Headings:
Tirelli costumi spa, Roma, 1964 -, SIUSA
Other names:
Sartoria teatrale artigiana Tirelli, 1964 - 1985
Società Tirelli noleggio, 1979 - 1985
Tirelli costumi spa, 1985 -
La sartoria Tirelli nasce a Roma nel 1964, grazie alla creatività di Umberto Tirelli (1928-1990), nativo di Gualtieri (RE) che dopo un apprendistato nella sartoria del paesano Luigi Bigi, approda a Milano come fattorino-vetrinista nel negozio di stoffe da "Marco", in via Montenapoleone. A Milano nel 1953 lavora per la "Sartoria d'Arte Finzi: costumi per il teatro" (Corso Venezia, 5) di Pia Rame e Carlo Mezzadri, fornitrice di costumi della Scala di Milano e dei film di Luchino Visconti. Nel 1955 realizza per Visconti parte dei costumi della storica Traviata, in scena al Teatro la Scala con la partecipazione di Maria Callas. Nella Sartoria Finzi, Tirelli incontra anche Danilo Donati e Lila de Nobili. Su suggerimento di Donati, di Piero Tosi e Franco Zeffirelli, Tirelli a novembre del 1955 decide di trasferirsi a Roma e inizia a lavorare per la "SAFAS", Studio Artistico Forniture Abbigliamento Spettacolo. Questa sartoria teatrale, ubicata in Via Margutta e gestita dalle sorelle Maggioni, eseguiva i costumi per i film e spettacoli di Visconti, essendo il riferimento sartoriale per costumisti come Lila de Nobili, Piero Tosi e Pier Luigi Tosi.
All'interno della SAFAS, Tirelli partecipa alla realizzazione dei costumi del Gattopardo (1963) di Luchino Visconti (2.000 vestiti, 7 mesi di lavoro dell'intera sartoria) e impara il mestiere e l'arte del "realizzatore dei costumi e dell'archeologo della moda". Nel 1964, grazie al sostegno di alcuni amici, Umberto crea con due macchine da cucire, cinque sarte, una modista, una segretaria e un autista-magazziniere, la Sartoria Artigiana Tirelli, in cui oltre a realizzare costumi, recupera e conserva abiti d'epoca e accessori autentici, diventando filologo della moda, alleato e spalla dei costumisti anche nella fase dell'ideazione, istintivo segugio dell'autentico e ricercatore di materiali impossibili, tutto per dar vita a quei "figurini" disegnati sui bozzetti di scena. Dopo il primo spettacolo (una Tosca disegnata da Anna Anni e diretta da Mauro Bolognini per il Teatro dell'Opera di Roma), nel primo anno di attività la Sartoria Tirelli realizza i costumi per tre grandi spettacoli di prosa: Tre sorelle e il Il gioco delle parti disegnati da Pier Luigi Pizzi per la regia di Giorgio De Lullo; il Giardino dei ciliegi disegnati da Ferdinando Scarfiotti per la regia di Luchino Visconti. L'attività della Sartoria Tirelli si è sviluppata nei decenni principalmente in due direzioni diverse e complementari: quella tracciata dalla carriera di Pier Luigi Pizzi, e costellata di costumi per il teatro di prosa e d'opera, prevalentemente (ma non solo) all'insegna dell'invenzione e della fantasia; e quella tracciata dalla carriera di Piero Tosi, che si è dedicato di preferenza (ma non solo) al cinema, nella ricostruzione filologica. Ha collaborato alla realizzazione dei costumi di Casanova di Federico Fellini, costumista Danilo Donati il quale vinse l'Oscar per i migliori costumi nel 1973/74, di Momenti di gloria del regista Hugh Hudson, costumista Milena Canonero premio Oscar nel 1982, i costumi di Amadeus di Milos Forman, per il quale il disegnatore Teodor Pistek guadagnò un premio Oscar nel 1985, i costumi per Cyrano de Bergerac disegnati da Franca Squarciapino, premio Oscar 1991, L'età dell'innocenza che fruttò un Oscar alla costumista Gabriella Pescucci nel 1994, i costumi per Il paziente inglese, premio Oscar per la costumista Ann Roth nel 1997, La leggenda del pianista sull'oceano, David di Donatello per il costumista Maurizio Millenotti e dello stesso Passion, la passione di Cristo e N - Io e Napoleone, Ritorno a Cold Mountain disegnati da Ann Roth, i Fratelli Grimm e l'incantevole Strega di Gabriella Pescucci, Il Mestiere delle Armi costumi di Francesca Sartori, i costumi per Nuovo Mondo disegnati da Mariano Tufano, Silk costumi di Carlo Poggioli, Primo Carnera e Barbarossa costumi di Massimo Cantini Parrini, I Viceré e The Wolfman con i costumi di Milena Canonero e Marie Antoinette che fece vincere il premio Oscar alla costumista Milena Canonero nel 2007. Inoltre ha collaborato per i film Titanic premio Oscar nel 1998 per la costumista Deborah Scott, Elizabeth costumista Alex Byrne, Moulin Rouge di Baz Luhrman, La fabbrica di cioccolato di Gabriella Pescucci, The Duchess costumi di Michael O'Connor premio Oscar nel 2009, Robin Hood costumi di Janty Yates e Alice in Wonderland costumi di Coleen Atwood.
