Letterato
Editore
Politico
Headings:
Antonicelli, Franco, letterato, editore, politico, (Voghera 1902 - Torino 1974), SIUSA
Franco Antonicelli, nato a Voghera il 15 novembre 1902, deceduto a Torino il 6 novembre 1974 è stato uno scrittore, saggista e politico italiano; laureatosi a Torino prima in Lettere e poi in Legge insegnò inizialmente in un liceo torinese, ma ben presto fu allontanato per motivi politici dall'insegnamento. In questi anni svolse comunque un'intensa attività culturale, entrando in contatto con personalità come Augusto Monti, Benedetto Croce, Piero Gobetti, Leone Ginzburg, Massimo Mila, Norberto Bobbio e Cesare Pavese.
Aderì fin da giovane all'antifascismo, subendo già nel 1929 un primo periodo di carcere per aver firmato un documento di solidarietà con Croce; nel 1935 passò alcuni mesi di confino ad Agropoli. Negli anni successivi collaborò con alcune case editrici, in particolare con la casa editrice Frassinelli, e si impegnò attivamente nella lotta antifascista, in stretto legame con esponenti della sinistra, in particolare con Giustizia e libertà, pur guardando con molta attenzione al liberalismo crociano.
Fin dai giorni della caduta del fascismo partecipò alla Resistenza; arrestato a Roma nel novembre 1943, nel febbraio del 1944 fu tradotto al Nord, uscendo dal carcere nell'aprile. Tornato a Torino, fece parte del Comitato di Liberazione Nazionale - CLN piemontese in rappresentanza del PLI. Diventato presidente del CLN, partecipò attivamente all'insurrezione dell'aprile 1945.
Aderì inizialmente al Partito liberale, ma già nel 1946 lasciò il partito a causa delle posizioni conservatrici e filomonarchiche che questo assunse e si iscrisse al Partito d'azione. Nel 1948, dopo lo scioglimento del Pd'A, passò al Partito repubblicano, da cui uscì dopo le elezioni del 1948. Continuò comunque nel frattempo a coltivare sempre i propri studi studi letterari ed a svolgere attività editoriale, facendo pubblicare tra l'altro nel 1947 della casa editrice Francesco De Silva (da lui fondata) il racconto autobiografico "Se questo è un uomo" di Primo Levi, che era stato rifiutato dai principali editori nazionali; inoltre fu consulente della RAI, collaboratore culturale de «La Stampa» e di molte importanti riviste, commissario del Museo nazionale del Risorgimento, consigliere dell'Istituto storico del Risorgimento e del Centro studi Piero Gobetti, presidente dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte e dell'Unione culturale torinese. Organizzò lezioni-testimonianza sulla storia italiana dal 1915 al 1945, poi pubblicate dalla casa editrice Einaudi, impegnandosi in particolare sulla valorizzazione della lotta antifascista e resistenziale
Nel 1968, come indipendente di sinistra, fu eletto senatore nelle liste del Partito comunista italiano - PCI e del Partito socialista italiano di unità proletaria - PSIUP per il Piemonte.
Aderì inizialmente al Partito liberale, ma già nel 1946 lasciò il partito a causa delle posizioni conservatrici e filomonarchiche che questo assunse e si iscrisse al Partito d'azione. Nel 1948, dopo lo scioglimento del Pd'A, passò al Partito repubblicano, da cui uscì dopo le elezioni del 1948. Continuò comunque nel frattempo a coltivare sempre i propri studi studi letterari ed a svolgere attività editoriale, facendo pubblicare tra l'altro nel 1947 della casa editrice Francesco De Silva (da lui fondata) il racconto autobiografico "Se questo è un uomo" di Primo Levi, che era stato rifiutato dai principali editori nazionali; inoltre fu consulente della RAI, collaboratore culturale de «La Stampa» e di molte importanti riviste, commissario del Museo nazionale del Risorgimento, consigliere dell'Istituto storico del Risorgimento e del Centro studi Piero Gobetti, presidente dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte e dell'Unione culturale torinese. Organizzò lezioni-testimonianza sulla storia italiana dal 1915 al 1945, poi pubblicate dalla casa editrice Einaudi, impegnandosi in particolare sulla valorizzazione della lotta antifascista e resistenziale
Nel 1968, come indipendente di sinistra, fu eletto senatore nelle liste del Partito comunista italiano - PCI e del Partito socialista italiano di unità proletaria - PSIUP per il Piemonte.
Generated archives:
Antonicelli Franco (Biblioteca Labronica) (fondo)
Antonicelli Franco (Centro Studi Gobetti) (fondo)
Antonicelli Franco (Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux) (fondo)
Antonicelli Franco e Antonicelli Patrizia (ISTORETO) (fondo)
Antonicelli Franco. Presidenza Comitato di liberazione nazionale - CLN regionale piemontese (fondo)
Bibliography:
Oscar Mazzoleni, "Franco Antonicelli. Cultura e politica 1925-1950", Torino, Rosenberg & Seller, 1998
"Il coraggio delle parole. Franco Antonicelli, la cultura e la comunicazione nell'Italia del dopoguerra", a cura di Enrico Mannari, Livorno, Belforte, 1996
"Bibliografia degli scritti di Franco Antonicelli", a cura di Gennaro Barbarisi e Patrizia Pellegrini, presentazione di Norberto Bobbio, Firenze, Olschki, 1990
"Dizionario Biografico degli Italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1960-, sub voce, vol. XXXIV, 1988, pp. 151-154
"Per Franco Antonicelli", saggi e testimonianze raccolti da Franco Contorbia e Lorenzo Greco, introduzione di Gian Mario Bravo, Livorno, Fondazione Franco Antonicelli, 1988
Editing and review:
Borgia Claudia, 2020/05/15, revisione
Capannelli Emilio, luglio 2015, revisione
Lanzini Marco, coordinatore nazionale revisione schede Rete Parri, 2023/11/15, supervisione della scheda
Morotti Laura, ottobre 2011, rielaborazione
Pancani Eleonora, ottobre 2011, prima redazione