Date di esistenza: 1943 set. 8 - 1946 mag. 22
Intestazioni:
Comitato di liberazione nazionale - CLN di Prato, Prato, 1943 - 1946, SIUSA
Il Comitato di liberazione nazionale - CLN di Prato si costituì subito dopo l'8 settembre 1943 formato da membri del Partito comunista italiano - PCI, del Partito socialista di unità proletaria - PSIUP, del Partito d'azione - Pd’a, e della Democrazia cristiana - DC. Il Partito liberale italiano - PLI, in principio ostacolato, entrò a farne parte solo a partire dal 25 ottobre 1944.
Inizialmente incentrato sulla lotta clandestina, con l'aumentare dei contatti con il Comitato toscano di liberazione nazionale - CTLN, assunse compiti più specifici: il 18 giugno 1944 il CLN di Prato provvide alla nomina del sindaco e della Giunta comunale, e di una Commissione annonaria preposta all'approvvigionamento della città, lasciata priva di ogni autorità a causa della fuga del commissario Fracassini. Anche la struttura dello stesso CLN venne definendosi maggiormente con la nomina dei vari comandi militari che agirono alle dipendenze del Comitato, domiciliato in quel periodo presso il Conservatorio di San Niccolò. Il 4 settembre 1944 avvenne l'occupazione della città da parte delle formazioni partigiane, e, dopo duri scontri e cannoneggiamenti da parte delle truppe nazi-fasciste, la città venne liberata tre giorni dopo con l'arrivo delle truppe alleate. Da allora il CLN, trasferitosi nel Municipio, assunse un ruolo fondamentale nella gestione della cosa pubblica, provvide all'insediamento del sindaco e dell'Amministrazione comunale, alla nomina di enti assistenziali (Ospedale Misericordia e Dolce e Casa Pia de' Ceppi) ma anche alla sistemazione di sfollati e senzatetto.
Fin da principio l'attività del CLN venne affiancata dalla funzione di vigilanza del governatore americano, con cui inizialmente i rapporti non furono eccellenti: questi infatti ordinò la chiusura delle sedi dei partiti - ordinanza revocata in seguito, a patto che non si riunissero più di 5 persone e che i partiti svolgessero un'attività puramente amministrativa - e lo scioglimento della mensa dei partigiani e dei profughi, organizzata presso il convento di San Niccolò.
Per quanto riguarda la composizione del CLN nel primo verbale, datato 7 novembre 1944, risultava così formato: Torricini e Pierallini per il PCI, Galardini e Fini per il PSIUP, Cecchi e Corsi per il Pd’a Banci e Bonserio - quest'ultimo sostituito da Mantelli il 28 novembre 1944 - per il PLI, Gini e Petri per la DC. La ratifica ufficiale del CLN avvenne l' 11 aprile 1945 nelle persone di: Otello Galardini (PSIUP) presidente, Rodolfo Corsi (Pd’a) vice presidente, Roberto Cecchi (Pd’a) segretario, Ottavio Vivarelli (PSIUP), Aldo Petri e Pietro Gini (DC), Mario Mantelli e Mauro Castagnoli (PLI), Renzo Martelli e Bruno Gorini (PCI).
Il 20 di luglio del 1945 Bruno Tassi sostituì Corsi per il Pd’A, mentre Ferdinando Bertini entrò al posto di Vivarelli per il PSIUP. Il 12 Novembre 1945 vennero ratificate ulteriori sostituzioni, Rutilio Reali al posto di Bruno Gorini (PCI), Renzo Lucchetti e Franco Vannucchi al posto di Mantelli e Castagnoli (PLI). Da allora in poi la composizione rimase la stessa, unica annotazione l'incarico al presidente Galardini della rappresentanza per l'area pratese nel Comitato provinciale di liberazione nazionale (21 novembre 1945).
Il CLN di Prato ebbe alle proprie dipendenze diversi sottocomitati locali: il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di La Briglia, formatosi l'11 settembre 1944, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Figline di Prato ratificato provvisoriamente il 30 ottobre 1944, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Tavola, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Iolo, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Le Querce che ottenne la sua istituzione regolare nel maggio 1945, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Galciana, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Tobbiana istituito il 23 Aprile 1945, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Vaiano, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Coiano (che comprendeva le frazioni di Santa Lucia, Le Lastre e San Martino) ratificato provvisoriamente il 29 Settembre 1944, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di San Giorgio a Colonica.
