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Arciconfraternita della Santissima Immacolata Concezione di Trani

Sede: Trani (Barletta - Andria - Trani)
Date di esistenza: 1656 -

Intestazioni:
Arciconfraternita della Santissima Immacolata Concezione, Trani, [1656] -, SIUSA

La congrega dell'Immacolata Concezione riceve il Regio assenso il 16 novembre del 1776 . Veniva eretta con la denominazione di Monte di Confratellanza nel 1715; probabilmente istituita già nel 1656 presso il convento di San Francesco in cui operavano i padri Conventuali. Ad avvalorare questa tesi un documento con il quale la Santa Sede riconosce all'Arcivescovo o, in sua assenza, all'Arcidiacono la prerogativa di celebrare la festa dell'Immacolata. Nella riunione dell'11 febbraio 1715 il Capitolo Metropolitano stabilisce che "... essendosi eretto nuovo monte o confratellanza nel convento dei Padri Conventuali in questo Convento di San Francesco, detti confratelli supplicano le SS.LL. di farli pagare quando succederà la morte di ciascuno di essi di quello che si sono degnati di fare alla confratellanza o Monte dei fratelli di San Rocco …".
Proprio in questi anni infatti una violenta epidemia di peste interessò tutto il Regno di Napoli e la Chiesa incoraggiò i cristiani a istituire associazioni con fini di solidarietà, allo scopo di soccorrere gli appestati e i sopravvissuti. Tale invito fu subito colto dai Frati Francescani.
Il Monte aveva il compito di provvedere alla sepoltura dei corpi, a cui si aggiunsero anche compiti devozionali e caritativi. E' in questo momento storico che si ha la trasformazione del Monte di pietà per la volontà di alcuni devoti di costituirsi un gruppo stabile, organizzato con obiettivi comuni: il culto all'Immacolata e la sepoltura dei defunti.
Lo statuto stabiliva che «al momento della "entratura", il neo confratello doveva pagare dodici carlini fino a venticinque anni; superando tale età si pagavano altri tre carlini per ogni anno eccedente i venticinque anni, mentre dai quarantacinque anni in su era la Congregazione a determinare la cifra. La quota mensile ammontava a cinque grana». Nello statuto veniva anche prevista l'assistenza al confratello malato e le prestazione da offrirgli in caso di disgrazia o vecchiaia. "Con il versamento della quota mensile e dell'offerta della entratura il confratello si assicurava contro la malattia, mediante l'assistenza del fratello infermiere e del medico condotto [...]. Già la notizia della malattia veniva partecipata a tutti, affinché si pregasse per la guarigione, ma se il fratello fosse agonizzante, la Congrega faceva celebrare cinque messe affinché il fratello facesse un ottimo passaggio ".
Anche nel momento della morte del confratello, i suoi familiari non venivano lasciati soli. Lo statuto prevedeva determinati obblighi che la Confraternita doveva assolvere, nei confronti del defunto, il quale aveva "il diritto di essere seppellito nella chiesa, con andare a carico della congrega di tutte le spese di cera, panno, bara, associamento. Se la morte avveniva fuori città gli eredi ottenevano il rimborso [...]. Nello stesso giorno della morte venivano celebrate dieci messe in suffragio e venti messe nei giorni successivi ". Oltre a questi diritti-doveri, ogni confratello aveva l'obbligo di partecipare "nelle feste del Signore, della Beata Vergine e nella Novena dell'Immacolata Concezione di confessarsi, comunicarsi, assistere e fare tutti quegli atti di pietà, che è tenuto ogni cristiano. Nelle processioni, solite a farsi, debbono tutti intervenire e vestiti di sacco, e ciascuno precedere secondo la sua anzianità, che avrà nella Congregazione ". L'entratura veniva ridotta per l'iscrizione dei figli di fratelli viventi e per questi non veniva richiesto un "minimo" di anni. Il noviziato aveva la durata di un anno.
Nell'anno 1799 la città di Trani fu saccheggiata dalle truppe francesi e molti cittadini combatterono e perirono. A ricordo di tale evento, proprio nella piazza antistante la Chiesa di San Francesco fu piantato un albero denominato della "Libertà" che dette poi il nome alla stessa piazza. Anche la chiesa fu seriamente coinvolta e danneggiata dal saccheggio: furono rubati e distrutti diversi documenti e suppellettili di alto valore tra cui la statua della Madonna Immacolata.
Nel 1809 una decreto regio abolì la Costituzione degli Ordini Mendicanti, riducendo notevolmente il loro numero al fine di concentrarsi in pochi nuclei. A Trani fu soppresso solo il Convento dei Frati Conventuali di San Francesco.
Con la soppressione e l'abbandono dell'Ordine francescano, il Convento e i beni furono incamerati prima dal Fisco e poi dal Comune, mentre il culto dell'Immacolata fu affidato alla Confraternita dopo che la stessa aveva presentato regolare domanda per poter continuare tale devozione. Infatti, il 25 ottobre 1809 il Sindaco, dopo aver ricevuto la risposta del Consiglio di Stato delle Due Sicilie, affida la chiesa al priore della Confraternita. Questo avvenimento costituì un nuovo inizio per la Confraternita e i suoi aggregati nella conduzione della chiesa. L'affidamento di quest'ultima divenne definitivo nel 1813. In seguito, con la sconfitta dell'Impero Napoleonico e l'ascesa dei Borboni, si creò la possibilità di un ritorno delle chiese confiscate all'interno del patrimonio delle Diocesi, per chi ne faceva richiesta. Così il 17 ottobre del 1830 la Confraternita fece regolare richiesta al Ministero delle Finanze per "implorare la concessione della chiesa". Con decreto di Ferdinando I, Re del Regno delle Due Sicilie, del 4 gennaio 1837 si permise alla chiesa di San Francesco di tornare a pieno titolo tra le proprietà della Diocesi la quale la cedette, con atto notarile alla Confraternita. Questo atto notarile fu redatto il 9 marzo del 1837 dal notaio Giuseppe Lomanto. Il 9 maggio dello stesso anno la chiesa fu affidata definitivamente ed irrevocabilmente alla Confraternita.
Nel 1838, poi, una dichiarazione del Priore obbligava tutti i confratelli a solennizzare l'8 dicembre la festa della Immacolata con una solenne novena, una messa con conseguente processione che ricordava il voto pubblico fatto alla Vergine per aver protetto Trani dalla peste. Alla processione partecipavano tutte le Congreghe con le loro insegne, il Sindaco con gli Eletti.
Una legge napoleonica del 1804 proibiva la sepoltura dei cadaveri sia nelle chiese che nei centri abitati, per cui fu necessario costruire dei cimiteri fuori le mura della città. Il cimitero fu inaugurato nel 1840 dall'arcivescovo Gaetano de Franci per cui, successivamente, nel 1842 la Confraternita approvò il progetto per la costruzione della Cappella cimiteriale .
Il 1 gennaio 1943, la città di Trani fu consacrata al Cuore Immacolato di Maria come voluto da Pio XII. Nel 1961 fu eretto il Monumento Mariano nella piazza vicino la chiesa, ossia piazza Libertà.
L' Arciconfraternita ha sede presso la chiesa di San Francesco e festeggia la Santissima Immacolata Concezione l'8 dicembre. La sua divisa si compone di "sacco", "buffa", guanti e cappello bianchi, cingolo bianco e azzurro, nastro azzurro. Il suo gonfalone è costituito dal drappo color avorio con la lettera "M", sormontato da piume bianche e azzurre.
(Daniela Di Pinto)


