Date of live: 1607 -
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Arciconfraternita Nostra Signora d'Itria di Cagliari, Cagliari, 1607 -, SIUSA
Istituita nel 1607 come associazione laicale presso il convento dei Padri Agostiniani nel quartiere della Marina di Cagliari, l'Arciconfraternita aveva come scopo principale la diffusione nell'isola del culto della Vergine d'Itria. Il papa Urbano VIII la elevò ad Arciconfraternita con bolla del 1625, concedendole i privilegi e le indulgenze goduti dall'Arciconfraternita di Santa Monica e quella di Sant'Agostino della chiesa di San Giacomo a Bologna.
Gli Agostiniani, con atto del 3 marzo 1608, donarono ai confratelli della Vergine d'Itria un tratto di terreno alle spalle della chiesa per costruirvi un oratorio. L'Arciconfraternita si trasferì nel 1881 nella chiesa di Sant'Antonio Abate, ceduta dal Municipio e dall'Amministrazione dell'Ospedale Civile in cambio del vecchio oratorio.
Nata sotto impulso dei religiosi di Sant'Agostino, l'associazione si componeva di settantadue fratelli, che eleggevano gli ufficiali ed il governatore, coadiuvato da due congiunti, due sacrestani, due maestri dei novizi, due visitatori degli infermi, un tesoriere, un segretario ed un vigilatore degli assenti, incaricato del controllo dei confratelli che contravvenivano alle disposizioni della confraternita o che si assentavano dalle funzioni religiose. Le cariche duravano sei mesi e venivano svolte senza alcun compenso. Alla carica di governatore seguivano in ordine di importanza e responsabilità le cariche di tesoriere e segretario. Il tesoriere teneva i libri contabili e redigeva l'inventario delle carte relative all'Oratorio. Il segretario, invece, registrava in un libro le tasse dei confratelli e le elemosine, inoltre compilava la lista dei confratelli inadempienti alle regole fornitagli dal vigilatore e la consegnava al governatore.
Tra gli scopi e gli impegni perseguiti dall'associazione vi erano quelli della mutua assistenza, che assicurava la sepoltura religiosa ai confratelli, il soccorso spirituale ai moribondi, la promozione di opere di carità e la devoluzione in beneficenza dei redditi dei lasciti pii. Tra questi ultimi vanno ricordati tre grandi lasciti. Il primo è quello del negoziante Giovanni Battista Alard, nativo di Nizza, che con rogito del 1693 lasciò all'Arciconfraternita i suoi beni a condizione di impiegarne i frutti per vestire donne povere e oneste. Il secondo è quello del Cavaliere Giovanni Stefano Massa di Cagliari, che stabilì nel 1763 che i frutti del lascito fossero spesi per la festa della Vergine d'Itria e i residui in elemosine per l'acquisto di abiti per le donne povere. Il terzo grande lascito è quello del negoziante Giovanni Pau Brasca di Pirri. Egli nominò nel 1834 suo erede universale l'Oratorio d'Itria e tra le clausole dispose l'impiego dei suoi beni parte per la manutenzione degli stabili dell'eredità, parte per l'Orfanotrofio delle figlie della Provvidenza, parte per le elemosine, e infine ordinò di celebrare una messa all'anno in suffragio della sua anima, con obbligo di partecipazione da parte dei poveri beneficiati e delle orfanelle.
L'archivio dell'Arciconfraternita d'Itria nel 1992 è stato dichiarato di notevole interesse storico e successivamente riordinato e inventariato a cura della Soprintendenza.
L'archivio dell'Arciconfraternita d'Itria nel 1992 è stato dichiarato di notevole interesse storico e successivamente riordinato e inventariato a cura della Soprintendenza.
Legal position:
enti di culto
Type of creator:
ente e associazione della chiesa cattolica
Connected institutional profiles:
Confraternita, sec. XII -
Generated archives:
Affari generali e carteggio (serie)
Arciconfraternita Nostra Signora d'Itria di Cagliari (complesso di fondi / superfondo)
Atti notarili (serie)
Cause Civili (serie)
Censi e Ipoteche (sottoserie)
Confratelli (serie)
Contabilità generale dell'Arciconfraternita d'Itria, dei Pii Legati e della chiesa di Sant'Antonio Abate (sottoserie)
Deliberazioni (serie)
Inventari (sottoserie)
Lasciti (sottoserie)
Patrimonio (serie)
Protocolli (serie)
Restauro (serie)
Statuti - Regolamenti - Organizzazione e memorie (serie)
Vendite dei beni immobili (sottoserie)
Editing and review:
Castellino Anna, 2012, revisione
Salis Nicoletta, 2012/10/13, prima redazione