L'ultimo verbale di adunanza disponibile del CLN di Prato è datato 22 maggio 1946, data probabile del suo scioglimento.
Per quanto riguarda la composizione del CLN nel primo verbale, datato 7 novembre 1944, risultava così formato: Torricini e Pierallini per il PCI, Galardini e Fini per il PSIUP, Cecchi e Corsi per il Pd’a Banci e Bonserio - quest'ultimo sostituito da Mantelli il 28 novembre 1944 - per il PLI, Gini e Petri per la DC. La ratifica ufficiale del CLN avvenne l' 11 aprile 1945 nelle persone di: Otello Galardini (PSIUP) presidente, Rodolfo Corsi (Pd’a) vice presidente, Roberto Cecchi (Pd’a) segretario, Ottavio Vivarelli (PSIUP), Aldo Petri e Pietro Gini (DC), Mario Mantelli e Mauro Castagnoli (PLI), Renzo Martelli e Bruno Gorini (PCI).
Il 20 di luglio del 1945 Bruno Tassi sostituì Corsi per il Pd’A, mentre Ferdinando Bertini entrò al posto di Vivarelli per il PSIUP. Il 12 Novembre 1945 vennero ratificate ulteriori sostituzioni, Rutilio Reali al posto di Bruno Gorini (PCI), Renzo Lucchetti e Franco Vannucchi al posto di Mantelli e Castagnoli (PLI). Da allora in poi la composizione rimase la stessa, unica annotazione l'incarico al presidente Galardini della rappresentanza per l'area pratese nel Comitato provinciale di liberazione nazionale (21 novembre 1945).
Il CLN di Prato ebbe alle proprie dipendenze diversi sottocomitati locali: il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di La Briglia, formatosi l'11 settembre 1944, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Figline di Prato ratificato provvisoriamente il 30 ottobre 1944, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Tavola, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Iolo, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Le Querce che ottenne la sua istituzione regolare nel maggio 1945, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Galciana, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Tobbiana istituito il 23 Aprile 1945, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Vaiano, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di Coiano (che comprendeva le frazioni di Santa Lucia, Le Lastre e San Martino) ratificato provvisoriamente il 29 Settembre 1944, il Sottocomitato di liberazione nazionale - SCLN di San Giorgio a Colonica.
L'ultimo verbale di adunanza disponibile del CLN di Prato è datato 22 maggio 1946, data probabile del suo scioglimento.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
comitato di liberazione nazionale e organizzazione della Resistenza
stato
Soggetti produttori:
Comitati di liberazione nazionale - CLN. Provincia di Firenze, collegato
Profili istituzionali collegati:
Comitato di liberazione nazionale - CLN, 1943 - 1946
Complessi archivistici prodotti:
Comitato di liberazione nazionale - CLN di Prato (fondo)
Fonti:
Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea, Comitato toscano di liberazione nazionale, b. 29 Ufficio Regionale, Costituzione I.S.R.
Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea, Firenze, Comitato toscano di liberazione nazionale, b. 32, Ufficio Regionale - CLN prov. Fi, fasc. l-v, fasc. Prato
Bibliografia:
P. MENCARELLI, La dialettica centro-periferia tra il CTLN e la sua rete periferica nell’area fiorentina, in "Dopo la liberazione. L’Italia nella transizione tra la guerra e la pace: temi, casi, storiografia", a cura di I. Botteri, San Zeno Naviglio, Grafo, 2008, pp. 169-193
1943 - 1945. La liberazione in Toscana, introduzione di I. TOGNARINI, Firenze, Giampiero Pagnini editore, 1994, voll. 2, vol. I p. 288
S. ROGARI, Il CTLN ed i CLN provinciali e locali fra cospirazione e costruzione della democrazia, in Al di qua e al di là della Linea Gotica. 1944-1945: aspetti sociali, politici e militari in Toscana e in Emilia-Romagna, a cura di L. ARBIZZANI, Bologna-Firenze, Regioni Emilia Romagna e Toscana, 1993, pp. 263-279
Redazione e revisione:
Lanzini Marco, coordinatore nazionale revisione schede Rete Parri, 2023/08/15, supervisione della scheda
Mascagni Francesco, 2011/02/01, prima redazione