Condizione giuridica:
enti di culto (1656 - )

Tipologia del soggetto produttore:
ente e associazione della chiesa cattolica

Profili istituzionali collegati:
Confraternita, sec. XII -

Complessi archivistici prodotti:
Arciconfraternita della Santissima Immacolata Concezione di Trani (fondo)


Bibliografia:
M. ACQUAFREDDA, 'Strategie insediative dell'Ordine francescano in Puglia. Il complesso conventuale clariano di S. Giovanni Lionello in Trani', in «Archivio storico Pugliese», n. LV, 2002., 51 - 76
ARCIDIOCESI TRANI-BARLETTA-BISCEGLIE, 'Statuto delle confraternite', Bisceglie, Scuola Casa della Divina Provvidenza, [s.d].
S. C. CAPOZZO, 'Maria SS. nella città di Trani', Trani, Laghezza, 1904.
G. CURCI, 'Storia del dogma dell'Immacolata Concezione', Napoli, Laurenziana, 1986.
L. FESTA CAMPANILE, 'Relazione delle feste celebrate in Trani per la promulgazione del domma dello Immacolato concepimento di Maria ne' giorni 12, 13, 14, 15 e 16 aprile dell'anno 1855 settimo del governo pastorale di D. Giuseppe de' Bianchi Dottula arcivescovo di Trani, Nazaret, e Salpi', Trani, Cannone, 1855.
F. GUASTAMACCHIA, 'Francescani di Puglia: i Frati Minori Conventuali 1209-1962', Bari, Arti grafiche Favia, 1963.
F. SPACCUCCI, 'L'Immacolata nella storia religiosa e civile di Trani', Napoli, Laurenziana, 2005.
AA. VV., 'Gli statuti confraternali in Terra di Bari (XVI-XIX)', a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI, Edizioni Pugliesi, in corso di allestimento.
P. DI BIASE, "Appunti per una storia delle Confraternite della Diocesi di Trani (secoli XV-XVIII)", in Le confraternite, segno e presenza cristiana nella Chiesa locale, Roma, Vivere in, 1989., 119 - 134
A. CURCI, 'L'Arciconfraternita dell'Immacolata Concezione di Trani, eretta nella chiesa di S. Francesco nel 1715. Memorie storiche', Barletta, Rotas, 1998.
G. MAIORANO, 'Il Consiglio Generale degli ospizi di Terra di Bari: fonte per la storia delle Confraternite', in 'Le Confraternite Pugliesi in Età Moderna 2. Atti del Seminario internazionale di studi, 27-28-29 aprile 1989', a cura di L. BERTOLDI LENOCI, Fasano, Schena, 1990, pp. 237-311.

Redazione e revisione:
Di Pinto Daniela, prima redazione
Mincuzzi Antonella, 2019/11/06, revisione


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