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Niccoli Nello

Firenze 1890 dic. 8 - Firenze 1977 apr. 29

Agronomo
Ufficiale del Regio esercito italiano
Comandante del Comando militare toscano del Comitato toscano di liberazione nazionale
Presidente dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana

Intestazioni:
Niccoli, Nello, detto Sandri, agronomo, militare, antifascista, partigiano, (Firenze 1890 - Firenze 1977), SIUSA

Altre denominazioni:
Sandri

Nello Niccoli nasce a Firenze nel 1890. Compie gli studi presso l'Università di Pisa, dove il padre Vittorio è docente di Estimo e Economia agraria, e si laurea a pieni voti nel 1914. Per circa un anno è assistente volontario alla cattedra di Contabilità e Estimo dell'Università di Pisa, finché nel marzo 1915 viene nominato assistente alla cattedra di Economia e Estimo presso la Scuola di applicazione per gli ingegneria a Padova, dove insegna anche agronomia, economia rurale ed estimo presso l'Istituto G. Belzoni. Con l'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale viene chiamato alle armi il 24 maggio 1915, nominato sottotenente e destinato al 3° Reggimento Genio di Firenze. Il 1° settembre è inviato al fronte della III Armata, ed è infine congedato nel settembre 1919 col grado di capitano, ottenendo inoltre il riconoscimento di tre campagne e la croce al merito di guerra.
Terminata l'esperienza bellica inizia l'attività di dottore agronomo libero professionista, iscritto all'albo della provincia di Firenze. Dal dicembre 1920 all'ottobre 1922 è direttore di un'azienda agricola in Angola di proprietà della Società coloniale per l'Africa occidentale. Tornato a Firenze esercita la libera professione sino al 1940. L'inizio del suo impegno politico risale già al 1923, quando è tra i fondatori del fiorentino Circolo di Cultura insieme a Gaetano Salvemini, Carlo e Nello Rosselli, Piero Calamandrei, Alfredo Niccoli, Ernesto Rossi ed altri, distrutto dai fascisti nel 1924. In seguito fa parte della redazione clandestina del «Non mollare!» ed è tra gli organizzatori della fuga all'estero di Gaetano Salvemini.
Negli anni del consolidamento del regime, Niccoli si dedica all'impegno professionale svolgendo rilevanti incarichi nel settore dell'estimo, del genio rurale e nella direzione tecnica di importanti aziende. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale è richiamato alle armi e inviato in Libia con il grado di ufficiale superiore del Genio, dove ottiene la promozione a tenente colonnello. Per la condotta tenuta nella battaglia di Bir el Gobi è insignito della medaglia in bronzo al valore militare. A causa di problemi di salute viene congedato con onore e rimpatriato, ottenendo la pensione di guerra di quinta categoria.
Nel dicembre del 1943 entra in contatto con il Partito d'Azione, e per la sua esperienza militare ed i riconoscimenti ottenuti assume la conduzione dell'organizzazione militare del partito stesso, con il nome di battaglia "Sandri". Nei primi mesi del 1944 diviene comandante del Comando militare toscano del Comitato toscano di liberazione nazionale. In tale veste è protagonista delle fasi più delicate della battaglia di Firenze, occupandosi in particolare di tenere i contatti con l'VIII Armata alleata sulla riva sinistra dell'Arno, e di elaborare i piani per far confluire in città le formazioni partigiane. Terminata la guerra, Niccoli è nominato amministratore per la Giunta di liberazione nell'ottobre del 1944, sostituito circa un anno dopo da Francesco Gori Montanelli. In seguito alla scissione del Partito d'Azione nel 1946 aderisce al Movimento della Democrazia repubblicana, confluito poi nel Partito repubblicano italiano. A partire dal 1946 Niccoli è inoltre membro del Consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Firenze. Abbandonata la politica attiva, si dedica in particolare all'associazionismo partigiano. Nel 1953 è tra i soci fondatori dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana, per il quale ricopre la carica di presidente dal 1957 al 1975. Continua a svolgere con dedizione la libera professione, ricoprendo numerosi incarichi: consigliere dell'Istituto tecnico agrario statale di Firenze con ruolo di rappresentante del Ministero di grazia e giustizia, consigliere e poi vicepresidente dell'Istituto federale di credito agrario per la Toscana, socio ordinario dell'Accademia economico-agraria dei Georgofili, membro del I Consiglio dell'Ordine degli agronomi fiorentini, di cui è anche rappresentante nel Consiglio nazionale. Muore nel 1977.


Per saperne di più:
Donne e uomini nella Resistenza. Nello Niccoli
I Partigiani d'Italia - Portale per la consultazione dello schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza. L'accesso alla banca dati è consentito previa registrazione gratuita.

Complessi archivistici prodotti:
Niccoli Nello (fondo)


Bibliografia:
N. Niccoli, "Per la battaglia di Firenze", in «Atti e Studi dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana», 1970, 8, pp. 1-11
C. Arcangeli, È scomparso Nello Niccoli, in Il dottore in scienze agrarie e forestali, n. 8, a. XXVII, settembre 1977, 60-62
G. Verni, Niccoli, Nello, in Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza, IV, Milano, La Pietra, 1984, pp. 118

Redazione e revisione:
Bonsanti Marta, 2011/02/28, prima redazione
Bonsanti Marta, 2018/04, rielaborazione
Borgia Claudia, 2021/01/21, revisione
Capannelli Emilio, 2018/6, revisione
Mascagni Francesco, 2011/06/08, prima redazione
Morotti Laura, 2018/06, revisione


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