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Comune di Casazza

Seat: Casazza (Bergamo)
Date of live: sec. XIV -

Headings:
Comune di Casazza, Casazza (Bergamo), sec. XIV -, SIUSA

Other names:
Comune di Mologno, XIV sec. - 1927

Questa scheda riprende fedelmente il contenuto dei profili istituzionali già pubblicati a stampa nel repertorio "Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo" (volume relativo all'attuale provincia di Bergamo: Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini; e volumi relativi alle istituzioni postunitarie: Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi), ora consultabili nella sezione "Istituzioni Storiche" del portale regionale dei beni culturali della Lombardia (si veda più in basso il collegamento puntuale, e dalla bibliografia il link alla versione .pdf della pubblicazione a stampa).

“Nel 1331 faceva capo alla “facta” di Porta Sant’Andrea “de Foris” (Statuto di Bergamo 1331). In età veneta fece parte della val Cavallina, retto da un console e da un “sindaco et camparo”. (Da Lezze 1596). Il console, eletto dal consiglio generale, era affiancato da due “sindaci et campari”, anche se durante il Cinquecento si ebbe un “console, sindaco et camparo”. Col Seicento la carica di console, tuttavia, si distingue definitivamente da quella di sindaco. Fra i compiti del console, oltre a quelli propri della carica, c’era l’acquisto di un cero pasquale, la custodia dei pesi e misure comunali, e la scelta di un camparo alla custodia dell’uva e di altre colture alimentari che verificasse i danni subiti (Casazza 1995). 
A fine Cinquecento contava 92 fuochi e 220 abitanti (Da Lezze 1596). A fine Settecento ne contava 609 (Maironi da Ponte 1776). Inserito nel cantone di Endine nell’aprile 1797 (legge 17 aprile 1797), passò nel distretto VI del Cherio nel marzo 1798 (legge 11 ventoso anno VI a), mentre nel settembre 1798 fu collocato nel distretto XIII del Cherio (legge 5 vendemmiale anno VII). Nel maggio 1801 fu posto nel distretto I di Bergamo (legge 23 fiorile anno IX)per essere poi posto nel distretto III dei Bagni nel giugno 1804 (piano 27 giugno 1804) e in seguito nel cantone III di Trescore del distretto I di Bergamo (decreto 8 giugno 1805 a). Nel 1805 contava 574 abitanti con Molini di Colognola. Nel 1809 ne contava 336.
Inserito nel cantone V di Trescore del distretto I di Bergamo, aggregò nel gennaio 1810 Molini di Colognola (decreto 31 marzo 1809). Con l'attivazione dei comuni della provincia di Bergamo, in base al compartimento territoriale del regno lombardo-veneto, venne collocato, con 387 abitanti, nel distretto III di Trescore (notificazione 12 febbraio 1816); fu confermato nel medesimo distretto in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844). Nel 1853 fu inserito nel distretto VII (notificazione 23 giugno 1853); a quella data era comune con consiglio comunale, senza ufficio proprio, di 616 abitanti.” “In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Casazza con 584 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento V di Trescorre, circondario I di Bergamo, provincia di Bergamo. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 590 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Trescore, circondario di Bergamo e provincia di Bergamo (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 694 (Censimento 1871); abitanti 753 (Censimento 1881); abitanti 969 (Censimento 1901); abitanti 1.163 (Censimento 1911); abitanti 1.283 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Bergamo della provincia di Bergamo. In seguito alla riforma 
dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.
 Sino al 1927 il comune mantenne la denominazione di Mologno e successivamente a tale data assunse la denominazione di Casazza. Nel 1927 al comune di Casazza venne aggregato il soppresso comune di Molini di Colognola (R.D.L. 3 febbraio 1927, n. 172). Popolazione residente nel comune: abitanti 2.175 (Censimento 1931); abitanti 1.931 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Casazza veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.302 (Censimento 1951); abitanti 2.402 (Censimento 1961); abitanti 2.729 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Casazza aveva una superficie di ettari 706.”
Già inserito, in virtù della legge 3 dicembre 1971 n. 1102, nella Comunità Montana della Val Cavallina, in funzione del D.P.G.R. n. 6503 del 26 giugno 2009 ed ai sensi della L.R. n. 19/2008, l’ente fa ora parte della Comunità Montana del Laghi Bergamaschi.

Legal position:
pubblico

Type of creator:
ente pubblico territoriale

To know more:
Casazza: istituzioni storiche

Generated archives:
Comune di Casazza (fondo)
Stato civile del Comune di Casazza (fondo)


Bibliography:
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859-1971, voll. 2, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di F. CALIA - C. ANTONIONI - S. TAROZZI
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Bergamo, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini, 169 (Civita, Bergamo - Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Bergamo, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 1999, repertoriazione a cura di Fabio Luini)

Editing and review:
Viviani Barbara, 2011/06/30, prima redazione


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