2/2008 del 14 aprile 2008 il Soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna emise la dichiarazione di interesse storico particolarmente importante dell’intero patrimonio archivistico dell’Istituto Banfi, conservato allora all’interno del complesso rinascimentale del “Mauriziano”, appartenuto in origine alla famiglia di Ludovico Ariosto, di cui la stessa moglie di Banfi era lontana discendente.
Nel 2014-2015 a seguito delle difficoltà incontrate dall’Istituto, un accordo intercorso fra la Soprintendenza archivistica, la Provincia e il Comune di Reggio Emilia, prevedette la cessione in comodato gratuito a quest’ultimo dei tre fondi e il loro deposito presso la Biblioteca Panizzi di quella città.
Il fondo, che nel passato era stato oggetto di vari interventi che ne avevano alterato la configurazione, effettuati dalla moglie e da allievi per enucleare e riorganizzare opere e scritti del filosofo in vista della loro pubblicazione, è stato oggetto, fra il 2010 e il 2015, di un complessivo intervento di riordinamento ed inventariazione, finanziato dalla Soprintendenza archivistica.

Descrizione: Il fondo, conserva documentazione di carattere professionale e di studio, riconducibile ai molteplici interessi culturali, alle attività accademiche e all’impegno politico di Antonio Banfi durante l’intero arco della sua vita. Inoltre è presente un consistente nucleo di carteggio che testimonia la rete di relazioni intrattenute da Banfi con numerose personalità della cultura e della politica italiane del Novecento.
A seguito del riordinamento effettuato fra il 2010 e il 2015 il fondo risulta articolato nelle seguenti partizioni: I) Corrispondenza (1898-1957 con documentazione fino al 1960, fascc. 369); II) Attività scientifica, pubblicazioni e scritti (1905-1957, con documentazione fino al 1982, fascc. 37); III) Attività politica (1937-1965, fascc. 10); IV) Lavoro culturale (1944-1957, fascc. 6); V) Documenti personali (1892-1957 con documentazione fino al 1966, fascc. 2).

Strumenti di ricerca:
Chiara Pulini, Banfi Antonio. Inventario

Documentazione collegata:
Banfi Antonio e Malaguzzi Valeri Daria, documentazione riferibile al filosofo e alla moglie, proveniente dagli eredi di una loro collaboratrice, acquistata dall'Università degli studi di Milano nel 2011 sul mercato antiquario e contenente carte personali e di lavoro, corrispondenza, materiali preparatori e bozze di stampa di Antonio Banfi ed una raccolta di materiali relativi a commemorazioni dedicategli dopo la sua morte. Conservata presso: Università degli studi di Milano. Biblioteca di filosofia (Consulta la descrizione online)

La documentazione è stata prodotta da:
Banfi Antonio

La documentazione è conservata da:
Comune di Reggio Emilia. Biblioteca Panizzi


Redazione e revisione:
Menghi Sartorio Barbara**, 2024/09/02, prima redazione


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