fondo
Estremi cronologici: 1943 - 1982
Consistenza: fascc. 235 in bb. 19
Storia archivistica: La documentazione fu consegnata all'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo - ISRCN nel 1988 dalla vedova dell'avvocato Faustino Dalmazzo. Negli anni a seguire il fondo è stato sottoposto ad un'attenta opera di riordino volta a mantenerne, per quanto possibile, la struttura originaria.
Il complesso archivistico e l'aggiornamento delle relative schede sono stati oggetto delle attività previste nel progetto per la confluenza nel SIUSA delle descrizioni del patrimonio archivistico degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, promosso con l'accordo di cooperazione tra l’Istituto centrale per gli archivi - ICAR e l’Istituto nazionale Ferruccio Parri, siglato nell'aprile 2022.
Descrizione: Il fondo é costituito dalle carte prodotte dalla Commissione Peiper. Il materiale del fondo, provenendo da una commissione composta da più membri, è spesso presente in più copie in fascicoli diversi e così è stato mantenuto per rispettarne la struttura originaria. Sono presenti in copia alcuni documenti risalenti agli anni '40, riprodotti nel periodo di attività della Commissione. La documentazione è organizzata nelle seguenti serie: Fascicoli numerati; Testimonianze italiane; Testimonianze tedesche; Testimoni e protagonisti; Atti processuali; Commissione Peiper; Corrispondenza; Stampa; Eccidio di Boves; Varie.
Strumenti di ricerca:
Marco Ruzzi, Commissione Peiper. Inventario analitico.
La documentazione è stata prodotta da:
Commissione Peiper
La documentazione è conservata da:
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo - ISRCN
Redazione e revisione:
Lanzini Marco, coordinatore nazionale revisione schede Rete Parri, 2023/09/26, supervisione della scheda
Marco Ruzzi, revisione
Marco Ruzzi, 2002, prima redazione
Rosso Arduino, 2023/09/26, integrazione successiva
Modalità di consultazione:
La consultazione del fondo è ad accesso vincolato in quanto il depositante ha provveduto a nominare due garanti che autorizzino la visione delle carte, in accordo con il direttore dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo.