Date di esistenza: sec. XVII -
Intestazioni:
Comunità ebraica di Ferrara, Ferrara, sec. XVII -, SIUSA
Altre denominazioni:
Università israelitica di Ferrara, 1859 - 1930
Comunità israelitica di Ferrara, 1930 - 1989
Comunità ebraica di Ferrara, sec. XVII -
La presenza ebraica nella città di Ferrara risale all'epoca altomedievale, è infatti attestata già nel 1227 da un lascito testamentario, anche se è con il governo degli Estensi e la loro politica di benevolenza nei confronti degli ebrei, che la società ebraica raggiunse la stabilità e un benessere complessivo. Nel 1481 Ercole I d'Este concesse a Samuele Melli di acquistare gli edifici da trasformare ad uso di sinagoga, ancor oggi sede della moderna Comunità, mentre a fine secolo XV furono accolti insediamenti di ebrei sefarditi, di origine spagnola e portoghese, cacciati dalla Spagna e di ebrei ashkenaziti, di origine mitteleuropea, cacciati a più riprese dall'Europo centro-orientale; a metà del secolo seguente furono realizzate sinagoghe per i relativi riti. La comunità ebraica ferrarese, grazie alla protezione estense, benché non siano mancati episodi sporadici di allineamento alle richieste papali, raggiunse una consistenza stimata in circa 2.000 persone su 30.000 abitanti dell'intera città, e costituì un punto di riferimento floridissimo tanto sul piano strettamente economico quanto sul piano culturale con illustri medici, pensatori, tipografi, e con diversi docenti dello Studio cittadino. La situazione mutò con l'estinzione della linea diretta della casa d'Este alla morte di Alfonso II e la devoluzione di Ferrara nel 1598 alla Santa Sede, rapidamente si susseguirono le limitazioni delle libertà degli ebrei ferraresi con le imposizioni già in vigore nello Stato pontificio, fino all'editto di istituzione del ghetto nel 1624. Ultimato in tre anni, nel 1627 furono trasferite coattamente nell'area prescelta alcune centinaia di famiglie per un totale di circa 1800 persone. I secoli XVII e XVIII, nonostante il ghetto, furono un'epoca di fervore nel campo degli studi, tra tutti si ricorda l'attività del rabbino Isaac Lampronti, medico, meglio conosciuto come l'autore dell'enciclopedia rabbinica Pahad Yitzhak. A fine Settecento, poco prima dell'emancipazione gli ebrei residenti nella Legazione di Ferrara erano circa 1500 a Ferrara, un centinaio a Lugo e un centinaio a Cento, le altre due città in cui era loro consentito risiedere.
Nel 1796, con l'arrivo delle armate francesi, la comunità ferrarese è stata la prima delle Legazioni pontificie ad essere emancipata, ma con la restaurazione del 1849 gli ebrei dello Stato pontificio furono nuovamente rinchiusi nel ghetto. Tra il 1859 e il 1960 tute le terre delle Legazioni si emanciparono definitivamente, la partecipazione ebraica alla vita politica ed amministrativa fu da subito intensa, nel 1859 ad esempio la Guarda nazionale si costituì grazie alla sola sottoscrizione di 126 ebrei che furono i primi a firmare, fino ad arrivare ad una piena e completa assimilazione nella vita economica, culturale e politica della società ferrarese come testimonia la vicenda dell'avvocato Renzo Ravenna podestà in carica a Ferrara dal 1926 al 1938. La Comunità ferrarese, Università israelitica ai sensi della "Legge Rattazzi", poi Comunità israelitica in base alla nuova legge generale del 1930, aggregò nel 1902 la Comunità di Cento (FE), e nel 1931, riconosciuta come una delle 26 "comunità metropolitane" , aggregò anche la Comunità di Lugo (RA). La Comunità ferrarese, colpita violentemente e travolta dalla promulgazione delle leggi razziali a partire dal 1938, nel dopoguerra si ritrovò spogliata dei beni e ridotta di numero, ma comunque sempre molto vitale.
Condizione giuridica:
privato
enti di culto
Tipologia del soggetto produttore:
ente e associazione di culto acattolico
Soggetti produttori:
Ospizio marino israelitico italiano Lazzaro Levi, collegato
Università israelitica di Lugo, collegato
Profili istituzionali collegati:
Comunità ebraica, sec. XI -
Complessi archivistici prodotti:
Comunità ebraica di Ferrara (complesso di fondi / superfondo)
Bibliografia:
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'EMILIA-ROMAGNA, Ebrei a Ferrara (XIII-XX sec.). Vita quotidiana, socialità, cultura, a cura di G. CANIATTI - L. GRAZIANI SECCHIERI, Ferrara, SATE srl, 2012 (Ebrei a Ferrara on line)
E. ANGIOLINI, La comunità ebraica di Ferrara e il suo archivio, in MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'EMILIA-ROMAGNA, Genizot dell'Emilia-Romagna. Gli archivi delle Comunità ebraiche e il loro patrimonio di storie, a cura di G. CANIATTI, Bologna, Studio Costa, 2010, pp. 13-16 (Genizot dell'Emilia-Romagna on line)
Redazione e revisione:
Menghi Sartorio Barbara**, 2014/04/27, prima redazione