Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Soggetti conservatori

Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Enti » Soggetto produttore - Ente

Moto Morini

Sede: Bologna
Date di esistenza: 1937 ott. 21 - 1993 dic. 20

Intestazioni:
Moto Morini, Bologna, 1937 - 1993, SIUSA

Altre denominazioni:
Moto Morini Alfonso, 1937 - 1946
Fabbrica italiana Moto Morini, 1946 - 1957
Fabbrica italiana motocicli Moto Morini, 1957 - 1969
Moto Morini - Fabbrica italiana motocicli spa, 1969 - 1993
Moto Morini, 1937 - 1993

Azienda motociclistica bolognese fondata nel 1937 a Bologna da Alfonso Morini (Bologna, 1898-1969) esperto di meccanica e competizioni motociclistiche, vincitore di alcuni record mondiali nella classe 125. Morini, che veniva dall'esperienza della Fabbrica italiana motociclette brevetti M.M., fondata nel 1924 da Mario Mazzetti (Bologna, 1895-1964), uno dei più importanti ed innovativi tecnici del motociclismo bolognese della prima metà del secolo scorso, nella quale, entrato come socio nel 1925, si occupava della produzione, delle maestranze, della parte commerciale e del reparto corse, decise di intraprendere in proprio l'attività di costruttore, coadiuvato nell'impresa da Dante Lambertini e Dolcino Veronesi. La decisione iniziale di dedicarsi alla costruzione di motocarri, un mezzo all'epoca molto richiesto dalle piccole imprese industriali, commerciali ed edili, si rivelò vincente; il successo della produzione dell'"IM610", un motocarro di grande robustezza e ampia capacità di carico, dotato di un motore di grossa cilindrata (608 cc), con trasmissione a cardano, lubrificazione a carter secco e cambio separato, spinse Morini a concentrarsi sulla produzione di questi tralasciando quella delle motociclette dove la concorrenza con case già affermate (Bianchi, Benelli, Gilera, Guzzi e Sertum) era molto ardua. L'azienda, che allo scoppio del conflitto bellico impiegava circa 35 dipendenti e aveva una capacità produttiva annua di circa 150 motofurgoni e motocarri, durante la guerra, sospesa la produzione di mezzi destinati alla circolazione civile, si specializzò nella fabbricazione di componenti per i motori di aviazione. Cessata l'attività nel luglio del 1943 a seguito dei bombardamenti che rasero al suolo la fabbrica, la produzione fu ripresa, in via Berti, il 30 giugno 1945, optando definitivamente per la progettazione e produzione di motocicli. La "T125", una monocilindrica di 125 cm³ dotata di motore a due tempi che abbinava velocità, robustezza ed economicità d'uso, prodotta anche in una versione da competizione, ebbe uno straordinario successo di vendite complici anche le vittorie ottenute dal nuovo mezzo in tutti i tipi di corse, anche a opera di piloti esteri sui circuiti delle rispettive nazioni. Nel 1956 quando fu inaugurato a Bologna il nuovo stabilimento - un'area di 10.000 mq su due piani in via Bergami - le maestranze superavano il centinaio e la capacità produttiva era di 15-20 macchine al giorno, con una produzione complessiva annua di circa 9000 moto.
Moto Morini da quel momento in poi continuò a distinguersi sia nella produzione di serie con modelli di cilindrata compresa tra 98 e 250 cc particolarmente adatti per l'uso quotidiano e il turismo, tra tutti si citano la "Corsaro 125" e il "Corsarino 50", ciclomotore con telaio a doppia culla e motore a 4 tempi, che incontrò un grande successo di vendite e di cui ne venne prodotta una versione, con motore maggiorato a 60 cm³, per il mercato statunitense ("Pirate" o "Twister"); sia nella produzione di moto con grandi prestazioni velocistiche, tra tutte si cita la 250 cc monocilindrica bialbero con la quale Tarquinio Provini nel 1963 sfiorò il titolo mondiale di categoria perdendo di soli due punti contro le Honda.
Morto Alfonso Morini nel 1969, le redini dell'azienda furono prese dalla figlia Gabriella coadiuvata dai principali collaboratori del padre a cui si aggiunse, nel 1970, il progettista Franco Lambertini, proveniente dalle Ferrari, a cui si deve il nuovo e rivoluzionario propulsore che equipaggerà le motociclette per i successivi vent'anni, il bicilindrico a "V" con un angolo tra i due cilindri di 72° al quale furono poi applicate soluzioni all'avanguardia ed inusuali quali la cinghia per il comando della distribuzione e frizione multidisco a secco, allora prerogativa delle moto da competizione.
L'impresa però, nonostante i successi di quegli anni, si ricordano la "3 ½" e la "3 ½ Sport", l'enduro "Camel" e il custom "Excalibur", entrambe nelle versioni 350 e 500 cm³, vide una progressiva diminuzione dei volumi di vendita sul mercato nazionale che portarono nel settembre 1987 all'entrata nel consiglio di amministrazione come legale rappresentante e amministratore delegato di Gianfranco Castiglioni della Cagiva motor Italia spa di Varese che aveva da poco acquisito la Ducati, altra azienda motociclistica bolognese. Nel 1989, non essendo la nuova direzione interessata al rilancio dell'azienda, Lambertini lasciò Moto Morini per la Gilera del gruppo Piaggio; il 20 dicembre 1993, sospesa definitivamente la produzione, Moto Morini fu fusa per incorporazione, insieme alla Cagiva Ricambi spa e alla Ducati Diesel spa, nella Società Ducati Motorcycles spa con sede in Bologna.
È storia recente la cessione del marchio nel 1999 da parte del gruppo americano Texas Pacific Group (TPG), che aveva acquisito la Ducati nel 1996, alla Morini Franco Motori s.p.a., specializzata nella produzione di motori per moto a 2 e 4 tempi, fondata nel 1954 dal nipote di Alfonso Morini, dove nel frattempo era approdato anche Franco Lambertini; la ripresa dell'attività produttiva della fabbrica Moto Morini a Casalecchio di Reno con la produzione di nuove moto, le naked "Corsaro 1200" e "9 ½", l'enduro "Granpasso" e "Corsaro Avio", la "1200 Sport" e la "Scrambler"; la crisi societaria nel 2009 e la liquidazione fallimentare nel 2010 dal Tribunale di Bologna; l'aggiudicazione all'asta nel 2011 da parte di due imprenditori milanesi e la ripresa dell'attività produttiva nel 2012.


Soggetti produttori:
Ducati, collegato, 1987 - 1993

Per saperne di più:
Moto Morini. History

Complessi archivistici prodotti:
Moto Morini (fondo)


Bibliografia:
G.L. PODESTÀ, Alfonso, Morini, in Dizionario biografico degli italiani, vol. LXXVI, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2012, pp. 854-856 (DBI, Morini Alfonso, vol. 76, versione on line)
M. CLARKE, Moto Morini. Una storia italiana, Vimodrone, Nada Editore, 2009
A. CAMPIGOTTO - M. GRANDI - E. RUFFINI, Moto bolognesi del dopoguerra, Vimodrone, Nada Editore, 2008
E. RUFFINI, Dalla bicicletta a motore alle superbike. Artigianato ed industria della motocicletta a Bologna, in «Scuola Officina», pubblicazione del Museo del patrimonio industriale di Bologna, XV (1996), 2, pp. 8-19

Redazione e revisione:
Menghi Sartorio Barbara**, 2014/05/25, prima redazione


icona top