ingegnere, 1949 -
Intestazioni:
Damerini, Carlo, ingegnere, (Roma 1921 - ), SIUSA
Nato a Roma da famiglia fiorentina - il padre Adelmo fu un noto musicologo, direttore del Conservatorio musicale Cherubini di Firenze - Damerini si trasferisce nel 1923 a Parma, dove rimane per sette anni e poi di nuovo a Firenze. Frequenta l’Accademia Navale di Livorno dal 1940 al 1943, presta servizio come Ufficiale nella Marina Militare fino al 1947 e nel 1949 si laurea in Ingegneria Civile a Pisa nella sottosezione Trasporti. Stabilitosi definitivamente a Firenze, fa il suo apprendistato nello studio di Giovanni Michelucci e poi comincia con l’Impresa Ceragioli una intensa carriera come libero professionista.
Nel 1953 vince il Concorso nazionale per le Officine F.lli Lazzi di Firenze in cui utilizza, per la prima volta nella città, il cemento armato precompresso, caratterizzandosi così per la sua ricerca di tecniche sempre più avanzate. Nel 1957 progetta le nuove strutture del Teatro Comunale di Firenze con l’architetto Bartolini.
Il suo apporto maggiore si svolge però nella progettazione di manufatti stradali, quali cavalcavia, passerelle pedonali e, soprattutto, ponti. Fra il 1958 e il 1962 realizza numerosi viadotti sull’Autostrada del Sole: La Ragnaia, La Torraccia, Bue Morto sul tratto Firenze-Bologna, il Massone sul tratto Firenze-Arezzo, per il quale progetta anche il cavalcavia ’tipo’. Nel 1965, in collaborazione con lo studio dell’ing. Vittorio Scalesse di Roma, elabora il progetto esecutivo di 12 grandi viadotti sull’autostrada Pescara-Vasto.
Nel 1962 si aggiudica il Concorso pubblico per la progettazione di un ponte pedonale sul fiume Arno presso le Cascine a Firenze e nel 1968 ottiene l’appalto per la costruzione del ponte Giovanni da Verrazzano, progettato con Leonardo Savioli e Vittorio Scalesse. A partire dagli anni ’70 realizza vari interventi sulla ferrovia Firenze-Bologna e sulla Prato-Pistoia, soprattutto nella zona di Prato. Negli anni ’80 lavora per l’ENEL alla costruzione delle centrali geotermiche di Pianacce, di Farinello e di Val di Secolo a Larderello (PI). Sempre in questi anni progetta le strutture del Centro di Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, disegnato dall’architetto Italo Gamberini.
Durante tutta la sua carriera, inoltre, Damerini collabora con riviste tecniche, soprattutto sull’utilizzo delle strutture in cemento armato, ha eseguito collaudi per conto di Amministrazioni Comunali, Enti pubblici e privati, ha fatto parte del Consiglio del Collegio Ingegneri di Firenze e segretario dell’Ordine degli Ingegneri, sempre di Firenze.
Da ricordare, infine, la sua attività di pittore e scultore, portata avanti parallelamente a quella di ingegnere e caratterizzata anch’essa da una continua sperimentazione di tecniche e materiali.
Durante tutta la sua carriera, inoltre, Damerini collabora con riviste tecniche, soprattutto sull’utilizzo delle strutture in cemento armato, ha eseguito collaudi per conto di Amministrazioni Comunali, Enti pubblici e privati, ha fatto parte del Consiglio del Collegio Ingegneri di Firenze e segretario dell’Ordine degli Ingegneri, sempre di Firenze.
Da ricordare, infine, la sua attività di pittore e scultore, portata avanti parallelamente a quella di ingegnere e caratterizzata anch’essa da una continua sperimentazione di tecniche e materiali.
Complessi archivistici prodotti:
Damerini Carlo (fondo)
Bibliografia:
Carlo Damerini. Diario minimo, Firenze, Polistampa, 2001
Carlo Damerini. Diario minimo. Dipinti - Sculture 1960-1998, Firenze, Edizioni Poligrafico Fiorentino, 1999
Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana, a cura di E. INSABATO, C. GHELLI, Firenze, Edifir, 2007, 156-158 (C. Ghelli)
Redazione e revisione:
Ghelli Cecilia, 2010/06/01, prima redazione
Insabato Elisabetta, 2011/09/20, revisione