Date of live: 1609 - 1928
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Comune di Esmate, Solto Collina (Bergamo), 1609 - 1928, SIUSA
Questa scheda riprende fedelmente il contenuto dei profili istituzionali già pubblicati a stampa nel repertorio "Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo" (volume relativo all'attuale provincia di Bergamo: Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini; e volumi relativi alle istituzioni postunitarie: Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi), ora consultabili nella sezione "Istituzioni Storiche" del portale regionale dei beni culturali della Lombardia (si veda più in basso il collegamento puntuale, e dalla bibliografia il link alla versione .pdf della pubblicazione a stampa).
Esmate e Furmigniano “contrade del comune di Solto, Riva e Uniti, val Cavallina, fino al 1742, in quell’anno si separarono formando comune autonomo (Pasinelli 1993). Va segnalato, tuttavia, che l’estimazione del 1609 vede Esmate comune autonomo (AC Bergamo, inventario Archidata). A fine Settecento contava 199 abitanti (Maironi da Ponte 1776)." "Inserito nel cantone di Endine nell’aprile 1797 (legge 17 aprile 1797), nel marzo del 1798 Esmate fu aggregato al comune di Riva di Solto e Zorzino (legge 11 ventoso anno VI a). Inserito nel distretto XI del Sebino Inferiore nel giugno 1804 (piano 27 giugno 1804), passò nel cantone III di Lovere del distretto III di Clusone nel giugno 1805 (decreto 8 giugno 1805 a). Fu aggregato al comune di Solto nel gennaio 1810 (decreto 31 marzo 1809). Nel 1805 contava 200 abitanti. Nel 1809 ne contava 200. Con l'attivazione dei comuni della provincia di Bergamo, in base al compartimento territoriale del regno lombardo-veneto, venne collocato, con 159 abitanti, nel distretto XVI di Lovere (notificazione 12 febbraio 1816); fu confermato nel medesimo distretto in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844). Nel 1853 fu inserito nel distretto XIII (notificazione 23 giugno 1853); a quella data era comune, con convocato generale, di 225 abitanti.” “In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Esmate con 207 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Lovere, circondario III di Clusone, provincia di Bergamo. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 272 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).
Popolazione residente nel comune: abitanti 245 (Censimento 1871); abitanti 283 (Censimento 1881); abitanti 314 (Censimento 1901); abitanti 331 (Censimento 1911); abitanti 340 (Censimento 1921). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1928 il comune di Esmate venne aggregato al nuovo comune di Solto Collina (R.D. 29 gennaio 1928, n. 177).”
Legal position:
pubblico
Type of creator:
ente pubblico territoriale
To know more:
Esmate: istituzioni storiche
Generated archives:
Comune di Solto Collina (fondo)
Stato civile del Comune di Esmate (fondo)
Bibliography:
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859-1971, voll. 2, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di F. CALIA - C. ANTONIONI - S. TAROZZI
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Bergamo, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini, 136 (Civita, Bergamo - Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Bergamo, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini)
Editing and review:
Viviani Barbara, 2011/07/04, prima redazione