Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Guided search » Creators - Persons » Creator - Person

Codignola Ernesto

Genova 1885 giu. 23 - Firenze 1965 set. 28

Professore di Pedagogia nelle Università di Messina e Firenze, 1923 - 1955
Presidente dell'Ente nazionale di cultura, 1923 - 1937
Editore

Headings:
Codignola, Ernesto, pedagogista, editore, (Genova 1885 - Firenze 1965), SIUSA

Nato a Genova nel 1885, dopo un normale corso di studi, E. C. si laureò nel 1909 a Pisa in filosofia; nello stesso anno si sposò con Anna Maria Melli. Quindi conseguì l'abilitazione all'insegnamento secondario presso la scuola di Magistero alla Normale di Pisa e ne iniziò l'esercizio a Palermo, passando poi ad Assisi e a Lucca. Nel 1918 ottenne la libera docenza in pedagogia all'università di Pisa dove negli anni successivi tenne dei corsi. Fin dalle origini interessato al problema della formazione degli insegnanti, di tale tematica si occupò nel suo primo scritto edito, La riforma della cultura magistrale (1917). Contrario all'accentramento governativo e al monopolio statale dell'istruzione, contrapponendovi la "scuola nazionale", aderì al Fascio di educazione nazionale. Nel 1919 pubblicò La pedagogia rivoluzionaria, sulla politica scolastica del periodo rivoluzionario e napoleonico. Iniziò quindi la sua collaborazione con Gentile nel preparare la riforma della scuola italiana; su incarico di Mussolini costituì il Gruppo di competenza per la scuola del partito fascista, il cui programma fu fatto proprio dal primo governo Mussolini. Fu pertanto, insieme a Giuseppe Lombardo Radice, il maggior collaboratore di Gentile nell'elaborare la riforma del 1923; in tale anno assunse la direzione generale dell'Ente nazionale di cultura, con compiti di gestione ed indirizzo delle scuole elementari, non riconosciute come statali; il suo impegno in tale ente durò fino alla sua soppressione, nel 1937. Molto attivo anche a livello pubblicistico, collaborò a «La nostra scuola» (1920-23), fondò nel 1922 «Levana» e nel 1923 «La nuova scuola italiana», che uscirà fino al 1938. Dal 1923 fino al 1932 fece parte del Consiglio superiore della Pubblica istruzione; sempre nel 1923 fu nominato professore di Pedagogia, dapprima all'università di Messina, e, poco dopo, a quella di Firenze, ove sarebbe rimasto fino al 1955. Di fronte alla progressiva fascistizzazione della scuola ruppe con il fascismo e passò all'antifascismo militante. Dal 1929 al 1942 diresse «Civiltà moderna», collaborando dal 1930 al 1943 a «La Nuova Italia», diretta da Luigi Russo. L'attenzione al ruolo dell'elemento spirituale nell'educazione lo spinse ad occuparsi approfonditamente del giansenismo italiano del quale divenne lo storico più attento, pubblicando i Carteggi di giansenisti liguri (1941-42), Il giansenismo toscano nel carteggio di Fabio De Vecchi (1944) e Illuministi, giansenisti e giacobini nell'Italia del Settecento (1947), oltre ad altri studi sul tema. Nel 1946 uscì Le "scuole nuove"'e i loro problemi; l'anno prima aveva fondato, nel quartiere di Santa Croce a Firenze, la Scuola-città Pestalozzi, ove applicò i suoi principi educativi. Nel 1950 fondò la rivista «Scuola e città», che diresse fino alla morte, ove sostenne il suo impegno contro l'accentramento burocratico e le ingerenze confessionali nella scuola. Morì a Firenze nel 1965.

Generated archives:
Codignola Ernesto (fondo)


Bibliography:
Lamberto Borghi, "Codignola vivo", in «Scuola e città», XVI, 1965
AA.VV., "Prospettive storiche e problemi dell’educazione", in "Studi in onore di Ernesto Codignola", Firenze, La Nuova Italia, 1970
"Dizionario Biografico degli Italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1960-, vol. 26, Roma, 1982, pp. 587- 519 (voce di Luigi Ambrosoli)
Simona Giusti, "Una casa editrice negli anni del fascismo. La Nuova Italia (1926-1943), Firenze, Olschki, 1983

Editing and review:
Capannelli Emilio, revisione
Capannelli Emilio, 2010, prima redazione


icona top