Intestazioni:
Comune di San Giorgio Albanese, San Giorgio Albanese (Cosenza), 1809 -, SIUSA
La prima notizia di un villaggio chiamato San Giorgio (ovvero Sancto Jorio) - nel territorio della contea di Corigliano - risale all'epoca dei Normanni e la si ricava da un documento del 1104 conservato presso l'archivio del Patirion. Il conte Ruggiero donava nel settembre dell'anno 1104 al monastero di Santa Maria Odegitria (Patirion), tra l'altro, vari casali tra cui quello di San Giorgio.
A causa di guerre, carestìe, altre epidemie ci fu una drastica diminuzione della popolazione (almeno un terzo) e l'abbandono di decine e decine di centri abitati, i cui territori ormai incolti divennero pascoli bradi e riserve di caccia. Fu questo il destino di casali come San Giorgio, almeno fino a quando - nel 1469/70 - giunsero dall'altra parte dell'Adriatico consistenti gruppi di famiglie albanesi che fuggivano davanti all'invasione turca.
Con l'assenso dell'Archimandrita del Patirion e con il benestare del Conte di Corigliano, Geronimo Sanseverino, gli Albanesi ripopolarono il casale di San Giorgio usando per i primi decenni, come luogo per le loro funzioni religiose di rito greco, una chiesetta rurale preesistente e dedicata appunto a San Giorgio, protettore del paese. Gli Albanesi disboscarono (con il fuoco), dissodarono e resero produttivi quei territori ormai incolti da oltre 150 anni.
Il dominio dei Sanseverino terminò con la morte del principe Nicolò Bernardino nel 1606, data dopo la quale, per ripianare i molti debiti dei Sanseverino, la contea di Corigliano e i suoi casali (compreso San Giorgio) vennero venduti per 315.000 ducati a un ricchissimo mercante genovese, Agostino Saluzzo, la cui famiglia avrà in feudo quei territori fino all'eversione della feudalità, avvenuta nel 1806 sotto il dominio napoleonico, anche se da più anni tutto il potere sul Casale era passato in mano alla famiglia Masci di Santa Sofia d'Epiro, che sul finire del XVIII secolo ne aveva acquistato l'enfiteusi perpetua. Nell'occasione della vendita la Corona Spagnola concesse al Saluzzo il titolo di Duca di Corigliano. Da quel momento la giurisdizione civile sui "vassalli" di San Giorgio appartiene, come nel passato, all'abate Commendatario del monastero di Santa Maria del Patire (Patirion) mentre la giurisdizione criminale passa ai Saluzzo, neoduchi di Corigliano.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di San Giorgio Albanese (fondo)
Stato civile del Comune di San Giorgio Albanese (fondo)
Redazione e revisione:
Arillotta Ada, 2013/08/20, revisione