Numerosi sono i costumisti che sono cresciuti nella "Bottega Tirelli" e alcuni di loro hanno raggiunto prestigio internazionale, come Vera Marzot, Maurizio Monteverde, Maurizio Millenotti (due nomination per l'Oscar e numerosi premi italiani), Giovanna Buzzi, Alberto Verso, Carlo Diappi, Carlo Poggioli, Flora Brancatella, Alberto Spiazzi, Silvia Aymonino, Alessandro Lai, Mariano Tufano e Massimo Cantini Parrini. E numerosi sono i costumisti stranieri che hanno frequentato e tutt'ora frequentano la Tirelli Costumi, come Hugo De Ana (regista e costumista dei suoi spettacoli), Sandy Powell, Claudie Gastine, Ann Roth, Penny Rose, Yvonne Sassinot de Nesle, Francoise Tournafond, Olga Berluti, Deborah Scott, Jean Philippe Abril, Janty Yates e tanti altri. Dopo la scomparsa del suo fondatore Umberto Tirelli, continua attraverso i suoi amici-eredi la sua prestigiosa attività sotto la guida di Dino Trappetti.Più recentemente sono stati realizzati i costumi per "Il paziente inglese" premio Oscar per la costumista Ann Roth, "Titanic" premio Oscar per la costumista Deborah Scott, "Elisabetta" costumista Alex Byrne, "Il pianista sull'oceano" David di Donatello per il costumista Maurizio Millenotti, "Moulin Rouge" di Baz Luhrman, "Cold Mountain" di Ann Roth, "Van Helsing" costumista Gabriella Pescucci, "The Passion" di Mel Gibson.
Numerosi sono i costumisti che sono cresciuti nella "Bottega Tirelli" e alcuni di loro hanno raggiunto prestigio internazionale, come Vera Marzot, Maurizio Monteverde, Maurizio Millenotti (due nomination per l'Oscar e numerosi premi italiani), Giovanna Buzzi, Alberto Verso, Carlo Diappi, Carlo Poggioli, Flora Brancatella, Alberto Spiazzi, Silvia Aymonino, Alessandro Lai, Mariano Tufano e Massimo Cantini Parrini. E numerosi sono i costumisti stranieri che hanno frequentato e tutt'ora frequentano la Tirelli Costumi, come Hugo De Ana (regista e costumista dei suoi spettacoli), Sandy Powell, Claudie Gastine, Ann Roth, Penny Rose, Yvonne Sassinot de Nesle, Francoise Tournafond, Olga Berluti, Deborah Scott, Jean Philippe Abril, Janty Yates e tanti altri. Dopo la scomparsa del suo fondatore Umberto Tirelli, continua attraverso i suoi amici-eredi la sua prestigiosa attività sotto la guida di Dino Trappetti.Più recentemente sono stati realizzati i costumi per "Il paziente inglese" premio Oscar per la costumista Ann Roth, "Titanic" premio Oscar per la costumista Deborah Scott, "Elisabetta" costumista Alex Byrne, "Il pianista sull'oceano" David di Donatello per il costumista Maurizio Millenotti, "Moulin Rouge" di Baz Luhrman, "Cold Mountain" di Ann Roth, "Van Helsing" costumista Gabriella Pescucci, "The Passion" di Mel Gibson.
Legal position:
privato
Type of creator:
ente economico/impresa
To know more:
Tirelli Costumi spa - Sito-web dell'attività
Generated archives:
Galleria del costume di Palazzo Pitti. Cartaceo (complesso di fondi / superfondo)
Galleria del costume di Palazzo Pitti. Costumi di scena (fondo)
Monaci Gallenga Maria, Roma (fondo)
Tirelli costumi spa (complesso di fondi / superfondo)
Bibliography:
AA.VV., Damiani, De Nobili, Tosi. Scene e costumi. Tre grandi artisti del XX secolo, Milano, Skira Editore, 2005, 34; 37.
L'arte del costume nel cinema di Luchino Visconti, a cura di V. Marzot - U. Tirelli, Roma, L'arte della stampa, 1977
Donazione Tirelli: la vita nel costume, il costume nella vita, a cura di U. Tirelli - M. C. Poma, Milano, A. Mondadori, 1986
Vestire la scena: l'Atelier Tirelli, a cura di C. D'Amico de Carvalho - G. Pescucci - D. Trappetti, Milano, Electa, 1993
G. Pescucci, Storie di vestiti, Roma, Edizioni De Luca, 1995
M. Amari, I Musei delle aziende. La cultura della tecnica tra arte e storia, Milano, Franco Angeli, 2001, 172.
P. Bignami, Storia del costume teatrale, Roma, Carocci Editore, 2005, 227-238.
H. Blignaut, Anatomia della moda. Il corpo, i luoghi, l'arte, il cinema, Milano, Franco Angeli, 2005, 129.
S. Gnoli, Un secolo di moda italiana. 1900-2000, Roma, Meltemi Editore, 2005, 93.
Editing and review:
Trivisano Maria Natalina, prima redazione