Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Enti » Soggetto produttore - Ente

Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia

Sede: Palermo
Date di esistenza: 1728 -

Intestazioni:
Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia, Palermo, 1946 -, SIUSA
Albergo generale dei Poveri, Palermo, 1728 - 1772, SIUSA
Grande Albergo dei Poveri, Palermo, 1772 - 1906, SIUSA
Reale Albergo delle Povere, Palermo, 1906 - 1906, SIUSA
Real Albergo dei Poveri Principe di Palagonia, Palermo, 1906 - 1936, SIUSA
Regio Istituto di Assistenza e Beneficenza Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia, Palermo, 1936 - 1946, SIUSA

Altre denominazioni:
Albergo generale dei Poveri, 1728 - 1772
Grande Albergo dei Poveri, 1772 - 1906
Reale Albergo delle Povere, 1906/02/19 - 1906/06/09
Real Albergo dei Poveri Principe di Palagonia, 1906/06/10 - 1936/09/17
Regio Istituto di Assistenza e Beneficenza Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia, 1936/09/18 - 1946

Per risolvere il grave problema del vagabondaggio dei poveri lungo le strade di Palermo, l’imperatore Carlo VI d’Austria ordinava, con il decreto del 12 ottobre 1728, la creazione di un “Albergo Generale dei Poveri”. Gli otto membri della Deputazione nominata per reperire le somme necessarie alla fondazione dell’Albergo, scelsero una prima sede nei locali un tempo adibiti a deposito e laboratorio di polvere da sparo, situati all’inizio dell’attuale Corso dei Mille. I poveri entrarono nell’ospizio - denominato “Serraglio o Albergo vecchio” - il 28 febbraio 1733, ma tale soluzione fu presto ritenuta inadeguata dalla Deputazione dell’Albergo che, ottenuto nel 1842 il finanziamento di ottomila scudi dal nuovo re Carlo III di Borbone per fondare un nuovo ospizio che accogliesse più di mille ospiti, decise di costruirlo fuori Porta Nuova, nel cosiddetto “stradone di Mezzo Monreale”.
Il progetto dell’edificio fu affidato all’architetto palermitano Orazio Furetto. I lavori procedettero all’inizio lentamente per l’esaurimento del budget, problema risolto nel 1751 con l’assegnazione da parte di Carlo III di cinquemila scudi l’anno, dotazione rinnovata dal successore Ferdinando III.
L’otto agosto 1772, quando era completata solo la metà dell’edificio, si procedette alla solenne inaugurazione del “Grande Albergo dei Poveri” con il trasferimento nella nuova dimora dei poveri provenienti dal “Serraglio vecchio”. Il completamento del palazzo fu seguito, dopo la morte del Furetto nel 1785, da Venanzio Marvuglia e poi da Nicolò Puglia fino alla sua ultimazione nel novembre del 1829. L’edificio a due piani, che risente del sobrio stile neoclassico, è composto di due corpi circondati da due grandi chiostri - l’ala nord riservata agli uomini, compresi i ragazzi dai sette ai venti anni, quella a sud alle donne - raccordati da un cortile centrale dove campeggia la chiesa con la maestosa cupola, dedicata l’8 agosto 1779 a Maria SS. della Purificazione. Nei locali antistanti ai cortili vi erano, oltre ai dormitori, le cucine, le lavanderie, il panificio e il pastificio, i refettori, l’opificio, dove si confezionavano tessuti serici, di lino, cotone e calzette; dietro l’edificio vi era un orto e un ampio giardino in cui erano stati impiantati 400 alberi di gelso nero occorrenti per i filati di seta del’opificio.
Nel 1837, per evitare situazioni promiscue che potessero nuocere all’integrità morale delle fanciulle, il rettore Francesco Paolo Gravina Principe di Palagonia, trasferì gli uomini in una villa di sua proprietà appartenuta ai Valguarnera e Gravina situata nella borgata Malaspina - oggi non più esistente - lasciando alle donne l’edificio di Corso Calatafimi che, da allora venne chiamato “Albergo delle Povere”. La villa Valguarnera e la villa Oneto - Sperlinga, che ospitava donne e ragazze povere, erano le sedi del “Deposito di mendicità e Ricovero dei mendici”, altra istituzione assistenziale della città di cui era sovrintendente lo stesso principe di Palagonia. Il 19 febbraio 1906 una delibera del Consiglio Comunale denominava l’Istituto di Corso Calatafimi “Reale Albergo delle Povere” ma, il 10 giugno dello stesso 1906 l’Albergo e il Deposito di Mendicità si fonderanno in un’unica amministrazione denominata “Real Albergo dei Poveri Principe di Palagonia”. Il 19 settembre 1936 avverrà una seconda fusione con le “Opere riunite Ospizio di Beneficenza ed Istituto Ventimiliano”, pio sodalizio nato il 27 gennaio 1923 dall’unione di due istituzioni cittadine destinate al ricovero e all’avviamento di un mestiere per i ragazzi poveri e orfani. Da tale fusione nascerà l’organismo di diritto pubblico “Regio Istituto di Assistenza e Beneficenza Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia”, ancora oggi in attività. Nel 1931 la villa Oneto - Sperlinga fu venduta allo Stato e trasformata nell’attuale “Centro di Rieducazione per Minorenni”.
L’edificio dell’Albergo, danneggiato dai bombardamenti aerei del 1943, fu subito restaurato e riprese la sua attività assistenziale ospitando oltre alle donne - minorenni e adulte - anche i ragazzi minorenni almeno fino agli anni ’80.
Erano attivi nell’Istituto i seguenti laboratori e scuole: pastificio, tipografia, laboratorio tappeti, scuole elementari, serali, “scuole d’arti e mestieri”, scuole medie, di lettere e professionali, scuola di musica, tipografica, di ebanisteria, di indoratura, di calzoleria, di sartoria, per stuccatori, elettricisti, fotoincisioni ed una scuola metallurgica. Tra il 1948 e il 1957 vi sono nuovi servizi sanitari come il gabinetto dentistico, il servizio oculistico, odontoiatrico e antiparassitario. Fra le “Scuole d’arti e mestieri”, sotto il controllo del “Consorzio provinciale dell’Istruzione tecnica” e dell’”Amministrazione aiuti internazionali”, si segnalano quelle di: tappeti, maglieria, ricamo e sartoria, ceramica, musica, tipografica, falegnameria, cinematografica, eliografica, meccanica, per radiomontatori, per elettricisti, per la costruzione di scatole di gioielli.
Durante il quadriennio 1953 - 1957 sono affittati i locali del pastificio e, dopo aver venduto i vecchi macchinari se ne comprano di nuovi.
A metà degli anni ’60 la villa Valguarnera fu abbattuta per costruirvi un palazzo residenziale. Nello stesso periodo, l’imprenditore - filantropo Luigi Biondo costruiva a proprie spese sul terreno dell’Albergo adibito a giardino lungo l’ala verso Monreale, un edificio di quattro piani per vecchi non abbienti e lo donava all’Istituto Principe di Palagonia, diventerà la “Casa di riposo Luigi Biondo“. Il centro, sede dell’attuale amministrazione dell’Istituto, ha ospitato solo gli anziani fino al 2003, quando sono state trasferite anche le anziane ricoverate presso i padiglioni dell’Albergo.
Nel 1968 l’Albergo ospita temporaneamente persone provenienti dalle zone terremotate del Belice.
Le rette nel periodo 1958 - 1987 sono, fra l’altro, a piazza franca, a carico del Comune di Palermo, dell’Opera pia Lancia di Brolo, “dell’Opera Nazionale maternità e infanzia”, della “Protezione morale del fanciullo” (fino al 1982), di privati, dell’Amministrazione provinciale di Palermo, della Regione Siciliana, della Questura di Palermo per ricoveri temporanei, del Tribunale dei minorenni. E’ ancora attivo il contributo obbligatorio a titolo di “ratizzo” dato dai comuni della provincia di Palermo, compreso il capoluogo.
Nel periodo 1968 - 1972 si accenna alla gestione delle scuole elementari di Stato, elementari femminili parificate, media unificata, asilo d’infanzia, cantiere - scuola, scuola di cucito, di musica. Saranno ancora tutte attive, tranne il cantiere - scuola, fino al periodo 1983 - 1987. L’enorme edificio settecentesco ha oggi perso l’originaria destinazione sociale. Infatti, l’ala destra che si affaccia su Corso Calatafimi, acquisita nel 1990 dalla Regione Siciliana, è sede di convegni e mostre culturali, e del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo; parte dell’ala sinistra che guarda verso Monreale è occupata in affitto da una delle sedi staccate della facoltà di Scienze della formazione. Nel 1998 si registra, infine, la fusione tra l’IPAB Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia e l’Opera pia Corrado Lancia di Brolo, unione ratificata dal decreto presidenziale n. 357 del 10 novembre 1998.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza

