fondo
Estremi cronologici: 1929 - 1962
Consistenza: fascc. 3 in bb. 2
Storia archivistica: La documentazione di Armando Fedeli è stata individuata in occasione della ricognizione del materiale archivistico raccolto e conservato nella sede di Perugia della Fondazione Pietro Conti Umbria effettuata nel 2021 dalle archiviste Paola Franceschini e Daniela Mori. L’intervento di riordinamento e inventariazione, realizzato con il software Archimista da Sara Ferranti, è stato promosso e finanziato nel 2023 dalla stessa Fondazione, sotto la responsabilità scientifica della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria.
Proveniente sicuramente dalla sede della Federazione provinciale di Perugia del PCI, potrebbe essere stata portata in tale luogo dal senatore Raffaele Rossi in occasione della preparazione del suo libro “Armando Fedeli Carlo Farini: dal socialismo umbro al «partito nuovo»”, edito nella collana «Quaderni della Regione dell'Umbria» nel 1979.
Questa documentazione è stata dichiarata di interesse storico particolarmente importante in data 23 febbraio 2022.
Descrizione: Il piccolo nucleo documentario è costituito da 3 fascicoli che sono raccolti nell'unica serie "Corrispondenza e documenti". Si tratta in gran parte di carte manoscritte di Armando Fedeli tra cui emergono la corrispondenza del periodo di reclusione e il successivo confino dal 1929 al 1943 e i telegrammi e i biglietti di auguri per il suo sessantesimo compleanno; inoltre sono presenti documenti politici, relazioni, appunti e testi manoscritti e dattiloscritti risalenti agli anni '50 e '60 del Novecento.
Ordinamento: Individuazione di una serie ed ordine cronologico dei fascicoli al suo interno.
Informazioni sulla numerazione: I fascicoli sono numerati da 1 a 3, le buste da 1 a 2.
Strumenti di ricerca:
Sara Ferranti, Fedeli Armando. Inventario
La documentazione è stata prodotta da:
Fedeli Armando
La documentazione è conservata da:
Fondazione Pietro Conti Umbria
Redazione e revisione:
Ferranti Sara, 2023/07, raccolta delle informazioni
Modalità di consultazione:
Su richiesta, rivolgendosi ai responsabili della Fondazione.