fondo
Estremi cronologici: 1945 - 2003
Note alla datazione: Gli estremi cronologici sono approssimativi, perché il complesso archivistico è ancora in corso di ricognizione e inventariazione definitiva.
Consistenza: m.l. 130
Storia archivistica: Il fondo archivistico, insieme alla biblioteca, è stato dichiarato "di particolare interesse storico" dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio il 29 gennaio 2009, a seguito della segnalazione dei funzionari della Soprintendenza per la Toscana e della Regione Toscana nel 2009, che si erano recati presso la 'casa bottega' di ispirazione rinascimentale del maestro, nei pressi dell'Appia antica.
Dalla notifica di interesse storico risalente al 2009, il complesso archivistico risulta essere di circa 130 metri lineari. È presente anche una biblioteca d'autore notificata insieme all'archivio, la cui consistenza è di circa 160 metri lineari.
Dal 2017, dopo molte e alterne vicende, il patrimonio documentario è conservato nel cuore di Firenze, nel complesso di San Firenze (già tribunale della città) ove ha sede il Centro internazionale per le arti dello spettacolo Franco Zeffirelli, sorto a seguito della costituzione della Fondazione Franco Zeffirelli onlus nel 2015. Altra documentazione - ancora in corso di ricognizione - è conservata presso la casa romana dell'artista. La fondazione prevede di trasferirla a Firenze nel più breve tempo possibile.
Descrizione: Il patrimonio documentario prodotto e raccolto nel tempo da Zeffirelli rispecchia la versatilità e la curiosità dell'uomo e dell'artista, e tiene traccia dell'ininterrotto lavoro di ricerca su cui si fondano tutte le sue opere. La documentazione è in prevalenza di natura iconografica. L'archivio è ricco di schizzi, bozzetti di scene e costumi (alcuni incorniciati, altri raccolti in album), disegni, scenografie, appunti, note di regia e di produzione, pagine di storyboard con appunti e citazioni bibliografiche, fotografie di scena, diapositive, registrazioni degli spettacoli, materiali pubblicitari e rassegne stampa, nonché corrispondenza con attori, cantanti, direttori d'orchestra, italiani e stranieri, che hanno fatto la storia del cinema e del teatro.
Non vi è produzione teatrale o cinematografica che non sia documentata, spesso dalla fase preparatoria alla fase della realizzazione, inclusi i materiali concernenti la promozione e l'apparato critico di ogni opera. Si tratta di documentazione che mette in luce il processo creativo e il metodo di lavoro di Zeffirelli, il passaggio dalle c.d. "prime idee" fino alla costruzione della macchina di scena; la permanenza di alcune scelte che sopravvivono ai vari e diversi allestimenti della stessa opera. Ma anche l'inclinazione a tornare su soluzioni già sperimentate e a rielaborarle, riutilizzando materiali già esistenti datandoli nuovamente e successivamente alla prima creazione nel momento del riutilizzo. Ne consegue che le date, sebbene apposte dallo stesso Zeffirelli, non sono corrispondenti al vero in molti documenti.
La biblioteca d'autore fa parte del Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina ed è, per la parte già catalogata, consultabile anche sul catalogo del Sistema Bibliotecario Nazionale. Si compone di circa settemila volumi, secondo il censimento del 2009, diecimila secondo una stima più recente che prende in considerazione anche le monografie ancora conservate nella casa studio di Zeffirelli, a Roma. Molti volumi sono impreziositi da appunti e dediche.
Ordinamento: Un archivio d'arte, nel quale sono stati già individuati le partizioni "Cinema", "Prosa", "Teatro lirico" e "Materiali personali" costituito, tra l'altro, da fotografie, ricordi, rassegne stampa, documentazione per le pubblicazioni inerenti ai lavori e alle mostre. La suddivisione della documentazione, secondo la sistemazione dello stesso Zeffirelli, non esclude l'esistenza di molti collegamenti fra i documenti che si pensa già di evidenziare attraverso rimandi da inserire nella descrizione archivistica - sono ancora in corso il riordinamento e la descrizione archivistica con il software ArDes - quando l'archivio sarà completamente riordinato. Esiste anche documentazione sui progetti non realizzati, come il progetto dell'opera ispirata all'Inferno di Dante. Un ordinamento definitivo sarà possibile soltanto quando il patrimonio documentario conservato a Firenze verrà unificato a quello ancora presente presso la casa di Roma e in corso di trasferimento al complesso di San Firenze.
La biblioteca conservata nel Centro per le arti dello spettacolo è collocata a scaffale e suddivisa per sezioni secondo una classificazione rispondente ai gusti e le necessità di documentarsi del suo autore. È suddivisa nelle sezioni arti figurative e performative, arti applicate, arredamento, grafica, architettura, teatro, cinema, fotografia, moda e costume, e musica.
La documentazione è stata prodotta da:
Zeffirelli Franco
La documentazione è conservata da:
Fondazione Franco Zeffirelli onlus
Bibliografia:
S. Pacifico, "L'Archivio Zeffirelli e l'arte dello spettacolo", Il mondo degli archivi, 22 luglio 2019 (Pacifico, Archivio Zeffirelli, 2019 (online))
Redazione e revisione:
Borgia Claudia, 2019/09/02, supervisione della scheda
Pacifico Sveva, 2019/08/30, prima redazione
Modalità di consultazione:
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