Soggetti produttori:
Deposito di Mendicità e Ricovero dei mendici Principe di Palagonia, predecessore
Opere Riunite Ospizio di Beneficenza ed Istituto Ventimiliano, predecessore
Opera pia Linguaglossa, collegato
Reale Ospizio di Beneficenza, collegato
Sagro Pubblico Ospizio Ventimiliano, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Albergo dei Poveri (fondo)


Bibliografia:
AMMINISTRAZIONE DEL RICOVERO DEI MENDICI DI PALERMO, Bilancio 1886, Palermo, Virzì, 1886.
G. DI MARZO FERRO, Guida istruttiva per Palermo e suoi dintorni riprodotta su quella del Cav. D. Gaspare Palermo dal Beneficiale Girolamo Di Marzo Ferro Regio cappellano curato dei Reali Veterani, Palermo, Pensante, 1858.
A. GUERRA - E. MOLTENI - P. NICOLOSO, Il trionfo della miseria. Gli alberghi dei poveri di Genova, Palermo e Napoli, Milano, Electa, 1995.
REAL ALBERGO DEI POVERI PRINCIPE DI PALAGONIA PALERMO, Relazione letta al nuovo consiglio di amm.ne della P. O. nella seduta del 29 luglio 1931 dal col. comm. a chiusura della propria gestione commissariale, Palermo, Arti Grafiche G. Castiglia, 1931.
G. FALCONE, I più antichi rifugi ed alberghi per i Poveri di Palermo, in «Archivio storico siciliano», XXIII (1898), p. 410 e segg.
R. ALBERGO DELLE POVERE DI PALERMO, XXIV aprile MDCCCXCVII. Centocinquantunesimo anniversario della collocazione della prima pietra. Inaugurazione della Sala dei Benefattori, Palermo, Boccone del povero, 1897.
M. R. MARRONE - M. TOSCANO, Il Real albergo dei poveri di Palermo, Palermo, Medina, 1995.
Iconografia dell'Albergo generale dei poveri di Palermo: il progetto di Orazio Furetto, a cura di R. LA DUCA, s. l., Lombardi, [1991]
M. VITELLA, Il real Albergo dei poveri di Palermo, premessa di M. C. DI NATALE, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1999.

Redazione e revisione:
Mendolia Carmela - direzione lavori Romano, 2010/09/15, prima redazione


icona top