Asti 1889 gen. 1 - Castelfranco di Sopra (Arezzo) 1980 ago. 30
Attrice
Intestazioni:
Capodaglio Wanda, attrice, (Asti 1889 - Castelfranco di Sopra 1980), SIUSA
Figlia d'arte, Wanda Capodaglio nacque ad Asti il 1° gennaio del 1889. Calcò le scene fin dalla prima infanzia. Nel 1905 fu scritturata nella compagnia Picello diretta da Ettore Paladini, dove restò fino al 1908. Irma Gramatica, la più grande attrice dell'epoca (nonché la sua unica vera maestra), la volle accanto a sé nel 1910. Successivamente, a soli ventidue anni, la Capodaglio rinunciò al ruolo di prima donna, che aveva assunto recitando nella compagnia Rodolfi, Nipoti e Spano, per entrare nella prestigiosa compagnia drammatica Borelli-Piperno-Gandusio, diretta da Flavio Andò, come attrice giovane (1912-1915). I successi personali furono trionfali e Ruggero Ruggeri la scritturò come "prima attrice a vicenda con Vera Vergani" (1915-1918). Alla fine di questo triennio conobbe e sposò Pio Campa, un giovane collega entrato in arte nel 1904 con la famosa compagnia Talli-Gramatica-Calabresi, che diventò poi il suo manager. L'attrice fu scritturata per la prima volta dal marito, in qualità di "prima attrice assoluta", nella compagnia drammatica diretta da Uberto Palmarini, e di proprietà di Pio Campa (1919-1924 prima fase, 1928-1932 seconda fase). Dal 1925 al 1928 la Capodaglio passò dalla compagnia con Giorda a quella con Racca e Olivieri. Ma il biennio 1933-35, trascorso con il grande attore italo-austriaco Alessandro Moissi fu eccezionale e determinante. La collaborazione con Moissi portò alla completa maturazione artistica della Capodaglio, e alla nascita di un sodalizio fortissimo. L'improvvisa morte dell'attore nel 1935 gettò l'attrice in uno stato di prostrazione tale da far temere per il suo ritorno sulle scene. Intanto, dal 1935 al 1937, Pio Campa era in ditta con De Sica, Rissone e Melnati e nel 1938 costituiva la Compagnia drammatica Wanda Capodaglio. In quello stesso anno, raggiunto oramai l'apice del successo, venne chiamata a sostituire Irma Gramatica alla cattedra di Recitazione presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica, fondata e diretta da Silvio D'Amico. Cominciò a diradare le sue esibizioni sul palcoscenico: l'Accademia assorbiva gran parte delle sue energie riempiendola di soddisfazioni, ed il suo volontario ritiro dal palcoscenico stava per diventare definitivo.
Rimase all'Accademia fino al 1964, fin quando cioè non venne licenziata. Ma la sua carriera non era ancora terminata: infatti, quasi ad ottant'anni, la Capodaglio iniziò l'attività televisiva che la vedrà impegnata per diverse stagioni, e la renderà indimenticabile ad un pubblico ancora più vasto. Il 7 luglio 1963, nel Teatro Romano di Verona, le venne conferito il Premio Renato Simoni per la fedeltà al Teatro; a novant'anni, il presidente della Repubblica italiana la nominò grande ufficiale. Wanda Capodaglio scomparve il 30 agosto 1980 a Castelfranco di Sopra (Ar) nella residenza estiva dei Campa.
Complessi archivistici prodotti:
Capodaglio Wanda e Campa Pio (fondo)
Bibliografia:
Album n. 19, n. 45: "La biografia di un'attrice", appunti della dr. Comberiati, per la sua tesi laurea, 13 pp
"Dizionario Biografico degli Italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1960-, vol. 34, pp. 640-643, sub voce.
Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Lombardi Elena, 2010, prima redazione
Morotti Laura, 2010, rielaborazione